Resi pubblici gli interrogatori degli imputati per lo scandalo del Cnen

Resi pubblici gli interrogatori degli imputati per lo scandalo del Cnen Resi pubblici gli interrogatori degli imputati per lo scandalo del Cnen Saranno processati ni giugno con il professor Felice Ippolito Tutti.hanno respinto le accuse che sono state loro contestate (Nostro servizio particolare) Roma, 13 maggio. Sono stati resi di pubblico dominio gli interrogatori delle nove persone che, 1*11 giugno prossimo, saranno processate con il prof. Felice Ippolito per rispondere di una serie di gravi reati, connessi allo scandalo del Cnen. Tutti gli imputati hanno respinto ogni accusa e si sono dichiarati innocenti. < La società Archimedes, che presiedo — ha dichiarato agli inquirenti il prof. Gerolamo Ipnolito — non ha avuto alcun rapporto con il Cnen. I lavori affidati dal comitato, nucleare allo studio Sdd da me presieduto furono non solo | utili, ma necessari per il fun- ! zionamento dell'Ente. Il compenso fu stabilito in base alle tariffe degli ingegneri ». « In dieci anni — ha proseguito l'imputato — le progettazioni per il Cnen furono gagate nella somma complessiva di 3!t milioni di lire. Nello stesso periodo la Sdd ha eseguito lavori per terzi per parcelle;] superiori al miliardo di lue». « Il Cnen — ha detto l'i Emilio Rampolla del Tindaro, socio fondatore dell'Archimedes — ha dato modesti incarichi allo studio Sdd al quale fui interessato. Sono stato riminato collaudatoré di opere eseguite per il Cnen limitatamente alla parte elettrica ». L'ing. Mario De Giovanni, amministratore unico della società Cogenti ha affermato che « si decise di costituire un gruppo di tecnici altamente qualificati per progettazioni di opere di ingegneria. Non mi risulta che siano mai esistiti rapporti fra il prof. Felice Ippolito e le società delle quali sono azionista. Intendo rapporti personali ed economici ». L'ing. Fabio Pantanetti, funzionario del Cnen, interessato alla Cogenti, ha dichiarato ai magistrati: «L'unico rapporto fra la Cogenti e il Cnen fu il " prestito " di due tecnici concessi all'ente statale dalla società, e che la Cogemi pagò regolarmente. L'opuscolo della società alla quale ero interessato fu realizzato nei laboratori del Cnen e a quanto mi risulta regolarmente pagalo ». Nella deposizione dell'ingegnere Luigi Suvini, si legge che: c non è vero che il con¬ tratto per la costruzione delle r„ser,c r)Pr j dipendenti del ,.£lira,om sj ri,so;se ,„ danno fl Cncn , m m { .,,„.,, 06"-?' dnl>" v"'sa 50,10 '«/•»■ '''0''' all'effettivo costo delle abitazioni e del terreno. Non sapevo che il Cnen era stato autorizzato a comprare le case c ?inn a prenderle in affìtto ». L'ing. Mario Guffanti, del- l'Immobiliare Agordati, che costruì appartamenti per il Cnen, ha negato di avere incassato un ingiusto profitto dì 90 milioni di lire. Achille Albonetti, direttore di una divisione del Cnen, ha dichiarato di aver pagato integralmente le 450 cartine del piano regolatore del Centro di cui era sindaco, che secondo l'accusa fece eseguire nei laboratori del Cnen. Infine, Perusino Perusini, cognata di Ippolito, ha dichiarato di aver lavorato per il Cnen percependo una irrisoria retribuzione in relazione al lavoro eseguito. r. g.

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