Anquetil, alla media di oltre 48 all'ora vince la tappa a cronometro del Giro d'Italia

Anquetil, alla media di oltre 48 all'ora vince la tappa a cronometro del Giro d'Italia II ciclista francese è già Maglia rosa dopo cinque giornate di corsa Anquetil, alla media di oltre 48 all'ora vince la tappa a cronometro del Giro d'Italia Sui cinquanta chilometri della Parma-Busseto batuito ogni record delle gare contro il tempo - Baldini secondo a l'23" e Adorni terzo a 1*48" - Zilioli decimo a 2'36" - Oggi percorso pianeggiante fino a Verona (Dal nostro invialo speciale) Busseto, 20 maggio. Sul calumino che porta al pi-imo posto della classifica, stamattina per Anquetil c'era un mucchio d'ostacoli — rappresentati da una grossa manciata di minuti secondi (esattamente 179, pari a quasi tre minuti primi) che lo dividevano dalla Maglia rosa, Moser, eppoi c'erano almeno una dozzina e mezzo di avversari che, con vari vantaggi, pure lo precedevano in classifica, o gii erano alla pari. Ebbene, gli uni e gii altri, minuti primi e minuti secondi, ed uomini, tutti il biondo normanno li ha spazzati dalla sua strada con una impresa che, senza nulla concedere all'iperbole, ha veramente del prodigioso. Non solo egli ha vinto — come del resto si prevedeva — la prova a cronometro in programma, ma lo ha fatto con tale superiorità, con tale vantaggio che d'un balzo solo ha superato tutti quanti. Nuova classifica alla mano, leggiamo insieme che Anquetil la capeggia con mezzo minuto esatto su De Rosso, 113" sulla spodestata Maglia rosa, 1' e 19" su Carlesi, e poi gii altri come appaiono più sotto. Con tanti saluti a quanti, iniziando il Giro a Bolzano, predicavano la crociata d'attaccare subito il francese, di caricarlo di minuti di ritardo aftinché la prova a cronometro non gli servisse di trampolino per saltare davanti a tutti. Gli è bastata, come s'è visto, un'oretta di corsa (ma che corsa! ) per metter la museruola a tutti — almeno per un po' di giorni. Poi, quando saremo sulle montagne, si vedrà. Adesso è d'altro che bisogna parlare: 0 della corsa che s'è svolta sotto gii sguardi di una folla strabocchevole schierata lungo l'intero percorso dal sobborgo di Parma dov'erano date le partenze fino alla piazza principale di Busseto, naturalmente dedicata al suo più illustre concittadino: l'immortale Giuseppe Verdi. Che questa folla si divertisse un mondo ai passaggi dei corridori, scattati, come si sa, cominciando dagli ultimi, di due in due minuti — è naturale; ma che un vero orgasmo regnasse all'arrivo in tutti quanti per vari motivi erano interessati alla faccenda — è più facile immaginare che descrivere. Tutti erano convinti che Anquetil avrebbe vinto; non c'è nessuno al mondo che nella specialità possa stargli a pari (salvo Rudi Altig, forse, ma il tedesco non è qui al Giro): ma ci domandavamo di quanto, e se bastevole per portarsi al comando della classifica. Le notizie che con fulminea rapidità giungevano in piazza Verdi dal posto di controllo situato a! venticinquesimo chilometro (metà percorso), accontentavano la curiosità, contemporaneamente acuendola. Faceva piacere apprendere che a questo traguardo intermedio il « redivivo » Baldini aveva fatto meglio di chiunque altro partito avanti di lui, ed altrettanto che Adorni immediatamente lo seguisse nella graduatoria. Il romagnolo aveva impiegato 31' e 54", il parmense 5" di più. Ed anche il tempo di Balmamion (chi l'avrebbe immaginato) era eccellente: 32' e 25", pari a quello di Rondimi, col quale fino a quel momento dividevano il quinto posto (davanti, oltre ai nominati, c'erano lo svizzero Maurer e Guernieri). Ma l'attesa principale, beninteso, era volta ad Anquetil — partito dopo di loro. E quando il francese apparve, chino sul manubrio, senza uno scarto nella marcia impeccabilmente diritta della bicicletta, elegante ed insieme potente come una perfettissima macchina ammazza-chilometri, e appena la lancetta dei cronometri con uno scatto si fermò, un «oh!» di stupore e d'ammirazione uscì dalle bocche dei presenti. Il tempo da lui impiegato (31' e 11") di ben 43" è inferiore a quello di Baldini, di 48" a quello di Adorni, di 59" a quello di Maurer, e agli altri in proporzione. Momenti di trepidazione si vivevano al traguardo d'arrivo; ma confesso ch'erano più d'impazienza per affrettare il piacere d'applaudire il meritevole vincitore e di curiosità, ripeto, riguardo al vantaggio con cui si sarebbe concretata questa vittoria, piuttosto che per attendersi, o sperare, il capovolgimento della situazione. La graduatoria dei valori in gara era chiara, definitiva — come il sole che allietava le verdi campagne attorno. Ci s'interessò per un momento soltanto al <s piccolo duello » fra Taccone e Zilioli. che il torinese, arrivando decimo, avrebbe chiuso a proprio favore per quasi un minuto sul suo loquace avversario piazzatosi quindicesimo; fece piacere apprendere, e vedere nella ripresa diretta alla tv l'energica difesa di De Rosso; fu commentata in modo lusinghiero la prova del sorprendente Balmamion che alla fine ha occupato il quarto posto a soli 10" da Adorni: ma era Anquetil che si aspettava. Avrebbe egli, e di quanto, aumentato il già segnalato vantaggio preso a metà percorso a Baldini e ad Adorni? Chi lo ha seguito dice che la sua marcia è stata un capolavoro di velocità e di regolarità. Prima Fontana al 21" chilometro, poi Chiappa-1 no al 40" — partiti avanti a lui due e quattro minuti aqslgrnegli li aveva raggiunti, e su-j perati: « Mai visto uno spet tacolo simile» — poi mi dirà ■s Pinella », il fedelissimo meccanico di Coppi, che l'ha seguito dal principio alla fine. Il percorso fosse stato più lungo di qualche chilometro, avrebbe acchiappato anche Adorni. Gli è stato cronome-ltrato un chilometro a 49 e 300i allora (ma forse, la strada iniquel punto era in leggera di-jscesa). \Dopo il trionfo dell'arrivo,ila rituale vestizione della ma-|glia rosa sul palco delle auto- rità, e la non meno tradizio- naie (e disgustosa) baraonda! icausata dall'indisciplina dellajfolla, e il definitivo annuncio\e.he Anquetil aveva dato 1*23" idi distacco a Baldini, l'48" ad |Adorni, 1*58" a Balmamion, eccetera fino ai 6 e mezzo a Moser classificatosi al 19" !posto, un nuovo urlo di sor-' aIpresa e di ammirazione si leo:va dal basso all'udire la " velocità media raggiunta dal d vincitore: più di 48 all'ora , I tecnicissimi, gli archivi via venti del ramo ciclistico, su" bito a una voce ci dicono che -'ogni primato in materia è de- molito, e non soltanto per il Giro d'Italia in tutta la sua storia. Anzi, meraviglia delle meraviglie, anche la velocità del famoso record dell'ora di Riviere stabilito otto anni fa al Vigorelli risulta superato nientemeno che di 690 metri. Ma il percorso della tappa odierna, gli annunciati 50 chilometri e 400 metri sono veramente tali? Si ricorda che la media spettacolosa di una corsa vinta da Baldini in un Giro di vari anni, dopo verifica venne rettificata. Comunque, Anquetil già ha raggiun to i 48 e 750 durante una Pa rigi-Nizza. ma su 27 chilome tri soltanto. E adesso che è Maglia rosa spetta agli avversari d'attac cario. Non è vero che 30" di vantaggio su De Rosso secondo in classifica siano niente (Ricordo un Giro vinto da Magni su Coppi per 12"). Quando l'attaccheranno, e come? La tappa di domani è brevissima, 100 chilometri tutti in pianura fino a Verona. Poi, due giorni fra le montagne (ma non troppo severe). Purché la < Compagnia della Spinta» non vi entri in funzione per guastare le cose. Vittorio Varale Ordine d'arrivo 1. Jacques Anquetil (St.Raphael) che percorre i 50 km. e 400 metri del percorso in ore 1 2'57" (media 48 km. e 36 metri ; 2. Baldini a l'23"; 3. Adorni a l'48"; 4. Kalinu ii limi a l'58"; 5. Maurer a 213"; fi. K midi ini a 2'27"; 7. «e Russo a 2'28"; 8. Colmenareio a 2'32"; 9. Motta a 2'33"; 10. Zilioli a 2'3(i"; 11. Nenciiii a 3'01"; 12. Partesotti a 3'11"; 13. Carlesi e Gomez del Mora! a 3T7"; 15. Taccone a 3'18"; 16. Znncanaro a 3'22"; 17. Zandegù 3'24"; 18. Guernleri 3'29": 19. Aldo Moser 3'32"; 20. Fonlona e Everaert a 3'40"; 22. Bouquet 3'41"; 25. Moalli 3'55"; 26. Dancelli 3'58"; 28. Balletti 3'59; 31. Moser Enzo 412"; 46. Durante 4'55"; fil. Bariviera 5'45"; 66. DefUippis fi'10"; 70. Bitossi 6'16"; 114. Oribiori 8'47"; 127 e ultimo Ciolli 12 07". La classifica 1. Anquetil ore 18 54*57"; 2. De Rosso a 30 secondi; 3. Enzo Moser a 113"; 4. Carlesi a 119"; 5. Everaert a l'42"; 6. Poggiali 2'20"; 7. Baldini 2'28"; 8. Zilioli 2'36"; 9. Adorni 2'51"; 10. Dancelli 2'54"; 11. Neiicini 301"; 12. IS:iimamimi 303"; 13. Taccone 318"; 17. Itimeli ini 3'32"; 19. Pambianco 4'06"; 23. Znncanaro 4'27"; 32. Mealli 6'21"; 35. Cribiori 7'26. In neretto i corridori più noti. Anquetil indossa la maglia rosa aiutato da Bartali, grande campione del passato

Luoghi citati: Bolzano, Busseto, Italia, Verona