Mc Gowan battuto ai punti

Mc Gowan battuto ai punti Era in palio il titolo dei pesi mosca Mc Gowan battuto ai punti L'italiano ha imposto chiaramente la sua maggior esperienza sull'avversario scozzese - Pur ferito ad un sopracciglio, Burruni ha terminato all'offensiva (Dal nostro corrispondente) Roma, 24 aprile. Salvatore Burruni, il trentunenne fuoriclasse sardo del rinc, è ancora campione d'Europa dei pesi mosca. Il pugile italiano, disputando un entusiasmante, coraggiosissimo combattimento, ha respinto l'assalto del giovane ed ambizioso sfidante Walter Sic Gowan, meritandosi al termine delle quindici riprese, un chiaro verdetto di vittoria ai punti. Lo scozzese si è dimostrato senz'altro un avversario degno del campione d'Europa, ma è mancato in parte all'attes.i per un « handicap » doluto alla sua stessa giovinezza, sul piano dell'esperienza Me Gowan, ventiduenne appena e con olle spalle soli diciassette combattimenti professionistici, non poteva reggere al conlrouto con un Burruni passato al vaglio di oltre settanta incontri professionistici. Me Gowan ha tutto quello elle occorre per essere un campione del futuro, velocità, pugno, abilità tecnica, resistenza ai colpi, la sua immaturità gli ha impedito però di tener fede alle boriose promesse della vigilia e di strappare il titolo al « veterano » campione d'Europa. Quella di Burruni è stata la vittoria della volontà, della serietà, del coraggio. Il pugile di Alghero, dinanzi ad una folla che non si è mai stancata di sostenerlo durante il lungo cammino delle quindici riprese, ha offerto una delle prestazioni migliori della sua lunga carriera, dimostrando di meritare ampiamente la « ciiance » di un incontro col campione del mondo Kingpetch, « chance » che — a quanto sembra — gli verrà offerta nel mese di giugno a Los Angeles. Per quanto la sua situazione di detentore del titolo non lo obbligasse ad una taft ica d'attacco, è stato Burruni il più aggressivo nella prima parte del combattimento, rubando il tempo nelle offensive al più giovane avversario. McGowan è stato sorpreso dall'aggressività del campione d'Europa e ciò ha permesso al pugile sardo di costruire, sin dalle prime riprese, il suo successo, mettendo da parte progressivamente un buon vantaggio di punti. Nelle prime cinque riprese McGowan è stato costretto più volte a difendersi dai veementi attacchi di Burruni e ad incassare qualche duro colpo, risultando nettamente inferiore al campione specialmente nel « corpo a corpo ». Verso la metà del combattimento l'azione di Burruni ha subito un rallentamento — in parte volontario, in parte provocato dal dispendio di energie nelle prime riprese — ed il pugile britannico ha potuto reagire con maggior efficacia, badando tuttavia a non accettare gli scambi a corta distanza, e riuscendo a risalire in parte lo svantaggio. Nelle ultime cinque riprese il pubblico ha seguito < nn viva apprensione le vicende del <■ match ». Nel cor•50 dell'undicesimo ci round >, infatti Burruni, in seguito ad un duro scambio con Me Gowan, ha riportato uua ferita al sopracciglio sinistro, che ha incominciato a sani-limare copiosamente. Lo scozzese ha visto profilarsi la possibilità di una vittoria ormai inattesa, mentre per l'italiano si faceva strada la minaccia di una sconfitta per ferita, proprio quando le cose si erano messe in modo da far pensare ad una sua riconferma come campione d'Europa. Proprio in queste riprese finali è venuta fuori in tutta la sua chiarezza, la classe ili Burruni, il suo orgoglio, la sua volontà di vittoria. Il piccolo pugile sardo ha stretto i denti nella soffi renza, ha soffocato il dolo re per continuare a picchiate, ha ribattuto colpo su colico all'avversario, terminan do il i unhaf timento scatenato all'attacco. Quando il tedesco Tomscr, un buon arbitro veramente, ha sollevato il braccio di Burruni dichiarandolo vinci- tore ai punti, l'immensa folla elei Palazzo dello Sport si è scatenata in un prolungato, sostenutissimo applauso. Lo stesso Mq Gowan ha riconosciuto cavallerescamente la sua sconfitta, alzando ancora il braccio del riconfermato campione d'Europa. Anche il rappresentante ufficiale della Federazione pugilistica inglese, Mr. Teddy Waltham, ha voluto personalmente congratularsi col pugile di Alghero, che aveva vinto la più dura battaglia della sua carriera, ed ha ammesso senza riserve la superiorità dell'italiano nei confronti di Me Gowan. Nel resto -del programma della riunione, oltre alla vittoria al punti di Campari sull'apatico campione d'Europa dei superleggeri Olii Maekl e a quella dell'argentino Oscar Miranda sul peso welter romano Proietti, ha fatto spicco la deludente affermazione di Sandro Mazzinghi sull'americano Charley Austin. Evidentemente il campione del mondo dei pesi medi junior ha sottova- 1 ii tal ci — come è successo a molti altri tecnici — l'avversario designatogli per stasera ed ha offerto un'esibizione più che modesta, lì negro Charley Austin, si e infatti dimostrato coni- hattente e stilista di classe. Sandro Mazzinghi è apparso fuori forma e in alcuni momenti addirittura smarrito di fronte alla boxe varia ed elegante dell'americano: basti dire che alla seconda ripresa il campione del mondo e andato « knock down » finendo a terra per un secco gancio destro del negro; poi ha tentato di riprendere l'iniziativa ma Austin si è sempre imposto. Indubbiamente l'arbitraggio è stato più che favorevole all'italiano e il pubblico ha sottolineato i vari interventi del signor Tinelli con bordate di fischi. Comunque la vittoria è andata a Mazzinghi, seppure del tutto immeritatamente. All'ottava ripresa, dopo che il medico richiesto dall'arbitro aveva controllato il sopracciglio del negro ordinando di proseguire, Mazzinghi assorbiva ancora duri colpi. Fra la sorpresa generale però all'inizio della nona ripresa Austin abbandonava. g. n. Burruni (a sinistra) che si è confermato ieri sera a Roma campione d'Europa

Persone citate: Charley Austin, Mazzinghi, Oscar Miranda, Salvatore Burruni, Sandro Mazzinghi, Teddy Waltham, Tinelli, Walter Sic Gowan