Preziose per Genoa e Samp le reti di Meroni e Pienti

Preziose per Genoa e Samp le reti di Meroni e Pienti Preziose per Genoa e Samp le reti di Meroni e Pienti Attenuato per le due formazioni liguri il rischio di retrocedere in serie B L'osservatore juventino Rosetta domenica è stato a Genova per visionare Meroni - L'attaccante è però dichiarato «intrasferibile» dal suo club (Dal nostro inviato speciale) Genova, 27 aprile. Gigetto Meroni e Giovan Battista Pienti sono gli uomini del giorno oggi a Genova. C'è lo sciopero degli esercizi pubblici e così i tifosi, invece di ritrovarsi al soliti bar, fanno capannello all'ora dell'aperitivo o del caffè sotto 1 portici o in piazza De Ferrari, per commentare le imprese dei due ragazzi che ieri hanno dato la vittoria rispettivamente al Genoa (1 a 0 a Marassi contro la Spai) ed alla Sampdoria (1 a 0 a San Siro contro il Milan). Giovan Battista Pienti e Gigetto Meroni trascorrono il lunedì in famiglia, il primo a Casalpusterlengo, il secondo a Como. In onore del giovane blucerchiato — che compirà vent'anni a luglio — oggi hanno fatto festa ni suo paese. E' tornato ieri sera da San Siro, dove proprio lui, alla sua prima partita in serie A, ha dato un colpo molto probabilmente decisivo alle speranze di scudetto del Milan, con quel goal che forse rappresenterà per la Sampdoria la salvezza. Pienti aspettava da un pezzo la sua gran giornata. Dalla squadra giovanile aveva visto spiccare il volo verso la formazione maggiore molti suoi compagni: Salvi, Frustalupi, Forante, Trincherò, Morinì. E lui, li, ad aspettare con impazienza. Il suo turno è arrivato in una calda domenica d'aprile, in uno dei più grandi stadi d'Italia, contro la squadra campione d'Europa, che vanta nelle sue file tanti assi. Ebbene, proprio lui, Giovan Battista Pienti da Casalpusterlengo, che alla Sampdoria, quattro anni fa, costò la modica cifra di trecentomila lire, ha dato scacco matto a tutti quei campioni. Pienti oggi è felice: non solo ha esordito in serie A, ma ha anche segnato il goal che ha rappresentato la vittoria della Sampdoria. Ora i blucerchiati possono guardare all'avvenire (Lanerossi e Atalanta in casa, Lazio e Torino fuori) con una certa tranquillità. La salvezza è ormai a portata di mano: basteranno, in pratica, quattro punti nelle restanti quattro partite. Se i blucerchiati oggi esultano, i rossoblu non sono da meno. Per la verità ieri la Spai sembrava proprio che stesse per giocare al Genoa un brutto scherzo, ma poi, fortunatamente, ci ha pensato Gigetto Meroni a rimettere le cose a posto e a dare alla squadra di Santos quei due punti che significano la salvezza. Ancora una volta, dunque, Meroni all'ordine del giorno nei discorsi dei tifosi rossoblu, e non soltanto perché ha segnato il goal della vittoria sulla Spai, ma perché sempre più insistenti si fanno le voci di un suo trasferimento ad altra società. Ieri, in tribuna a Marassi, è stato notato Rosetta, osservatore della Juventus, ed il tifoso fa presto a dedurre dal fatto che anche la squadra torinese si sta interessando al giovane attaccante. E' fuori discussione che alcune grosse società hanno dimostrato il loro interesse per Meroni, ma in proposito, proprio oggi, i dirigenti del Genoa hanno dichiarato che il giocatore è da considerarsi intrasferibile. Il sodalizio rossoblu ha bisogno di ritoccare qualche punto della squadra, e di sistemare — almeno in parte — il bilancio finanziario. Solamente facendo coincidere queste due necessità Meroni verrà ceduto: in parole parole, ci vorrebbe un « bis » di quello che accadde lo scorso anno per Sormani. Allora Meroni potrebbe cambiare società, In tema di programmi per il futuro (visto che la lotta per la retrocessione si può ormai considerare chiusa positivamente), al Genoa si va piuttosto cauti. Santos rimarrà alla guida della squadra, ma qualche giocatore potrebbe anche essere trasferito. Gli elementi rossoblu più richiesti sono, oltre a Meroni, Colombo, Da Pozzo e Bean, ma è chiaro che verranno ceduti solo dietro congrua contropartita. In sostanza, Berrino e gli altri dirigenti non vogliono smantellare la squadra, ma, al contrario, rinforzarla, compatibilmente alle possibilità finanziarie della società, che peraltro non sono floride. Vittorio Preve

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