Otto rivoltellate all'amico poi gettò il corpo nel pozzo

Otto rivoltellate all'amico poi gettò il corpo nel pozzo " delìtto di ^"tto dt""ani in Assise Otto rivoltellate all'amico poi gettò il corpo nel pozzo Fu arrestato sulla nave dove si era imbarcato con la fidanzata, che non sapeva nulla e credeva di andare alle nozze - Si difende: «Fui aggredito» In Corte d'Assise (pres. Moscone, p. ni. Toninelli, enne. Salitosi d'ano), comparirà domani il muratore Giovanni Paolo Ibba, 34 anni, della provincia di Nuoro, accusato di aver ucciso a rivoltellate l'operaio Pierino Villa, 30 anni, abitante li Feletto. L'uccisione del Villa, che tutti descrivono come un giovani! docile, ottimo carattere, accadde la sera del 10 dicembre '83. L'Ibba, da pochi mesi In Piemonte, abitava in uno stanzino nel cortile di via Ghiaia 11 a Feletto e lavorava per un'impresa di Rivarolo. Quella sera, verso le 19.30, si recò all'osteria dei « Tre re », dove incontrò il Villa che giocava a carte con alcuni amici. Uno di questi accusò il sardo di aver ucciso un cane. L'Ibba negò ma non convinse. La discussione rischiò di degenerare ma il buon senso prevalse e tutto sembrò finito. Ma nel frattempo l'Ibba era andato a casa e si era armato. Piò tardi, il sardo invitò tutti a bere nella sua stanza. Solo il Villa e un tale Giovanni Minliei, appena giunto da Torino, accettarono. Durante il breve tragitto, pare per un involontario sgambetto del Villa. l'Ibba sparò un colpo di pistola. Appena giunti, il Minile! trovò una scusa per andarsene. Pierino Villa non fece piò ritorno. I parenti denunciarono la sua scomparsa e il brig. La ISala, venuto a conoscenza della |lite di osteria e dell'uccisione del cane, ebbe subito gravi so- spetti. L'Ibba era scomparso Durante un'accurata visita ne! cortile di via Chiala il sot- tufflciale notò un pozzo in di- suso. con la bocca celata dapiccoli tronchi di acacia. 11 ca-davere del Villa era nascosto 11. crivellalo con 8 colpi di pi- stola. La polizia giudiziaria ac- cenava che il 13 dicembre l'Ili- lba era partito da Porta Nuova lcon la fidanzata Maria Noli. La j a iiiiiiimiiiiiiiiiiiiiii Mtliiiilllllltll ragazza, che ignorava il delitto, si era licenziata dal suo posto di domestica ed era partita felice perché l'Ibba le aveva detto che andavano In SardeIgna a sposarsi. L'omicida veniva arrestato sulla nave, pronta a salpare. Nella valigia della Noli fu trovata una pistola calibro 9. con canna di ricambio 7,05 e quattro caricatori. L'Ibba dichiarò di aver ucciso per difendersi. « li Villa continuava a tormentarmi con la storia del cane: invano gli dicevo di non averlo ucciso. Gli offersi del formaggio e del marsala, ina egli ritìnto. " Tu non mi compri — nii disse — né con II bere né con il mangiare. Io berrò il tuo sangue " ». Ad un certo punto il Villa si sarebbe gettato su di lui: «Per non essere sopraffatto gli sparai ». Ha aggiunto che aveva tentato di liberarsi del cadavere portandolo all'aperto. «Ma pesava troppo. Lo trascinai fino al pozzo, lo appoggiai un attimo sull'orlo e mi scivolò dentro ».

Luoghi citati: Feletto, Nuoro, Piemonte, Rivarolo, Torino