L'industria inglese prepara nuovi modelli di tipo medio

L'industria inglese prepara nuovi modelli di tipo medio L'industria inglese prepara nuovi modelli di tipo medio Entro l'anno dovrebbe uscire una B.M.C, di un litro e mezzo - Anche la Vauxhall e la Rootes studiano vetture analoghe - Un'indagine di mercato ha stabilito che le auto di questa cilindrata saranno nei prossimi tempi preferite dai consumatori britannici (Nostro servizio particolare) Londra, 20 maggio. Gli ultimi cinque anni, e specialmente il '62 e il '63, hanno visto un allineamento del tutto inaspettato, ma coronato da straordinario successo, dell'industria automobilistica britannica a quella continentale nel settore delle piccole cilindrate. Una dopo l'altra sono state sfornate la Morris Mini, l'Anglia, la Img, la Viva e, su un gradino leggermente più alto, la Morris 1100 e la Ford Cortina 1200. Sembra adesso che la tendenza generale si volga anche alle cilindrate medie, con un rinnovamento totale dei mo- ilsitelapcTdelli di tale tipo attualmente<cprodotti. |sAlla Ford « Corsa ir » sta in-1'pfatti per fare seguito una u«Oxford* o una «Cambridge».d(ìl nome non è ancora stato]tscclto) della British Motor Corporation, mentre anche la Vauxhall e la Rootes hanno in preparazione vetture lóOO o 1600 cmc. Quest'anno vedrà la luce solo la «litro e mezzo» B.M.C., die come la Mini e la 1100 della Morris dovrebbe avere nLddi \lotmpmotore trasversale, sospensio-\tlti idrolastiche, linea bassa 'Svagamente trapezoidale. \sta decisione di lanciare\tquesta vettura è stata presaì6dai presidente della British «Motor Corporation, Harriman,\bdopo circa due anni di pre-\sparazione. Le «Cambridge » e) «Oxford» tradizionali, asso-1 cinte a lungo nella mente dell'automobilista inglese all'idea: della solidità e del rendimento, sono ormai state superate dal gusto moderno. Sono an-\ cora vendute in Gran Breta-: gna, ma non all'estero. Lai I B.M.C, ha invece proprio intensione, dopo il successo delta Morris 1100, di produrre una vettura «internazionale». Non a caso le sue esporta-1 zioni, grazie ai modelli più] rivoluzionari, sono salite ì'ra?!-! no scorso del cinquanta per, cento. La nuova «litro e mez-' zo» dovrebbe vedere la lucei alla fine dell'estate. Di tale orientamento del-) l'industria automobilistica britannica verso la vettura di media cilindrata era stata foriera un'indagine di mercato compiuta nel '63 dalla Società dei Costruttori e Commercianti che ha sede a Londra. Questa indagine era valsa ad accertare che l'automobilista] medio britannico ha ormai le\ stesse esigenze di quello con-1 tinentale: vuole avere possi-' bilità di scelta in una vasta | gamma di modelli e di prezzi \ tra i mille e i duemila cmc; ; vuole che siano soddisfatti sia suo occhio sia la sua pasone per i motori; vuole poervi viaggiare da solo e con a famiglia, in città e in camagna. Un'altra indagine era stata ompiuta tra le grandi Case. Tutte s'erano mostrate d'ac- ordo che bisognava soddifare tali esigenze. Si eranoperò delineate due correnti: una, formata dalla Rootes e dalla British Motor Corporaion, metteva l'accento sull'innovazione, tecnica ed esteticaL'altra, formata dalla Ford e dalla Vauxhall, insisteva sni'ortodossia meccanica. Le ripercussioni del nuovo rientamento dell'industria auomobilistica britannica sul mercato internazionale e sorattutto europeo, saranno cer amente notevoli. Questa indutria sta attraversando una fae favorevolissima, ha prodot¬ 0 l'anno scorso 1 milione e 50 mila veicoli, mira guest'an«° a Produrne due milioni, e il ilanc>0 llci Primi mesi dimotra cfte è sulla strada buona, Ian Andrews

Persone citate: Andrews, Harriman, Salla Ford

Luoghi citati: Londra