Soler vince la tappa Verona - Lavoronetaccando nel finale i compagni di fuga

Soler vince la tappa Verona - Lavoronetaccando nel finale i compagni di fuga Il ciclista spagnolo si è imposto nel primo percorso di montagna Soler vince la tappa Verona - Lavoronetaccando nel finale i compagni di fuga Un gruppo di nove corridori, dopo Schio, anima la fase conclusiva della corsa - Zilioli precede la maglia rosa Anquetil sul traguardo e recupera 17 secondi in classifica generale - Oggi arrivo a Pedavena, attraverso il Passo Rolle (Dal nostro inviato speciale) Lavaronc, 22 maggio. Angelino Soler ha vinto oggi a Lavorone la prima tappa di montagna del Giro, e Jacques Anquet.il ha conservato la maglia rosa con immutato vantaggio sul secondo, De Rosso. Lo spagnolo — che ha preceduto di pochi secondi i sette compagni di fuga insieme ai quali aveva iniziato la lunga salita che portava al traguardo, poscia distanziandoli ad uno ad uno avvicinandosi al traguardo, è troppo indietro nella classifica generale perché la sua vittoria si tramuti in un sensibile guadagno iti questo senso. Quello che conta dire è che la corsa si può considerare divisa per due: la corsa della pattuglia postasi in fuga in vista, di Schio (a J,8 chilometri dall'arrivo): e la corsa degli altri — « Maglia rosa», Zilioli, Taccone, De Rosso, Adorni, eccetera —, dei Quali, senza offendere, si pub dire che si sono visibilmente disinteressati dei fuggitivi.Hanno lasciato che costoro si avvantaggiassero fino a due minuti e- più; poi ci hanno dato dentro; hanno a poco a poco ridotto il distacco, che al traguardo, per Zilioli che ve li ha preceduti, è d'una, cinquantina, di secondi soltanto. Sbrighiamoci, avanti tutto, della corsa « numero 1 », per poi occuparci più a lungo della, corsa «numero 2» La fuga dei primi otto arrivati (che al principio erano nove, quello che perdettero appena cominciata la salita era Peretti) scattò a Schio, dopo oltre cento chilometri di gara condotta dal gruppo compatto. Uscendo da Schio, i nove fuggitivi avevano già preso mèzzo mintilo al grosso. Rappresentavano sei squadre: tre la Ibac (Defilippis, Battistini e Soler) e uno ciascuno le altre: Brugnami (Lygie), Peretti (Legnano), Maserati (Gazzola), Colombo (Springoil), Everaert (St. Raphael), Ggmez del Moral (Ignis). Ritengo doverosa tale elencazione, in quanto giustifica, oltre al resto, il disinteresse dei compagni di squadra nei riguardi dei fuggitivi. Almeno ad una settantina dei compo¬ nenti del gruppo poco importava che quelli in testa vi rimanessero. Così avvenne che, dopo varie oscillazioni, il distacco risultasse di 2 minuti abbondante al passaggio da Lastebasse. Si stava risalendo la Val d'Astica; alte (ma non altissime) montagne si alzano intorno; undici sono i chilometri di strada asfaltata, in certi tratti ripida, in altri assai meno, che ci avrebbero condotti ciuassit, a 1200 metri di altitudine. La salita è stata condotta quasi interamente da Soler. Soltanto verso la fine, si son fatti avanti Battistini e Brugnami, e con tanta energia che, presto, rimanevano soli. L'ultimo a cedere è stato Defilippis: che però non si arrende, lo vedo arrancare nelle svolte; ri'orna sui primi, imitato poco dopo da Soler, giusto nel momento che Battistini, forse per un cenno partito dalla vettura della Casa, desiste dal continuare nell'offensiva. Sotto lo striscione dell'ultimo chilometro Soler nari e, e nessuno gli può star dietro. Al traguardo, l'altro spagnolo, Gomez, viene a 28", precedendo Brugnami e Defilippis, seguiti a pochi metri dagli altri quattro superstiti della pattuglia. Ma dietro a. noi, che, cosa, stava accadendo — sn gli spettatori appostati su un ciglione dominante le ultime svolte della strada un nome gridano ad alta voce, agitando le braccia, Zilioli, Zilioli? Una parte della lotta fra i < sommi » della classifica, rio pur riuscito a vederla. Taccone al secondo chilometro della salita era partito di scatto, ma Adorni, Anquctil, Mugnaini, lo avevano subito ridotto a miti consigli, e poi un altro suo attacco era pure stato frenato. Un terzo ancora, aveva avuto lo stesso risultato. Gli sarebbe piaciuto, certo, al vivacissimo abruzzese, mortificare tutti quanti, staccarli cosi di botto, arrivare prima, di essi al traguardo. Ma, almeno per oggi, non gli è riuscito. E un po' prima, dell'ultimo chilometro, c proprio il suo avversario più fiero che vien fuori dal gruppo, con quattro secche perlaIole, e si invola con facilità estrema: è Zilioli.. Il torinese guadagna terreno, mentre dietro a lui la. fila s'allunga, si rompe, i corridori proseguono distaccati l'uno dall'altro — e Taccone, chi lo avrebbe detto, è tra quelli che rimangono in coda. Senza costringere a fare dei calcoli sulla lettura dell'ordine di passaggio al traguardo, dico subito che, Zilioli ha preso 15" a Zancanaro r 17" ad Anquetil, Adorni, Bnlmamion, De, Rosso e Taccone. E' poco, torno a dire, ma e abbastanza indicativo per la tappa di domani, il cui percorso r ben più severo di quella, odierna. Dopo il centesimo chilometro si dovrà scalare il Passo di Rolle, che, benché affrontato dal versante eli Predatalo, è tuttavia una delle più difficili salite delle Dolomiti; e poi, giusto prima di scendere a Pedavena (18:) chilometri da qui), l'ascesa alla Croce d'Aune, ripidissima, strade sassose, curve strette, chissà quali distacchi provocherà tra i corridori. E' la prima volta, sono certo, che in questo giro vedremo gli scalatori dar tutto di se stessi. «Sarà ancora maglia rosa, domani sera Anquetil? ». Vittorio Varale Ordine d'arrivo: 1. Soler, che copre i 168 chilometri in 4 ore 1Y20" alla media di ! km. 30,170; 2. Gomcz del Mo| ral a 8"; 3. Brugnami; //. Defilippis, con il tempo di Gomcz; 5. Everaert, u 11"; e. Battistini, a io"; 7. Uoserati, a 3,'f"; 8. Colombo, a 37"; 0. Zilioli. a 50"; 10. Zancanuro, a l'OS"; IL Maurer, a l'07". Seguono, con lo stesso tempo. Carlesi, Anquetil, Adorni, Mugnaini, Balmamìon, Fontona, Motta, Enzo Moser, De Rosso, Adami, Taccone; 125° ed ultimo. Moretti a S'O". Classifica generale: 1. Allei udii in '25 ore 26*86"; 2. De Rosso, a 30"; 3. Enzo Moser, a Vii"; !,. Everaert, a l'IS"; 5. Guido Carlesi, a l'17"; fi. Italo Zilioli, a 2'19"; 7. Poggiali, a. 2'26"; 8. Balmamion, a S'03"; 9. Adorni, a S'0),"; 10. Nencini, a 3 07"; 11. Taccone, a 3'18"; 12. Motta, a 3'22"; 13. Maurer, a 3'29"; 11,. Gomez, a 3'36"; 15. FonIona, a 3'1,0"; 16. Dancclli, a 3'.',2"; 17. Ronchini, a. i'Sl"; 18. Aldo Moser, stesso tempo; 10. Mugnaini, a. 1,09"; 20. Zuncanaro, a .','25"; SI. Baldini, a J,'31".

Luoghi citati: Lastebasse, Legnano, Pedavena, Schio, Verona