Accusato di rapina da un mitomane restò in carcere due mesi e mezzo

Accusato di rapina da un mitomane restò in carcere due mesi e mezzo Accusato di rapina da un mitomane restò in carcere due mesi e mezzo E' stato assolto in istruttoria - Le pericolose fantasie di un barista diciassettenne: oltre alla rapina inventò minacce, aggressioni, rapimenti Un uomo, accusato di rapinae di tentata violenza privata, ha scontato circa due mesi e mezzo di carcere e soltanto oraha visto riconosciuta la sua innocenza. Messo in libertà dal giudice, è stato assolto in istrut-toria. 11 suo accusatore è stato denunciato per calunnia. Protagonista nella disavventura è Arturo Vaschetti, 30 anni, via Viverone 11. L'11 gennaio '63. era stato denunciato ai carabinieri dal cameriere Graziano Marangon, 17 anni, allora occupato a Rivoli presso il bar della stazione di proprietà di Pier Giorgio Rossotto. 11 Marangon aveva raccontato che la notte di Natale, in viaAlpi Graie, era state rapinato di 5 mila lire. Lo sconosciuto gli aveva posato una mano sulla schiena dicendo : « Se parli sarà peggio per te ». Il Marangon era stato zitto, ma 15 giorni dopo, ecco il « rapinatore » che entra nel bar di Rivoli; la « vittima i lo indica al padrone. Si trattava appunto del Vaschetti, a cui veniva imposta la restituzione del denaro. Il Vaschetti aveva in tasca solo duemila lire; lasciava in deposito la carta d'identità e prò metteva che le altre 3000 le lstal 1 inni avrebbe date in seguito. Ma non si faceva più vedere. Il 21 aprile '63 veniva arre: invano proclamava la sua nza, dicendo che la notte Idi Natale l'aveva trascorsa a Buttigliera Alta, in casa della! fidanzata Adriana Mazzola. Lai sera prima, verso le 22,30, li Marangon era stato trovato, pe-j «ato e sanguinante, legato mani | e piedi nella cantina del bar Rossotto. « E' stato il Vaschetti — aveva detto il ragazzo — con altri sconosciuti. Volevano 10 mila lire ». Dal 29 aprile al 3 maggio giunsero al proprietario del bar cinque biglietti minacciosi. « Guai a te se parli. Accecheremo il tuo garzone ». Il 3 maggio, Marangon andò dai carabinieri per denunciare che uno sconosciuto gli aveva gettato un pugno di polverina bianca neS" occhl' Quattro giorni do po, l'ultima pennellata di c gial lo 11 barista riferì di essere stato rapito, condotto in auto al colle Braida e abbandonato lassù. Era troppo. 1 carabinieri dubitarono della sincerità del giovane. Nel frattempo il giudice istruttore aveva controllato l'alibi del Vaschetti per la notte di Natale e lo aveva trovato Inattaccabile. Una perizia calligrafica sui bigliettini ricevuti dal Rossotto stabiliva che erano tutti di pugno del Marangon. Ma l'elemento decisivo veniva IgntcGttpFmdladdccmmmzaadig fornito dalla perizia psichiatri- cdella sua fantasia ca allidata al prof. Mossa. Gra-|gziano Marangon è « un caso ti- epico di autentica mitomania »; stutti ì fatti delittuosi riferiti ailLcarabinieri di Rivoli sono frutto ml(b

Luoghi citati: Buttigliera Alta, Rivoli