Chiesti sette anni per i due giovani che uccisero un uomo con un pugno

Chiesti sette anni per i due giovani che uccisero un uomo con un pugno in Corte d'Assise la tragica aggressione di via Montebello Chiesti sette anni per i due giovani che uccisero un uomo con un pugno L'accusa è di omicidio preterintenzionale - La vittima, 43 anni, padre di famiglia, morì per collasso cardiaco provocato da un trauma psichico - Il P. M. : « Nessuna distinzione fra i due imputati, uno picchiò il padre, che morì, e l'altro picchiò il figlio, impedendogli di difenderlo» - La tesi dei difensori Il p. m. dott. Homi ha pronunciato ieri le richieste contro Cesare Caschi, 19 anni, e Vittorio De Maio. 22 anni, accusati di omicidio preterintenzionale dell'impiegato Ugo Gino. 43 anni, e di lesioni nei confronti del tiglio dell'ucciso, Luigi di 11) anni. Il tragico episodio, accaduto il 18 gennaio scorso i-i via Montebello angolo via Verdi, fu una delle più clamorose espressioni di inciviltà stradale e trasformò in un delitto un banale litigio tra automobilisti. 11 rappresentante della pubblica accusa ha proposto per Gaschi 7 anni di reclusione e per De Maio, sul quale pesa una recidiva, 7 anni e 1 mesi. « Gaschi e De Maio — ha detno il don. Homi — hanno li stesse responsabilità nella morti stesse di Ugo Gino v nelle lesioni al suo figliolo. Tra loro esisteva una stretta solidarietà, che si tradusse in un atteggiamento provocatorio prima e aggressivo poi ». Il p. in. ha poi sottolineato, richiamandosi alla perizia del prof. De Bernardi, che il decesso, determinato da collasso cardiaco, fu provocalo « da un trauma psichico, su un soggetto già malato di cuore». n Ma il trauma psichico — ha precisalo il p. 111. — In la diretta conseguenza delle azioni compiute dal Caschi e dal Do Maio contro Ugo Gino. A parte il pugno sferrato dal Caselli, non bisogna dimenticare clic il [Gino, proprio per il vite com■ portamento dei suoi due agìgrcssori, fu costretto a un di\spcndio di energie fisicltc non l indifferente, specialmente tincn-.do conto delle sue condizioni diIsalute. Esiste un legame iiiscin- dlbilc Ira lo ingiurie, le percosse, gli sforzi che il Gino ju co-lsirciiu a compiere per difender si, e il trauma psichico che lo portò alla morte. 1 primi segni del collasso si sono infine manifestali nell'immediatezza fiellutili: questa È una circostanzilaccertala attraverso le deponi- testimoni ». Prima del dott. Borni aveva parlato l'avv. Bianca Guidetti Serra, in rappresentanza della parte civile. «Gli imputati — essa ha dello — si sono in- chiodati alle attraverso iittessuto di Violenza ». L'avv. Altura. loro responso bili là un comportamento prepotenza e ili difensore del Gaschi, ha rilevato che il Ira givo episodio di via Montebello si è compitilo sotto il segno rli ut: destino avverso. « // 18 genuino fu un giorno infausto non solo per l<i famiglia Gino. Costoro — lia esclamato indicando gli imputati — sono dei prepotenti r. df oli Incinti, ma non degli assassini » Nel pomeriggio ha parlato l'avv. Delgrosso in difesa di De Maio. ICgli ha distinto la posizione del suo assistito da quella dei Gaschi. « Cesare Gaschi in* u ito, provoca, scende dal fa macchinali spinge e picchia, mentre De Maio rimane seduto sulla "Ciulift'n"; non gli si possono attribuire U colpe deltamico ». Ancora per (inselli. Ili parlato l'avv. Da I Fiume. Ha accennato alla seminfermità del giovane, rilevando comunque che se il perito d'ufficio prof. Mossa lo ha ritenuto responsabile delle sue azioni, un alt ro perito, il prof. Goria, lo ha invece giudicato, in un precedente processo, parzialmente interino di mente. L'avv. Dal Fiume ha soggiunto: « E' eerto che il /ingito del Gaschi, se pure /u sferrato, non provocò, di per sé, la morte. La rista del figlio sanguinante, potrebbi aver cau~ sato il nt a le di Ugo (Unti .V on si tratta di stabili re ,s e Gnscht sia un mascalzone, ma dì affermare, con una sentenza. che è un assassino » Dopo una replica de] dottor nomi, che ha ribadito la sua tesi di ferma condanna per entrambi gli imputati, il processo è stato rinvialo a stamane. Parlerà ancora l'avv. Dal Fiume, quindi la Corte si ritirerà polla sentenza. || Vittorio Corte d'Assise