Case demolite lungo i 30 chilometri percorsi dalla gigantesca tromba d'aria

Case demolite lungo i 30 chilometri percorsi dalla gigantesca tromba d'aria Case demolite lungo i 30 chilometri percorsi dalla gigantesca tromba d'aria Da Chiari a Manerbio per una fascia di 300 metri - Senza tetto e senza mezzi i 700 abitanti di Paverzarw (Dal nostro corrispondente) Brescia, 9 giugno. Nei centri rurali del basso Bresciano colpiti ieri pomeriggio da una gigantesca tromba d'aria fermatasi nei pressi di Chiari e dissoltasi alle porte di Manerbio, dopo una corsa disastrosa di circa trenta chilometri per una. fascia di trecento metri, dalle prime ore di stamane si lavora febbrilmente per rimediare ai gravissimi danni causati ad edifici, linee elettriche, telefoniche e telegrafiche. Squadre eli operai e di vigili del fuoco di Verola Nuova, Brescia e Cremona hanno eliminato i pericoli incombenti di nuovi crolli e riattivato i circuiti. Le operazioni sono state favorite dalla giornata di sole, priva di vento. I maggiori sforzi si sono concentrati su Faverzano, perché è il centro più devastato dalla furia degli elementi. Il cinquanta per cento degli edifici è distrutto, il rimanente lesionato. Da un primo approssimativo calcolo i soli danni alle costruzioni di Faverzano sono stati stimati attorno al mezzo miliardo, senza contare quindi i macchinari distrutti o danneggiati, le perdite in bestiame, colture e piantagioni. A questa ipotetica cifra si aggiungono quelle riguardanti gli altri sette centri rurali colpiti, e si arriva comodamente ad ima -Afra attorno al miliardo. Faverzano manca totalmente di acqua e di illuminazione; in serata si stava arrivando alla completa riattivazione della illuminazione, mentre per l'acqua si è provveduto con mezzi di emergenza. Praticamente i settecento abitanti di Faverzano sono rimasti senza mezzi di sostentamento perché, oltre alle abitazioni, ai fienili e alle stalle, danni tngentissimi sono stati causati dal tornado anche alle colture e alle piantagioni. L'Amministrazione Aiuti Internazionali ha installato in serata a Faverzano una cucina per provvedere cibi caldi ai colpiti dallo sventura. Ad ogni modo, ancora una volta si è dovuto purtroppo consta- stbsttileptcpmtare come in Italia, in caso di sciagure, non esista un coordinamento fra gli enti e le istituzioni di soccorso, per cui ognuno agisce autonomamente, spesso sovrapponendosi e creando quindi niente altro che confusione. A tal uopo questa sera alle ore 19 si è svolta una riunione per pre disporre i primi più urgenti'lsussidi alle genti colpite dal.rtornado. \cDopo oltre due ore e mezzo adi permanenza in prefettura •bsono state prese le seguenW.tdecisioni. Cinquanta milioni tsono stati stanziati dal mini- èstero dei Lavori Pubblici per sripristinare le case distrutte co danneggiale; quindici milio-\.ni da parte della prefetturaivper sussidi alle famiglie colAdgite, dei quali nove milioni aìiOfflaga per la frazione Faver-\ sano, quattro milioni per Bar-\pbariga e il rimanente distri-\lebuito proporzionatamente agli altri sei comuni colpiti dal tornado. Naturalmente le auto- tscrità si sono poi riservate dtibstanziare altri fondi. Anche] gl'amministrazione prouincialelvcontribuirà per il soccorso al-,rle popolazioni colpite, il Con-.Fsorzio agrario provinciale si ieadopera per organizzare prov-\rvidenze che sollevino i colpi- ' mti dagli obbl'uihi fiscali e in-icfine l'ente comunale di assi- gstenza di Brescia, l'Eca, impilmesso venti posti letto a di-ipsposizione di quelli rimasti [fisenza casa. sIntanto sono affiorati dai di- mscorsi della gente episodi sdrammatici ma fortunatamen-\tle, come si sa, nessuna per- ssona ha subito seri danni.| Faverzano rimane al centroìsdella gravissima sciagura. Sol->stanto la chiesa, il campanile fe parte della canonica sono\s stati risparmiati dalla tromba d'aria. Una. donna, di que sto paese ha vissuto momenti di terrore. Si tratta di Celeste Pelucchi Ferrari, sorpresa dalla tromba d'aria mentre si trovava nel pollaio. E' crollato il portico, i muri del pollaio però hanno fortunatamente resistito al crollare dei- 'le macerie, ma la donna è rimasta seppellita. Passato il \ciclone il parroco che pure aveva avuto danneggiata l'abitazione e il minuscolo oraWtorio è uscito in strada. Sen tenete la donna invocare aiuto è corso a vedere, ma non riu sciw» a trarla da sotto le ma certe. Don Silvio Zamboni chia.nava allora gente e la donna veniva cosi aiutata a uscire Adalle macerie, fortunatamente incolume. A Conazzano esisteva una piccola cascina chiamata Moletta. Un anno fa. un mura . .tore-varpenttere, Vigilio Mi-\setti, rfi 36 anni, unendo i ptc-\coli suoi risparmi a quelli di babbo Felice, padre di otto fi gli viventi, oltre a Vigilio, aveva act/uistato i dite piò di terra con il piccolo immobile, Fino al primo pomeriggio di ieri il frumento vi si animirava rigoglioso e i muri peri metrali lasciavano intendere che il muratore contadino, nei giorni festivi, stava rimoderilando la propria casa di compagna che non ha ancora finito di pagare. Ebbene la Co scino Moietta è stata Ietterai mente spazzata via, mentre la sposa e i tre figli del carpen\tiere si sono incredibilmente salvati <<' sotto le macerie, | Anche Barbariga è stato preìso d'infilata dalla furia deva>stairice. Anche qui decine di famiglie si sono trovate in \strada e tutti, come altrove nei centri colpiti e devastati, hanno rovistato fra le rovine per cercare di ricuperare il ricuperabile. Tommaso Tomosoni ha avuto l'immobile raso al suolo; Giordani e Manenti sono nomi di proprietari di appartamenti e di stalle sconvolte rial tornado. L'allevatore di polli David, ha avuto il capannone letteralmente distrutto con quasi tremila bianche qalline rimaste sotto. Sandro Minelli Case scoperchiate, muri crollati, raccolti distrutti per il tornado che si e abbattuto lunedi pomeriggio a Faverzano (nella telefoto) ed in altre zone del Bresciano Un'automobile, uopo essere stata sollevata dal vento violentissimo, è stata scaraventata su di un marciapiede lungo un viale l'altra notte a Riccione (Telefoto Villani)

Persone citate: Fino, Manenti, Moietta, Pelucchi, Sandro Minelli Case, Silvio Zamboni