La casa in campagna per chi vive in città è un desiderio che si diffonde rapidamente

La casa in campagna per chi vive in città è un desiderio che si diffonde rapidamente A Ila ricerca di un angolo quieto per i giorni di riposo La casa in campagna per chi vive in città è un desiderio che si diffonde rapidamente Il costo, purtroppo, non è ancora accessibile a tutti - Si parte da un minimo di 2 milioni e mezzo per cascine da riattare, spesso mancanti di acqua, luce, servizi igienici - Forse è meglio acquistare il terreno che molti paesi del Monferrato offrono a basso prezzo e costruire l'edificio nuovo - La spesa si aggira sui 5 milioni - Alcuni comuni favoriscono la nascita di villaggi turistici (Dnl nostro inviai speciale) Casale, 21 maggio. Una casa in campagna è il desiderio di molti cittadini, un desiderio che sarebbe molto più diffuso se il costo non fosse, per molti, inaccessibile. Quanto più la città diventa grande e rumorosa, tanto più si desidera un angolo allieto in cui trascorrere qualche giorno di svago e di riposo. E' un ritorno alla campagna che non compensa certo l'esodo dei contadini, ma che ripopola in parte e saltuariamente i centri rurali, vi costruisce nuove case, ammoderna le vecchie costruzioni, porta un contributo economico, idee e progetti nuovi. L'anno scorso quando « Specchio dei tempi* invitò i cittadini a visitare le cascine del Monferrato, dell'Astigiano e rielle Langhe per comprare il buon vino e provvedersi di ciliege, fragole, pesche, uova, polli direttamente dai produttori, iniziammo un'inchiesta sulla villeggiatura in collina. Ricevemmo molte richieste di cittadini che intendevano comprare o affittare casette e alloggi, offerte di agricoltori che disponevano di costruzioni adatte, adesioni di comuni disposti a favorire l'afflusso di villeggianti e la costruzione di villaggi turistici. Alcuni di questi progetti stanno maturando, ma prima di parlarne ò necessario precisare le caratteristiche della < casa in campagna ». 1. La distanza dalla città non deve essere eccessiva: località fra i 20 e i 50 chilometri possono essere raggiunte in meno eh un'ora: si va e si viene in giornata con la possibilità di un lungo e comodo soggiorno lino a tarda sera o al mattino successivo. 2. La casa deve essere raggiungibile per una buona strada sempre percorribile. Evitare le coabìtazioni in cortili o aie comuni; la soluzione preferibile sta nella casetta ai margini del paese, con un piccolo appezzamento (prato, orto, giardino). La posizione panoramica aggiunge pregio alla residenza. 3. Attenzione ai servizi: acqua potabile, elettricità, fognature (o fossa biologica), impianti igienici. Bagno o doccia devono essere considerati indispensabili. Accertare la vi cinanza di negozi per i riforni menti indispensabili. Chi sceglie una casa in ,:am pagna si sente dire: perché non hai affittato o comperato un alloggio in montagna, in un centro di sport invernali o ci mare? Ora bisogna chiarire che si tratta di scelte completamente differenti. La montagna offre un soggiorno spor tivo, spesso mondano, non adat to a tutte le età e in tutte le stagioni; il mare ci accoglie un mese o due in un ambien te quasi sempre rumoroso, fe si aiolo, ed è lontano per una gita di fine settimana. Invece la casetta in campagna ci ac coglie quasi tutto l'anno, da marzo a novembre, con una frequenza settimanale, tranquilla, riposante, e se dispo piamo di un pezzo di terreno ci dà l'insalata, le fragole, i piselli, gli asparagi, le ciliege l'uva, le mele, i fiori. Il desiderio della casa campestre è più sentito nelle grandi città. Citiamo Parigi che dedica pubblicazioni specializzate sull'acquisto di tali residenze. Case, fattorie, vecchi mulini, costruzioni anche diroccate in un raggio di 100 chilometri da Parigi sono molto ricercate. I prezzi sono relativamente modesti (meno cari, ci sembra, che da noi, in Piemonte): con due, tre milioni si comprano casette abitabili, per cinque, dieci milioni si hanno edifici ampi e solidi con pregevoli requisiti di stile locale. I compratori sono assistiti da esperti che consigliano il riattamento o la trasformazione degli immobili per adattarli alle esigenze moderne rispettandone le * caratteristiche esterne oppure trasformandoli con ingegnose audacie architettoniche. Ma restiamo in Piemonte e facciamo una premessa: anche da noi il possesso della casa in campagna è più diffuso di quanto si pensi. Forse centomila famiglie provenienti da zone piemontesi si sono trasferite a Torino, ma hanno conservato la casa nel paese di origine. Fra le migliaia di macchine che ogni domenica sciamano nel Monferrato, nelle Langhe, nel Canavese, moltissime sono di cittadini che tornano per un giorno alle vecchie abitazioni. Fortunati questi torinesi che hanno la c seconda casa » in campagna. Vediamo ora che cosa si fa per chi la casa in campagna non ce l'ha, ma la desidera. Una buona iniziativa si è sviluppata a Ferrere d'Asti in seguito ai convegni indetti nell'estate scorsa dal sindaco Aldo De Marie dopo le inchieste sulla collina svolte da < La Stampa-». * Siamo riusciti — dice il sindaco — a ottenere la adesione di una Quarantina di persone che desiderano possedere una casetta a Ferrere. Abbiamo ottenuto la disponi-liilità di circa 1,0 mila mq. di terreno su un poggio pittore- sco, abbiamo bloccato l'aieuime stipulato il compromesso.\\mVerranno costruite quaranta casette, ciascuna con ortogiardino, e sorgerci un villaggio turistico. Il comune provvederà ai servizi: strada, acqua, illuminazione. L'incertezza del momento attuale, e particolarmente l'attesa della legge urbanistica, ha causato un tempo d'arresto, ma l'inllatlva si svilupperà appena possibile ». La spesa: i terreni costano 500-600 lire il mq.; la spesa iniziale è dunque di circa mezzo milione. La costruzione della casa, come diremo poi, può costare da 3 a 4 milioni. Una iniziativa identica è sorta a Brozolo. Il sindaco dott. Carlo Baitone ha progettato un villaggio turistico « lottizzando » un terreno in ottima posizione panoramica in undici appezzamenti. Il terreno è stato acquistato l'anno scorso a prezzo conveniente (400 lire il mq. comprese spese e tasse). Sorgeranno undici villette con orto-giardino. Il comune, con una compartecipazione della Provincia, ha già speso due milioni per i servizi: strada, acquedotto, fognatura, illuminazione. I proprietari dei lotti devono costruire entro cinque anni: qualcuno comincerà questa estate. Il dott. Baitone ù pure presidente della Comunità collinare dell'Alto Monferrato to rinese. a cui aderiscono Bro zolo, Bmsasco, Verrua e Lati riano. I sindaci di questi pae si stanno facendo il censimento delle case e degli alloggi da vendere o da affittare Una prova di quanto sia diffuso il desiderio di trascorrere le vacanze e i e fine set timana > in questi luoghi è data da una iniziativa della Alleanza Cooperativa Torinese, la quale pubblicò nel suo bollettino un invito a procurarsi un alloggio in collina. Hanno risposto 247 soci, a cui l'A.C.T. promette il suo interessamento: «Sulle colline di Piazzo (Lauriano), Verrua. Marcorengo (Brusasco) e Brozolo — osserva lente torinese — una trentina di case non hanno più inquilini, la campagna si spopola. Gli immobili sono quelli caratteristici della piccola proprietà contadina, ma possono essere adattati a una buona ospitalità affittandoli o acquistandoli. L'acquisto è possibile con una cifra che varia dai due ai quattro milioni per cinque stanze. L'affìtto, in media, c di centomila lire l'anno ». Sono centri ricchi di attrattive e di attività. A Verrua, sullo sprone collinare che domina il Po, il sindaco cav. Mezzano vanta l'ampio panorama, le attrattive di caccia e pesca e i prodotti caratteristici: in questa stagione si tiene il mercato delle fragole a prezzi convenienti. 150-200 lire il chilo (alle 18.30 di ogni giorno, esclusi i prefestivi). A Brusasco è in costruzione una Ida di villini; a Lauriano domenica mattina si aprirà la Mostra mercato del Monferrato torinese a cui partecipano una trentina di espositori. Segnaliamo ancora un altro centro di iniziative Immobiliari: l'Albese. La rivista Quattrosoldi si è occupata della ricerca di case in campagna in tinoprcanepatrsoe vutidiglnoi vocoprlesoabsepipisesizotrruvataprcopdozo7 stsunnae CrisicarecaMcail lizipiniangsdcndisTl'tspEpDqgVcvvarie regioni d'Italia, e nei ttsLfg-1sono rimasti disabitati. Rispo-, sero all'invito torinesi, mila ne- a-|si e genovesi, sono stata flr-jamesi scorsi, con la collaborazione della * Fainija Albeisa » invitò gli interessati a visitare le Langhe dove molti cascinali mate molte opzioni e stipulati \m centinaio di contratti. Vogliamo però essere obbiet- tivi: dobbiamo avvertire che non è facile trovare a buon prezzo la bella casetta o la cascinotta disabitata. Le buone occasioni (più numerose un paio di anni fa) hanno subito trovato compratori. Ora non sono molte le case in vendita e l'acquisto di certe cascine vuote, lontane dai centri abitati, senza acqua, senza luce, di difficile accesso, non ò consigliabile, tanto più che i prezzi non sono sempre convenienti: i contadini sopravvalutano talvolta le loro case, senza tener conto che mancano quasi sempre dei servizi essenziali e che le spese di ammodernamento sono elevate. Abbiamo visitato i paesi che abbiamo citato. Per una casetta di quattro stanze, due a pianterreno e due al primo piano, rinserrata fra altre case di fronte a un'aia comune, si chiedono due milioni e mezzo. Per altre case simili anche tre milioni. Nella zona di Verrua una cascinotta di quattro vani col fienile è stata venduta a un milione e mezzo ed era probabilmente una occasione conveniente; per altre cascine più grandi da riattare, si chiedono 4 milioni, 4 milioni e mezzo. Per una villa di 9 camere, 7 milioni e mezzo. Chi ha intenzione di acquistare o affittare, deve recarsi sul posto, chiedere informazioni e visitare le case. Una buona guida sarà l'elenco di case e alloggi disponibili che la Comunità del Monferrato torinese sta compilando. E non si trascuri la soluzione radicale, quella di comprare il terreno e di farsi costruire la casa desiderata. A Piazzo, Brozolo, Verrua, Marcorengo il terreno fabbricabile costa 500-600 lire il mq., il prezzo può salire a 800, 1000 lire e oltre secondo la posizione. Abbiamo chiesto a vari impresari e a chi sta per entrare in case nuove quanto costa la costruzione di una casetta di due stanze, sala da pranzo, cucina e servizi. Il preventivo è di tre milioni, a cui sono da aggiungere le opere di rifinitura. Chi vuole farsi una casa nuova deve prevedere la spesa complessiva di 5 milioni. E' una spesa troppo elevata per gran parte dei cittadini. La casa in campagna è ancora un desiderio difficile da appagare, ma — come accadde per l'automobile, che tren t'anni fa era un oggetto di lusso — si diffonde rapida mente. Forse si può ricorrere a soluzioni più convenienti con casette prefabbricate, e bisogna che i comuni appoggino le Iniziative, elencando le occasioni disponibili, procurando i terreni, mitigando le pretese dei venditori, apportando i servizi di uso comune. Ettore Doglio Una bella villetta nuova ed altre case di campagna in vendita sulla collina di Piazzo a Lauriano nel Monferrato