Come lo «mobile» torinese riuscì a individuare Jo Rossi presunto capo della pericolosa banda

Come lo «mobile» torinese riuscì a individuare Jo Rossi presunto capo della pericolosa banda Come lo «mobile» torinese riuscì a individuare Jo Rossi presunto capo della pericolosa banda (Dal nostro corrispondente) Milano, 27 aprile. Mentre a Parigi si seguono le tracce del « grisbi » di via Montenapoleone ed è in pieno sviluppo l'inchiesta sotto il profilo internazionale, a Milano proseguono le indagini collaterali. Ieri sono giunti nella capi-ltale francese il sostituto Pro-'curutore delia Repubblica di|Milano Sorichilli, il capo dellaìSquadra Mobile Jovine, il vicedirigente della Squadra Mobile di Genova, Viola. In seruta sono partiti per Parigi anche il sostituto Procuratore della Repubblica dott. Vaccari accompagnato dal dott. Maugeri, capo della « Mobile » di Torino. Secondo numerosi indizi, Giuseppe Rossi sarebbe lui l'ideatore numero uno della rapina di via Montenapoleone; sarebbe lui l'uomo che, dopo essere rimasto a Milano fino a due giorni dopo il colpo, partì il n in aereo per Parigi, proseguendo poi alla volta di Le Mans. La polizia milanese smentisce che i gioielli trovati in casa di «Jo le Maire », una lussuosa\villetta alla periferia di Pari-\ gi, siano quelli del Colombo.\Non è tuttavia escluso che sia-\no stati spediti ancora più lon-\timo. C'è chi afferma che potrebbero trovarsi addirittura a Hong Kong, dove esistono abilissimi e non troppo «curiosi» tagliatori di pietre preziose, capaci di modificarne la fattura, così da renderle irriconoscibili. Come si è giunti a < Jo leI ■ m111 11111111111111111111111111 111111m111 Maire», cioè a Giuseppe Rossi' Per chiarire la complessa operazione di polizia occorre risalire a tre mesi or sono, cioè al 22 gennaio. Quella mattina un gruppo di blindili assaltò a Torino l'agenzia del Credito Italiano di piazza Rivoli. Erano delinquenti decisi a tutto: per impossessarsi di quattro milioni in contanti fccero fuoco, ferendo gravemen sArsPpdpnstrch'io, che restò cinque giorniafra la vita e la morte. Dopo\vte l'impiegata Giovanna Frec-\\il colilo, la Squadra Mobile torinese compì una serie di fermi: accanto ai pregiudicati locali, riuscì a bloccare anche Sergio Panayotides. Egli non spiegò perche si trovasse a 'Torino: era l'i, genericamente, « per affari». Accennò ad «amici francesi* con i quali stava trattando una operazione più che lecita, cioè l'apertura di un ristorante cinese. La Squadra Mobile capì di aver spizzicato* un tipo interessante: ma invece di tenerlo in guardina, lo lasciò li- bero, per seguirlo a distanza, 11 Panayotides si fermò alaunl giorni a Torino. Siamo "' "rimi di febbraio. Una maltina> al c(lffè s- Carlo s'incon tra con gli « amici francesi ». / due Bergamelli (Albert e Guido, l'uno fuggito da pochi giorni dal carcere, l'altro espatriato dalla Francia per aver favoreggiato il fratello nella clamorosa evasione). Ma c'è un quarto tizio, un uomo già in età, dall'aria facoltosa: LlpmvqtstdidgIsdpnzbsridsce1 si chiama Rossi, è nato ad Avellino ma ha un grosso giro di attività in Francia. Il seguito della vicenda c noto. Panayotides arriva a Milano prende in affitto il quartierino di via Piolti de' Bianchi e prepara la rapina di' via Montenapoleone, le cui sequenze non sono ancora stute chiarite in tutti i particolari. Per giungere il più rapidamente possibì- alni, stamane alle 9,35 è anivato da Parigi all'aeroporto di \e conclusione delle inda Linate l'ispettore Goguillot del la Sùreté. Il funzionario della polizia parigina si è recato Immediatamente in questura, dove è stato ricevuto dal vicequestore dott. Nardone. L'ispettore Goguillot ha portato con sé una serie di foto segnaletiche di pregiudicati scomparsi da Parigi negli ultimi mesi. Dopo un primo colloquio con il dott. Nardone, il funzionario della Sarete è stalo accompagnato al Palazzo di Giustizia. In un ufficio della Procura, l'ispettore Goguillot, il dott. Nardone e il Procuratore della Repubblica, dott. Spaglinolo, hanno fatto il punto sulla situazione, disponendo con ogni probabilità i piani per l'ulteriore sviluppo delle indagini. Alla riunione ha anche partecipato il capo della Squadra Mobile di Torino, dott. Maugeri. Questo particolare fa presumere che le indagini si debbano estendere alta zona di Torino. Successivamente alle 11,10 Vi- pettore Goguillot e i due marescialli Petronella e Renda si sono recati a San Vittore per interrogare gli arrestati: sempre stamane, intanto, alla Pro- ura della Repubblica gli avvocati difensori dei selle arrestati. Armando Radice, Federico Sordillo e Vincenzo Lamanna (tre dei legali che difesero anche i banditi della banda Usoppo) insieme uil'avlocato Lecook LeineUeyel, sostituto del celebre penalista avv. Floriot, hanno chiesto al magistrato di prendere visione dei mandati di cattura per apprestare una prima linea difensiva. Alle 10,30 l'avvocato francese LeineUeyel è ripartìil ini miiiiiii m m ni in il limi mi li n uni un mi ii