Menomata da un incidente stradale una giovane operaia si è uccisa

Menomata da un incidente stradale una giovane operaia si è uccisa Pietoso suicidio in uno casetta di Valgioie Menomata da un incidente stradale una giovane operaia si è uccisa Dal nostra corrispondente. Giaveno, lunedi mattina. Una giovane donna, Ida Amprino, di 31 anno, abitante a Valgioie, in borgata Chiadrero, si è tolta la vita ieri alle 9, impiccandosi. La sventurata giovane, operaia presso la Manifattura di Giaveno, lo scorso autunno, rincasando, cadde dal ciclomotore che usava abitualmente per recasi al lavoro, e si feri ad una gamba. Nulla di grave, apparentemente, ma dovette rimanere a lungo in ospedale perché non riusciva a ristabilirsi. Tornò a casa desiderosa di riprendere il lavoro (i suoi compaesani ',a dipingono come un'infatica- jbile lavoratrice), ma per mollamesi Ia salute non gliel° Per_ imì^e- , - , „, Una profonda depressone ed un ,lntimo scoramento- la tra- j vagliavano: era in cura, ulti- Imamente per una distonia ! neurovegetativa e l'esaurimento psico-fisico si prospettava in tutta la sua gravità anche per la disperazione che l'ammalata, sempre più debole, manifestava e la conseguente minor reazione ad un male che ha buone prospettive di guarire se aiutato da uno sforzo di volontà del paziente. Da pochi giorni la giovane aveva ripreso il lavoro, sorretta dall'assurdo proposito di riacquistare, con l'attività, le forze perdute. Ieri mattina, Ida, che viveva con il padre, Michele, di 81 anno, la madre. Paolina Amplino, di 72 anni, la sorella Rita col marito Ernesto Ma 1ritano e la nipotina Paola, ave ava fumato una sigaretta con " il cognato fuori di casa, go dendosi i primi raggi del tiepido sole primaverile. Più tardi la ragazza s'era avviata verso i prati in località Le Le !vrette, che sono di proprietà della sua famiglia, dicendo che era sua intenzione ripulirli un po' del fogliame e degli sterpi dopo mesi di incuria. Qualche tempo dopo il cognato, lasciata l'abitazione, si avviava verso un'altra casetta, sempre di proprietà degli Amprino che è però disabitata. Appena giuntovi, scorgeva Ida appesa con un cappio ad una trave della legnaia, inanimata. L'uomo, sciolta la fune, la calava a terra e tentava subito la respirazione artificiale, mentre accorrevano i familiari ed il parroco don Francesco Bessone seguiti dal dott. Giacomo Ballari di Giaveno, il quale, purtroppo, non poteva che constatare la morte della giovane. Il parroco impartiva alla salma l'assoluzione « sub conditione ». In considerazione dello stato di menomata coscienza dell'infelice non le sarà negata la sepoltura religiosa. rj. a.

Persone citate: Amprino, Francesco Bessone, Giacomo Ballari, Ida Amprino, Paolina Amplino

Luoghi citati: Giaveno, Valgioie