Tulli contro Jim Clark sul circuito di Monaco

Tulli contro Jim Clark sul circuito di Monaco Tulli contro Jim Clark sul circuito di Monaco Si inizia oggi il campionato mondiale automobilistico di « Formula 1 » - Clark partirà in prima fila, assieme con l'australiano Brabham - Surtees il migliore nelle prove di ieri (Dal nostro inviato speciale) Monaco, 9 maggio. //. campione del mondo Jim Clark sa Lotus c l'australiano Jack Brabham sulla macchina da lui stesso costruita, partiranno domani in prima fila nel 22" Gran Premio automobilistico di Monaco, prima prova per macchine di Formula 1 va. ferole per il campionato mondiale 1964. 1 due piloti hanno infatti realizzato nelle prove uffìcialìi migliori tempi sul giro, riAspcttivamrnte con 1' Sì," nettie. l'sy- i/io. Clark ha qiraloli 120,1,1,6 chilometri di mediaoraria: la più ulta velocità mai raggiunta sulla tortuosa sor-pentina. del circuito di Monte-earlo, che nel suo sviluppo di.3/15 metri non lascia un o//i-di respiro ai piloti e allemo macelline, in una serie estenuante di accelerazioni, frenate, cambi di marcia, curve a destra, e a sinistra, salite c discese. La B.R.M. di Graham Hill partirà in seconda fila, affimi cala, dalla Ferrari 8 cilindridi Surtees; nella terza si disporranno Gurneij su Brabham c Annuirli su Lotus. Poi Bandini su Ferrari e Ginther su B.R.M. Da questa rosa di otto nomi dovrebbe uscire il «fnct-tare del Gran Premio di Mo-naco, aggiungendo forse, al-l'elenco dei favoriti i due pi-loti della Cooper: Phil Hill eMe Larcn C'è da dire che nel pomeriggio di oggi — ultimo turno di alicnamento — pochi corridorisono riusciti a migliorare itempi di venerdì, probabilmen-te a. causa delle condizioni am-bientalì di bassa pressione, acui questi delicati motori dacorsa sono sensibilissimi. Dei'•/rossi calibri, soltanto Surtees \è riuscito a scendere di 5/loidi .secondo (ottenendo il mi-[aliar tempo di oggi), e Graham \l-lill di 3/10: per il pilota nu-j mero 1 della Ferrari, ('exploit Ilii voluto dire conquistare un•posto nello schieramento di.partenza, che in un circuito[come questo ha la sua tmpor-tanza, i sorpassi comportandosempre grossi problemi. Clark che ieri, reduce delir.prove di Indianapolis, avevaìottcnuto la sensazionale, media idi oltre 120, oggi si t limitato lo controllare che ncssu. o riuscisse a, soffiargli la prestigio Isa impresa. Il campione del I mondo a in forma perfetta, e ila nuova Lotus sembra molto ■ a punto; ma nell'ambiente deiila Ferrari si è molto fiduciosi •sulle possibilità della s cilindri affidata a Surtees (Bandiini correrà sulla 6 cilindri aniymodernata), oggi il più brillante, di tutti, come abbiamo {accennato. Del resto, le prove possono Ida re. un'idea delle doti di sta\liilità. e potenza dei mezzi mec\eanic.i, ma. nulla più. A Monìtecarlo la tenuta alla distanza (anche dei piloti, sottopost\ad un non indifferente sforzo .atletico) è sempre stata un • lottare, decisivo, e la. tenuta ìvien fuori di solito dopo un'otI Iantina dei cento girl (pari a chilometri 31!,,S0O) su cui da sempre si disputa il Gran Premio. Per questo le sorprese, i colpi di scena, sono la norma in questa corsa che come nesr.un'allra il pubblico vive quas a contatto dei protagonisti la possibilità di seguirli lunghi tratti di strada, dalle tribune, dagli spalti naturali e dalle finestre delle case vecchie e dei nuovissimi grattacieli che stanno rapidamente mutando la fisionomia del piccolo principato. Comunque, la lotta contro il cronometro per rosicchiare pochi decimi di secondo durante te prove, non è stata clic- una con perìovvisaglia di quel che siicceA^rà domani: quasi tre ore di ]!orsennata rincorsa, di ansie e .ni emozioni per una affermaa\zione semplicemente episodica, ma a cui costruttori e piloli tengono enormemente, non fos s'altro perché è questo il lin mo gran premio della stagione; ì'""> specie di viatico per la e\lunga serie di corse che do c vranno designare il pilota, e la macchina, campioni del monrio 1061,. Dopo le prove si è disputata SU 21, giri del circuito teli ilometri 75,!iS0) la finale del Gran Premio Monaco per vetture di i {formula ,i (motori di inno eme . derivati dalla produzione di serie), le. cui due. batterie, nel primo pomeriggio, erano slate vinte rispettivamente dall'inglese Stewart su Cooper e dnl- ilo svizzero Maser su Brabham, ] Il giovane Stewart, che guida con lo stesso stile facile c rilassato di Jim Clark, si e imposto nella gara conclusiva, con apparente facilità, alla media di oltre lor, chilometri orari, davanti allo stesso Maser rei al belga Mauro Bianchi. Verso la. fine, della gara, nello famigerata curva detta « del tabaccaio* che immette sul rettilineo delle tribune (forse la più difficile del circuito, pìat'a e stretta com'è) si verificavano tre incidenti, tutti con identica, dinamica: sbandavano e. finivano contro il muro esterno alla curva il francese Jaussanti e gli inglesi Ampi e Slotemaker: tutti miracolosamente incolumi. Ferruccio Bernabò Lorenzo Bandini Monaco

Luoghi citati: Indianapolis, Monaco, Monìtecarlo