Progetto inglese per costruire una centrale termica in Italia

Progetto inglese per costruire una centrale termica in Italia Progetto inglese per costruire una centrale termica in Italia Un porto speciale sulla costa tirrenica accoglierebbe le navi cariche di carbone britannico - Il costo di 140 miliardi di lire verrebbe rimborsato da Roma in 15 anni (Dal nostro corrispondente) Londra, 13 maggio. Una commissione angloitaliana comincerà fra breve l'esame tecnico di un'importante proposta britannica per il finanziamento e la costruzione di una centrale termica sulla costa tirrenica. La notizia è pubblicata stamane, con rilievo, tanto dal Times quanto dal Financial Times, ed è confermata dagli organi interessati. Il progetto fu discusso durante la recente visita a Londra del presidente Moro, e — a quanto pare — avrebbe ottenuto l'approvazione, in linea di principio, del ministro dell'Industria, Medici. 11 piano, di •■: imponenti dimensioni », prevede la costruzione d'una centrale della potenza di 2000 megawatt e d'un porto speciale per accogliere le navi cariche di carbone, la «materia prima » per la produzione di energia. Costo totale: 80 milioni di sterline (140 miliardi di lire). L'Italia — secondo il Financial Times ■— « pagherebbe il debito nel corso di quindici anni, a partire dall'entrata in funzione degli impianti ». I lavori durerebbero dai cinque ai sei anni. Si sono associate per l'impresa varie aziende. Il «National Coal Board) — l'ente statale del carbone — forni- rebbe e trasporterebbe il minerale. Un contratto di dieci anni garantirebbe all'Italia quattro milioni di tonnellate all'anno, ad un prezzo moderato. La società « English Electric» costruirebbe i quattro giganteschi turbo-alternatori, ognuno di cinquecento megawatt. E la banca S. G. Wai'burg concederebbe il credito a lungo termine di ottanta milioni di sterline. I vantaggi per l'economia italiana, a giudizio degli inglesi, sarebbero notevoli. «11 costo di questa elettricità — leggiamo sul Times — sarebbe probabilmente inferiore a quello dell'energia ora prodotta non solo in Italia ma in gran parte del mondo». Il contratto di dieci anni eviterebbe variazioni nei prezzi. E. di quegli ottanta milioni di sterline, «molti verrebbero spesi in Italia ni. ci.

Luoghi citati: Italia, Londra, Roma