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Ritratta in aula uno dei rapinatori dell'oreficeria di via XX Settembre

Ritratta in aula uno dei rapinatori dell'oreficeria di via XX Settembre Ritratta in aula uno dei rapinatori dell'oreficeria di via XX Settembre «Quando firmai il verbale non avevo gli occhiali» - Il giorno del colpo la coraggiosa reazione della derubata portò all'arresto dei tre e al recupero di brillanti per 7 milioni , lontanavano a loro volta dii vendo che sarebbero tornati con |lo mogli. Dopo qualche minuto E' iniziato ieri in Corte d'Assise (pres. Moscone, p. ni. Fioravanti, giud. togato Scatta, cane. Santostefano) il processo a carico di Palniina Brignoli, da Bergamo, Alfio Di Raimondo, 42 anni, e Giulio Regattieri, 51 anni, abitanti a Milano. Devono rispondere di rapina. 11 pomeriggio del 24 maggio 1903 la Brignoli entrò nella gioielleria « Lux », di via XX Settembre 5. — dove già al mattino aveva trattato l'acquisto di un monile — e chiese alla proprietaria, Maria Massola, di mostrarle altre pietre preziose. La Massola. alutata dal marito, mise sul banco una scatola di cartone con brillanti sciolti. Poco dopo entravano due uomini (il Regattieri ed un complice, certo «Mario - di Milano), che chiedevano di esaminare un servizio da tè in argento. A quel punto la Brignoli, si alzava per andarsene: una leggera spinta alla Massola, che reggeva il servizio, provocava la caduta di una tazza. Confusione, scuse; i duo clienti si al¬ la commessa. Teresa Casparet lo. si accorgeva che la scatola dei brillanti era sparila. Maria Massola e il marito 1corsero in strada gridando. Al l'angolo di corso Matteotti su una « 1300 » che faceva retroi marcia c'erano i tre «clienti». « Cacciai la testa nel finestrino che era abbassato — ha raccontato la donna al giudice istruttore — ma fui spinta fuori e trascinata per alcuni inetri. Per fortuna un taxista, Emilio Riccio, mise la sua auto di traverso, impedendo ai malviventi di proseguire ». I brillanti, del valore di 7 miooiìì. furono ricuperati dal camitano Rosvrde, del Nucleo ce- tere di P.S., i tre rapinatori furono arrestati, un quarto complice riuscì a fuggire. Il Regattieri raccontò al maresciallo Trovato che era giunto da Milano in mattinata con la Brignoli e il Di Raimondo; avrebbe progettato la rapina passando per via XX Setlembre, e all'istalli e avrebbe assegnato le varie parti ai complici. 11 Di Raimondo ha invece respinto ogni addebito. Aveva portato in auto gli occasionali conoscenti da Milano a Torino e si era trovalo coinvolto nella rapina, senza saperne nulla. Anche la Brignoli in. detto di essere estranea al fallo. « Sono uscita dal negozio ed ho visto il Di Raimondo, che conoscevo, l'ermo su un'auto. Gli ho chiesto e ilo ottenuto un passaggio per Milano. Poco dopo ci ha raggiunti il Regattieri, che non avevo mai visto prima ». In udienza il Regattieri ila ritrattato la confessione: «Quando mi hanno fatto firmare il verbale d'interrogatorio non avevo gli occhiali. Non so che cosa ci fosse scritto». Questadichiarazione è stala smentita da! maresciallo Trovato. L'udienza è rinviata a domani.

Luoghi citati: Bergamo, Milano, Torino