Terrore e devastazioni sulle spiagge della elegante riviera di Romagna

Terrore e devastazioni sulle spiagge della elegante riviera di Romagna Terrore e devastazioni sulle spiagge della elegante riviera di Romagna Spazzale le attrezzature balneari di Vimini, Riccione, Cattolica - Le riparazioni però sono già cominciate - Ore drammatiche nei « campings » allagali (Dal nostro corrispondente) Rimini, 9 giugno. Il tremendo nubifragio, che ha sconvolto ieri sera gran parte dell'Italia centro-settentrionale, ha colpito la riviera adriatica di Romagna verso le 19,30: a quell'ora violenti nembi cumulifornii provenienti dal nord si sono precipitati dal mare verso la costa alla velocità oraria di 104 chilometri, portandosi dietro una gigantesca ondata alta circa due metri. Cosi, mentre le radiche di vento devastavano la costa abbattendo tronchi ad alto fusto, distruggendo insegne luminose, frantumando vetri e scoperchiando tetti, la furia della mareggiata si scagliava contro l'arenile, spazzandolo completamente da ogni attrezzatura balneare mobile, e si andava ad infrangere contro i lungomare, allagando sean tinati di alberghi e sommergendo interamente tre accani pallienti internazionali eretti sulla riva del mare a S. Giuliano di Rimini, a Fontanelle di Riccione ed a Misano. In queste ultime tre loca lità sono stati sorpresi dalle acque vorticose circa due migliaia di turisti stranieri che giunti sulla nostra riviera con auto-roulottes, si erano attendati fra le pinete proprio ai bordi della riviera: la situazione si faceva quindi subito altamente drammatica per loro poiché la gigantesca ondata marina ha sommerso i campi sotto un metro e mezzo d'acqua, ponendo in grave pe ricolo la loro stessa vita. E' stato allora un precipitarsi di soccorsi per salvare i campeggiatori: a S. Giuliano i carabinieri di Rimini, al comando del cap. Ennio Cicloni, han dovuto richiedere l'aiuto di alcuni automezzi speciali del 18° reggimento artiglieria, che si sono spinti nell'acqua lino ad una decina di metri dalla palazzina di cemento sita al centro dell'accampamento, dove si erano rifugiati più di cento turisti fra uomini donne e bambini; il -salvataggio di questi ultimi al lume dei riflettori è stato quanto mai drammatico e solo l'abnegazione dei nostri ca- rabinieri ha permesso che tutto finisse bene. Infatti, quando hanno visto che per gli automezzi era impossibile avanzare oltre, il cap. Cicioni ed i suoi uomini non hanno esitato a buttarsi nell'acqua. A Misano Adriatico i campeggiatori in pericolo erano più di mille ed anch'essi si erano ridotti intorno alla pa lazzina della direzione, verso cui si sono concentrati gli sforzi congiunti dei carabinieri di Rimini, coadiuvati da una compagnia di quelli bolognesi, e dei pompieri di Rimini, Por lì, Cesena e Pesaro; fortunatamente tutti hanno potuto essere salvati. Diverse decine di persone sono rimaste ferite per lesioni e contusioni procurate loro dai vetri rotti negli alberghi e pensioni: a Cesenatico il cinquantanovenne Dino Se\ fri è stato colpito al capo nei erollo d'un capanno da pesca travolto dal vento ed è morto poco dopo all'ospedale; a San t'Arcangelo di Romagna, in località Canonica, il quarantunenne Antonio rimaneva fulminato da un cavo ad alta tensione spezzato dal vento. A Rimini era dato per disperso il trentacinquenne Giuliano Drudi, scomparso durante il nubifragio, mentre a Cattolica, nelle operazioni di salvataggio di tre persone rimaste isolate in un bar sulla cima del molo, scompariva tra i flutti il sedicenne Fernando Cermarìa. da S. Giovanni in Marignano, che aveva prestalo la sua preziosa opera in aiuto ai carabinieri ed ai bagnini per salvare i tre pericolanti Complessivamente i danni riportati fra Bellaria, liiea Marina, Viserba, Rimini, Miramare, Riccione, Misano e Cattolica, cioè i principali centri della riviera romagnola, si fanno ascendere a circa due miliardi di lire. Poiché però fortunatamente per la maggior parte ha subito danni l'attrezzatura mobile che può venire restaurata e sostituita in breve tempo, a Riccione il pre sidente dell'azienda di soggiorno, Carlo D'Orazio, ha dichia rato che in tre giorni le ferite potranno essere rimarginate e. m. Alessmdria O Pesdro^faim — Ancona lt dal malte Segnate in grigio le zone colpite dal maltempo

Persone citate: Bellaria, Canonica, Carlo D'orazio, Cicioni, Ennio Cicloni, Giuliano Drudi