Zilioli secondo in classifica di Vittorio Varale

Zilioli secondo in classifica La Maglia rosa sembra ormai inattaccabile Zilioli secondo in classifica (Dal nostra inviato speciale) Finerolo, 5 giugno. Partendo stamattina di buon'ora da Cuneo per la cavalcata delle Alpi, c'erano due mani protese in avanti per strappare ad Anquetil la maglia rosa del primo in classifica. Una delle mani era di Fontona, che distava soltanto 33 minuti secondi dalla preda, l'altra era di Zilioli, leggermente più indietro, a 1 minuto e 22". Dopo la corsa d'oggi Tvinta per distacco da Bitossi) il campione francese ha allontanato la minaccia di Fontona, mentre quella di Zilioli è rimasta dov'era, ma appena tagliato il traguardo il giovane torinese ha dichiarato: «Contro Anquetil non c'è niente da fare. E' troppo forte per essere battuto ». Il nostro dovere è di dire subito che dalla tappa dei cinque colli, che nelle speranze di molti doveva segnare la riscossa degl'italiani contro lo straniero, chi n'esce vincitore è proprio lui. la Maglia rosa di ieri e dì oggi. Non importa che a tagliar primo il traguardo sia stato Bitossi (ed è la quarta volta da quando il Giro è cominciato); non importa che, circa due minuti dopo l'arrivo isolato del toscano, Anquetil sia stato preceduto in volata da Adorni, Motta e Zilioli, i quali con lui, De Rosso ed Enzo Moser componevano il gruppo. Per lui, oggi era di importanza capitale, definitiva, d'arrivare, se non davanti almeno assieme a Zilioli — ch'egli considerava il migliore degl'italiani e, di conseguenza, il suo competitore più diretto e pericoloso L'essergli oggi costantemente rimasto a Manco rappresenta, alla resa dei conti, il miglior risultato che Anquetil potesse sperare. Mi piace ragionar freddamente sui risultati delle corse, e specialmente su questa che sull'ultimo dei cinque colli da superare, il quasi domestico Sestriere, frammezzo a una folla enorme indifferente al freddo e alla pioggia ha visto oltre al round pari fra Anquetil e Zilioli, soprattutto la sconlitta di altri uomini ai quali ancora stamattina si guardava con giustificato interesse ed attesa. Dico Fontona, della cui scomparsa dal posto più immediatamente vicino alla Maglia rosa ho già accennato, ed ora aggiungo ch'è arretrato al quinto; ma soprattutto dico che il grande sconfìtto della giornata è Balmamion — che appunto sul Sestriere ha perduto temilo e posizioni. Aveva 3 minuti e mezzo dal leader, adesso ne ha sei. Triste bilancio, come si vede, d'una giornata che si prevedeva a suo favore. Cinque erano i colli da superare. Soltanto sul primo, ch'è quello della Maddalena (al Ii5" chilometro) e sull'ultimo, il già citato Sestriere (a 50 chilometri dall'arrivo) si sono visti all'opera gli scalatori. Sul primo, Zilioli ha sfoggiato la sua abilità di scattatore, per primo gettandosi nella discesa in territorio francese; nell'ulti mo è avvenuta la resa di Fon tona e quella, più seria, di Balmamion. Aver detto in principio, che Anquetil è passato incolume attraverso la cortina di fuoco che l'immaginazione popolare auspicava gli si alzasse d'attorno tino a farlo suo prigioniero e vittima — significa aver anticipato, e. condensato, il giudizio sul fallimento dell'offensiva sognata. e che avrebbe dovuto fargli perdere la maglia rosa. C'è persino da chiedersi se essa c'è stata. A me sembra di no, giacché mai un momento né Zilioli, né Adorni (i superstiti con lui arrivati al traguardo di Pinerolo) lungo il percorso lo hanno preceduto di quel tanto da lasciar intravvedere il tentativo di mettere in pratica una precisa e risoluta azione d'attacco. Ed ecco la cronaca della giornata. Marcia in gruppo serrato e ad andatura moderata, dalla partenza (data alle 7 a centouno corridori) fino al 42" chilometro, ad a.-'-es'a già cominciata verso il valico deila Maddalena. Allungo di Ba. mamion, presto raggiunto ria Anquetil in persona e da De Rosso, i (piali .si trascinano il gruppo. A quattro chilometri dal valico, dove è posto il primo dei cinque traguardi della montagna della tappa, nuovamente il canavesano cerca l'apertura gli risponde Zilioli con lauto impeto, che presto se ne va. guadagnando Uno a un paio di centinaia di metri. Sotto lo striscione Italo passa 25" avanti Gomez Del Moral, e ,10" prima di Balmamion che precede, in fila Zimmermann, De RAè ndMctefuovtovgZte bl'vlo Rosso, Soler, e l'immancabile Anquetil. Zilioli insiste; il gruppo non è più allungato, bensì frazionato in vari tronconi — ben distanziati l'uno dall'altro. Molti della carovana pensano che Zilioli sia fermamente intenzionato di cominciare una fuga... alla Coppi. Di diversa opinione sono, invece, gli avversari. Lo inseguono, ma il torinese non cede. In fondo valle, a duecento metri lo seguono Balmamion, Gomez e Zimmermann. Vanno tutti forte, ma dapprima Balmamion e soci acchiappano Zilioli; subito dopo arrivano gli altri, e l'episodio si spegne. Il piccolo volo di Zilioli finisce all'88" chilometro, è durato ventidue. Senza storia particolare l'ascesa al secondo colle: il Vars. Lo iniziano così lentamente, che la compagnia, anziché sfoltirsi si accresce col ritorno di molti ritardatari. Al passaggio in vetta, primo Gomez con Aldo Moser a ruota, a 55" Bitossi davanti a Balmamion, Anquetil eccetera, tutti in fila. Battaglia mancata, anche se Ronchini e Mealli vengono ad aggiungersi ai due. Saranno ripresi, diventano cinquanta, sessanta, novanta. Monti altissimi fiancheggiano la valle, che si restringe all'inizio della salita, che porta al terzo colle della tappa, l'Izoard. C'è un corridore, nel groppone, che se ne serve da trampolino per la lunga, lun- ghissima e solitaria fuga che lo porterà vittorioso al traguardo. E' Bitossi, che ripete le gesta di Taccone l'anno scorso. Anche lui è molto indietro nella classifica, non è avversario pericoloso per il leader e chi gli è vicino; avrà via libera. Al 130° chilometro, dove la strada riprende a salire, egli ha già 1' e mezzo di vantaggio; ne ha 4' quando passa davanti alla guglia nella quale hanno murato il bronzeo busto di Fausto Coppi; la montagna è brulla, grigia, la ravviva soltanto un fascio di bandiere francesi e italiane deposte sulla roccia nuda. Da quel momento il toscano farà corsa a sé, guadagnando minuti (6' e 25" al terzo traguardo della montagna, 7' e 10" sul Monginevro). Sarà soltanto salendo al Sestriere, e poi verso l'arrivo, cinquanta chilometri fra discesa e pianura, che tale vantaggio scemerà. Gli inseguitori si sono svegliati nella discesa dal Monginevro, dopo che sul culmine il loro ritardo da Bitossi sfiorava gli undici minuti. Sono tre: Adorni, Zilioli ed Anquetil, che a Cesana, iniziandosi l'ultima salita, hanno dato uno scrollone alla compagnia. Fra quelli che perdono terreno vi sono Balmamion e Fontona — che rimangono con Battistini, Maurer, Mugnaini e qualche altro, e da quella posizione non si leveranno più, mentre a De Rosso riesce di rimanere a duecento metri dal terzetto. 11 Sestriere è avvolto dalle nubi, è battuto dalla pioggia. E' frammezzo a tanti suoi amici, che Balmamion conosce la mortificazione d'un inseguimento senza fortuna. I passaggi lassù: primo Bitossi, a 3'55" Enzo Moser, a 4'20" Adorni, Zilioli ed Anquetil, precedono di poco De Rosso, Motta e Zimmermann ed infine, a 5' Balmamion e Fontona. Le posizioni cambieranno di poco - - da lassù a Pinerojo. Alla pattuglia della Maglia rosa, che ha raggiunto Moser, si uniscono De Rosso. Motta e Zimmermann, mentre Defllippis riesce ad entrare nel drappello dei « vinti » Balmamion e Fontona. I distacchi al traguardo appaiono nell'ordine d'arrivo. Ora, che la situazione concretatasi a Pinerolo possa cambiare nella tappa di domani con le scalate prima dal colle di Joux in Valle d'Aosta e poi alla Croce di Serra a pochi chilometri da Biella, è, a mio giudizio, estremamente improbabile. Il verdetto del ttappone » a favore di Anquetil sembra inappellabile. Vittorio Varale a nardtgnlvAasncBrrelRdSèalms3ndeBpAsMD Balmamion (a sinistra) e Bitossi prima dell'Izoard Verso il Zilioli, Bitossi, Mugnaini, Adorn Maurer e la maglia rosa Anquetil (f. Moisio)