Mina recita Otello accanto a Renzo Ricci

Mina recita Otello accanto a Renzo Ricci c CRONACA TELEVISIVA , Mina recita Otello accanto a Renzo Ricci Dopo lo «special» dedicato a Celentano, ecco ieri sera quello dedicato alla Mina. Cosa possiamo dire? Il discorso diventerebbe consistente se lo scopo delle trasmissioni fosse un vero incontro con alcuni cantanti popolari e discussi: se cioè si cercasse di cavar fuori da questi sfruttatissimi personaggi qualcosa di vivo, di originale, di anticonformistico. Invece « Alla ribalta » non esce neanche di un millimetro dai binari della solita rubrica a carattere canoro. E i casi, dunque, sono due. O si amano molto le canzoni e allora lo show è piacevole e interessante, infarcito com'è di motivi di successo; o non si amano le canzoni o le si ama con moderazione e allora lo slioiv, sia di Celentano che di Mina, appare come una sfilza di banalità dette e ripetute mille volte. Ieri Mina (dall'acconciatura matronale) ha cantato col tradizionale brio e dove il copione lo permetteva — vedi la scena dell'* Otello» recitata semiseriamente a fianco di Renzo Ricci—è stata anche spiritosa. Ma il copione era deboluccio. Marcello Marchesi ha rinnovato, pensiamo col favore del pubblico, la macchietta del signore di mezza età: tuttavia non riusciamo a perdonargli alcuna battute sedicenti umoristiche fra cui « Avevo un amico bravo a cacciare le mosche... è diventato un campione di tennis...». * * Contemporaneamente sul se condo canale è andato in onda un documentario sulla lotta libera: immagini truci e goffe di omaccioni muscolosi e trìpputi che si malmenavano (o fingevano di malmenarsi) brutalmente davanti agli sguardi eccitati di un pubblico che si diletta di uno sport, se di sport assai impropriamente si vuole parlare, così bestiale e sgradevole. Era una facile occasione per comporre un quadro spietato, pieno di ironia: obiettivo che il reportage ha sostanzialmente mancato, causa soprattutto lo scialbo commento. Indi un telefilm dei sagaci avvocati Preston padre e figlio coinvolti ieri sera nella paradossale vicenda di una vecchietta rea d'aver commesso addirittura una rapina in una banca. * * Ma la trasmissione di gran lunga più importante della serata è stata «La casa in Italia» che ha esordito in seconda posizione sul canale nazionale (regia di Liliana Cavani, commento di Fabrizio Dentice). Diciamo subito che si tratta di un'inchiesta spregiudicata e coraggiosa che, tenendosi ben lontana dai pietosi ottimismi ufficiali cui erano informate negli scorsi anni tutte o quasi tutte le indagini televisive, ha affrontato di petto, senza riguardi, la grave questione degli alloggi nel nostro paese. Dopo aver ricordato che il problema è comune alla stra arande maggioranza delle nazioni, compresi ali Stati Uniti e la Russia, l'inchiesta ci ha condotto a Torino, a Palermo, a Napoli e a Roma, mostran¬ doci come tanta gente viva ancor oggi in caserme e quartieri militari, in misere soffitte, in scantinati, in baracche fatte di tavole e di lamiere. Abbiamo sentito racconti di donne e uomini amareggiati ed esasperati. Abbiamo sentito ripetere la frase « Non mi vogliono allittare perché ho troppi figli... ». Abbiamo sentito lamentare la tristezza dei dormitori pubblici, i pericoli di una promiscuità avvilente e indecente. Con obbiettività il documentario ha parlato di quel che è stato fatto per migliorare la situazione e di quel, io che certamente si farà in un futuro che si spera prossimo: ma nel 'tempo stesso ha puntato con sincera, risoluta violenza il dito sulla piaga e ha rivelato accanto alla faccia florida e dignitosa dell'Italia del cosiddetto nih'acolo economico, un'altra faccia smarrita e sofferente, un'altra Italia, oscura e diseredata che nessuno può ignorare. * * Stasera ritornano « 1 miserabili ». La quarta puntata, l'ultima è stata la migliore. Anche questa di stasera, che avrà come pezzo forte la famosa fuga di Val Jean e di Cosetta inseguiti dal bieco poliziotto Javert, dovrebbe offrire emozioni in misura ragguardevole. Sul secondo canale ci sarà il traballante iZa-Bum», un varietà che nonostante i molti e valenti attori, non riesce mai a convincere. Nel pomeriggio, alle 14 e 20, segnaliamo una grossa curiosità: la vertiginosa scalata della Torre Eiffel da parte di un gruppo di alpinisti. u. bz.

Persone citate: Celentano, Eiffel, Fabrizio Dentice, Liliana Cavani, Marcello Marchesi, Renzo Ricci

Luoghi citati: Italia, Napoli, Palermo, Roma, Russia, Stati Uniti, Torino