La Germania rinuncerà alla manodopera straniera?

La Germania rinuncerà alla manodopera straniera? La Germania rinuncerà alla manodopera straniera? Erhard ha detto: « Ritengo che sarebbe possibile far a meno dei lavoratori stranieri, in modo da influire sulla stabilità dei prezzi» (Dal nostro corrispondente) Bonn, 22 maggio. All'annuncio di Erhard che il governo di Bonn prenderà altre misure per consolidare la congiuntura non hanno fatto riscontro, oggi, altre indicazioni di fonte ufficiale. Nessuno pertanto è in grado di affermare quali provvedimenti verranno presi in futuro. Gli industriali paventano restrizioni alle esportazioni e non Hscppatilecsù svanito del tutto il timore I bai una nuova rivalutazione del j marco. Si tratta, però, di ipo- utesi. Un altro provvedimento j lpotrebbe essere invece — a più lontana scadenza — un blocco della immigrazione di lavoratori stranieri in Germania, se non addirittura un loro progressivo rimpatrio. Ad alimentare questa sup sispposizione, che spaventa già gli I pindustriali tedeschi a corto di manodopera, è stata una frase dello stesso cancelliere Erhard: «Ritengo che sarebbe possibile — ha dichiarato —, senso imporre gravi sacrifici agli interessati, di rinunciare ai lavoratori stranieri in Ger- g Hianici, in modo da influirei sulla stabilità dei prezzi». Può darsi che questo annuii- iciò sia stato soltanto, nei pio- positi di Erhard, un mezzo di | pressione sui paesi che, a suo avviso, non hanno ancora contribuito molto al blocco della inflazione nel Mec, compresa l'Italia. I mòniti di Erhard ai paesi europei vengono riecheggiati con favore dalla stampa tedesca. « Per dirla in maniera brutale — scrive la Frank fur ter Allgemeine —, la Re pubu,Uca Federale non può alla lunga mantenere la propria stabilità se non costringendo i paesi del Mec a fare altret¬ tanto. Ci troviamo tutti nella slessa barca. Purtroppo non si presentano a breve scadenza mezzi istituzionali adatti alla bisogna. Non resta che l'ap¬ pedo alla ragionevolezza de gli altri «Quando Erhard si rivolge ai paesi del Mec, indubbiamente si rivolge al giusto indirizzo. Noi possiamo ridurre le spese pubbliche e abbassare le dogane, come abbiamo già fatto, e bloccare inoltre l'af- flusso del capitale straniero in Germajiia: altro provvedimento approvato di recente. Ma (e forti disparità di prezzi fra i sci paesi non si possono con trobilanciare con queste misure. Un paese come la Germania, che mantiene una relativa stabilità dei prezzi rispetto ad altri paesi, finisce sempre con l'importare l'inflazione: le eccedenze della bilanca dei pagamenti tedesca, conseguenza del dislivello dei prezzi europei, imprimono infatti nuovi impulsi al boom ». m. C.

Luoghi citati: Bonn, Germania, Italia