Uno sconosciuto apre di notte le gabbie e fa fuggire le belve dello zoo di Lione

Uno sconosciuto apre di notte le gabbie e fa fuggire le belve dello zoo di Lione I7ja catto /orse unico nella atowia dei giardini zoologici Uno sconosciuto apre di notte le gabbie e fa fuggire le belve dello zoo di Lione Per alcune ore, i tranquilli viali del parco si sono trasformati in una giungla - Vigili del fuoco e poliziotti hanno inseguito per aiuole e boschetti, orsi, zebre, puma, bisonti, bufali e zebù - Tutti gli animali sono slati ripresi; solo un orso è stalo ucciso da un inserviente che aveva perso il sangue freddo (Nostro servizio particolare) Parigi, 25 aprile. Per qualche ora, stanotte, i tranquilli viali del giardino zoologico di Lione si sono trasformati in una giungla: uno sconosciuto ha aperto le gabbie di una cinquantina di animali, tra cui alcune belve, e fino al tardo mattino inservienti, pompieri e poliziotti hanno inseguito e braccato tra le aiuole e i cespugli gli orsi, le zebre, i puma, i bisonti e le altre bestie che godevano di qualche insperato istante di libertà. Fortunatamente l'allarme è stato dato prima che le belve potessero varcare il muro di cinta dello zoo e il solo sangue versato è quello di un orso, ucciso coti una fucilata da un sorvegliante. La polizia ha aperto un'inchiesta per individuare il responsabile .dell'accaduto. In un primo tempo si era sospettato un vagabondo, che dormiva all'addiaccio in un angolo del parco. Ma il terrore che il poveretto ha dimostrato quando ha saputo di aver trascorso la notte tra le fiere in libertà, è valso ad allontanare da lui ogni sospetto. Il maggiore indiziato sarebbe invece un ex dipendente dello zoo, che è da circa un anno in pensione. Si ignorano tuttavia i motivi che potrebbero averlo spinto ad aprire le gabbie degli animali. L'allarme è sialo dato verso le quattro del mattino da una signora che abita una villa situata ai bordi del parco e che c stata svegliata da un baccano infernale; si è affacciata alla finestra ed ha scorto « Silvestro », uno degli orsi dello zoo, clic stava giocando a palla con alcune pattumiere. Pochi minuti più lardi, sopraggiungevano i sorveglianti, a cui si U7tii,'a un manipolo di vigili del fuoco muniti di idranti, di lacci e di grosse reti ed un reparto di poliziotti armati. Le gabbie degli animali erano state aperte dall'esterno e can- guri, orsi, dromedari, zebù, puma, zebre, bisonti, bufali, volpi e cervi avevano riacquistato la libertà. L'ignoto sabotatore, che doveva evidentemente essere al corrente delle abitudini del guardiano notturno, non aveva lasciato tracce, se non le porte spalancate — e in certi casi forzate — delle gabbie. Egli aveva anche tentato di aprire il recinto degli elefanti (dove si trovano anche Mausi, Java e Bankok, i tre pachidermi del circo Amar che due settimane fa. a Bézìers, hanno ucciso un bambino, e che hanno avuto la vita salva proprio grazie all'offerta del direttore dello zoo di Lione che li ha accolti nel suo giardino) ma non vi era riuscito. La caccia è durata per buona parte della mattinata. L'orso « Silvestro » è stato scoperto tra i primi: esso cercava di superare il muro di cinta dello zoo, appariva infuriato e il sorvegliante che lo ha scorto non ha trovato di meglio che sparargli una scarica di pallottole in pieno petto. L'orso t morto sul colpo, ma il direttore dello zoo Ita invitato quanti partecipavano all'insolita battuta ad una maggiore calma e da allora le armi non sono più state impiegate. Il puma (che tra gli animali in libertà era uno dei più feroci) si è lasciato catturare e riportare in gabbia senza opporre resistenza. Anche per i bisonti, i bufali, i dromedari e gli zebù, il recupero non ha presentato troppe difficoltà. Più complicata è stata la caccia iti canguri, alle zebre e ai cervi, ette scorrazzavano da un capo all'altro del parco, sfuggendo ad ogni approccio. Per batterli in velocità, i <cacciatori» hanno allora inforcato biciclette e ciclomotori. Verso le undici, soltanto qualche volpe — che doveva essere catturata nel pomeriggio — mancava all'appello. Un muflone ha cercato di sfuggire ai suoi inseguitori tuffandosi nel lago e per ripescarlo è stata necessaria una buona mezz'ora. Stasera comunque la calma è tornata nello zoo. Un'altra battuta di caccia grossa si è svolta stamane alla periferia di Parigi. Un orso, appartenente a un domatore che gira il mondo rivendendo gli animali comprati in Africa o in Asia ai circhi equestri, e che nei periodi « morti > si accampa con qualche baraccone nei sobborghi delle grandi città, è fuggito dalla sua gabbia. Soltanto nella tarda mattinata l'animale è stato ritrovato da due cani poliizotti. Era nascosto in un hangar dove dormiva tranquillamente. 1. m.

Luoghi citati: Africa, Asia, Lione, Parigi