De Gaulle a «titolo eccezionale» delega i suoi poteri al Primo ministro

De Gaulle a «titolo eccezionale» delega i suoi poteri al Primo ministro La firma del dae ititi e roto all'ospedale Vachi wb De Gaulle a «titolo eccezionale» delega i suoi poteri al Primo ministro Pompidou presiede oggi la riunione del governo - La convalescenza del generale si protrarrà più del previsto - Disagio a Parigi: si chiede che sia nominalo un vice-presidente per sostituire il capo dello Stato in caso di "impedimento" (Nostro servizio particolare) Parigi, 21 aprile. Quattro giorni dopo l'operazione cui è stato sottoposto alla prostata, il generale De Gaulle ha ricevuto stamane all'ospedale Cochin il prime ministro Georges Pompidou. « Il presidente della Repubblica — info-ma un comunicato diramato dall'Eliseo — ha stabilito l'ordine del giorno del Consiglio dei ministri che avrà luogo domani e, conformemente all'articolo 21 della costituzione, ha incaricalo il primo ministro di presiedere al suo posto, a titolo eccezionale, la seduta ». Pompidou è rimasto con il capo dello Stato per circa venti minuti. De Gaulle, in veste da camera, lo ha ricevuto insieme a duo alti funzionari della presidenza della Repubblica, seduto in una poltrona dello studio che gli è stato approntato nel suo appartamento dell'ospedale. L'incontro — il primo di De Gaulle con un uomo politico, dopo l'operazione — dimostra che il presidente intende seguire da vicino, nonostante la malattia, gli sviluppi della situazione. Salvo imprevisti, il primo ministro ritornerà all'ospedale Cochin sabato prossimo. Per quanto negli ambienti ufficiali si dichiari che 11 decorso post-operatorio procede per il meglio, alcune notizie diffuse questo pomeriggio hanno fatto balenare la possibilità che la convalescenza del capo dello State francese possa essere più lunga del previsto. Contrariamente a quanto era stato dichiarato ieri (il bollettino medico diramato oggi parla infatti di un periodo di degenza all'ospedale di < dodici-quattordici giorni >), De Gaulle lascerebbe quindi Cochin soltanto mercoledì o giovedì della settimana prossima. Altre novità si sono avute per quel che riguarda la località in cui De Gaulle trascorrerebbe la propria convalescenza. Fino ad ora si era parlato della sua proprietà di campagna di Colombey-les-Deux-Eglises oppure dello stesso Eliseo, mentre invece stasera si dichiarava che «quando sarà definitivamente tolta l'ipoteca di ogni complicazione ». il generale potrebbe recarsi direttamente al castello di Rambouillet più tranquillo dell'Eliseo e più facile a raggiungersi di Colombey. Niente permette di affermare comunque che le condizioni di De Gaulle siano peggiorate. Probabilmente le informazioni contraddittorie sono dovute soltanto ad una mancanza di coordinazione e alla precipitazione con cui qualche membro del seguito — anticipando il responso dei medici — ha voluto affrettare i tempi della guarigione del Presidente. Domani, dunque, il Consiglio sslz«loGtnrnldei ministri sarà presieduto danil11111ii111111111n111m1111ii111111111111111111111>111 Pompidou. La procedura è tra quelle previste dalla Costituzione ma non manca chi sostiene che più conforme allo spirito della legge sarebbe stato trasmettere i poteri al presidente del Senato Monnerville, come appunto la Costituzione prescrive nel caso di «impedimento» del capo dello Stato. Monnerville, che ha oggi fatto 1 suoi auguri a De Gaulle all'apertura della seduta al Palazzo del Lussemburgo, non ha rilevato la disinvoltura con cui la malattia del generale è stata trattata e si è limitato a sottolineare la pro¬ srbmdlcttacntsdhspria amarezza per non essere | lanemmeno stato avvertito del-1 cl'operazione. | M« Prr guanto nessuna comunicazione ufficiale sia pervenuta al Parlamento — ha detto — tengo ad esprimere a nome del Senato, sempre fedele alle ilsdemlllllimiiniiniliMIMMMIMIIIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII sile tradizioni di cortesia e di rispetto della gerarchia repubblicana, gli auguri che noi formuliamo per il ristabilimento della salute del Presidente della Repubblica ». Ad ogni modo la questione costituzionale sollevata dall'intervento operatorio resta sul tappeto. De Gaulle potrebbe ammalarsi di nuovo e in quel caso chi lo sostituirebbe se egli non vuole delegare i propri poteri a Monnerville? E' in questa prospettiva che un senatore di destra, Pierre Marciljacy, ha presentato oggi una proposta di legge costituzionale per la creazione della carica di vicepresidente della Repubblica, Marciljacy ha ricordato che il regime francese evolve verso una forma sempre più dichiaratamente presidenziale, ed ha affermato che il Parlamento deve prenderne atto. touufnvgstspbnnasDcvvdcIIIinilllllllllMIIMMIMIIMnl Milli MMIMIIMMM « Per assicurare la continuità, dello Stato — ha detto — occorre designare in anticipo un successore e non scegliere una soluzione interinale. Per far questo è necessario che la nazione elegga d'urgenza un vicepresidente. Abbiamo bisogno non di un presidente di seconda mano, di un sostituto eventuale, ma di un uomo scelto per le sue qualità e non perché ha saputo essere l'ombra del suo capo ». Fino alla settimana scorsa, nonostante le pressioni che venivano fatte in questo senso anche da ambienti della stessa Unr (il partito gollista). De Gaulle si era dimostrato contrario al principio dì una vicepresidenza. Non è tuttavia da escludersi a priori che, dopo la malattia, egli possa cambiare parere. 1. m.

Luoghi citati: Lussemburgo, Parigi, Rambouillet