La strage degli innocenti ad Auschwitz

La strage degli innocenti ad Auschwitz Il processo ai ventidue aguzzini del Lager nazista La strage degli innocenti ad Auschwitz L'imputato Boger provava un sadico piacere ad uccidere i bambini: li prendeva per i piedi e dopo averli fatti ruotare in aria li sfracellava contro i muri -1 piccoli conoscevano la sorte che li attendeva e si nascondevano; l'imputato, allora, lì massacrava a calci • All'atroce racconto una donna della giurìa scoppia in lacrime - Rievocata la fine della giovane polacca uccisa perché innamorata di un internato (Nostro servizio particolare) Francoforte, 13 aprile. Il dramma della giovane polacca uccisa nel campo di Auschwitz per avere scritto una lettera d'amore ad un detenu-j gcusdsto, è stato rievocato oggi da- j cvanti al tribunale di Franco forte che giudica i 22 aguzzini dell'ex campo di sterminio nazista. Uno del testimoni ascoltati oggi, il polacco Erwin Olszowka, che fu deportato ad Auschwitz, ha detto che la giovane, Lili Tofler, che aveva 18 anni, si sacrificò volontariamente per salvare la vita all'uomo di cui era innamorata. Questi, ha aggiunto il testimone, è tuttora ossessionato dalla convinzione di essere stato il responsabile della morte | della donna. Lili Tofler lavorava come se tlasQgrBflnf gretaria presso il comando del campo e si era innamorata di un detenuto polacco. I due si scambiarono diverse lettere d'amore ed una di queste fu sequestrata dalle guardie de! campo. « Un giorno — ha raccontato il testimone — ricevemmo l'ordine di radunarci davanti alle nostre baracche. Boger (uno degli imputati al processo) arriiò insieme alla Tofler. Questa doveva indicare a Boger l'uomo di cui era innamorata. Io conoscevo l'uomo che Boger stava cercando. La To fler dovette passare davanti a noi che eravamo schierati in riga. Si fermò un attimo di fronte all'uomo che amava, lo guardò negli occhi e si allon tana rapidamente senza aver dato segno di averlo riconosciuto. Poche ore dopo Boger la uccideva ». Olszowka ha aggiunto che l'uomo salvato dalla Tofler vive oggi in Polonia. « Ogni volta che lo vedo — ha aggiunto — mi parla del tragico episodio. Egli è ossessionato dal Videa di essere responsabile della morte di Lili ». Il presidente del tribunale ha fatto allora osservare al testimone che Boger ha sostenuto di non aver ucciso Lili Tofler. Olszowka ha detto che l'imputato mentisce spudoratamente ed ha aggiunto che parecchi detenuti di Auschwitz 10 hanno visto uccidere la donna. Boger, secondo il teste impiccò anche due giovani innamorati sorpresi mentre tentavano di fuggire. < Prima che egli ponesse il cappio intorno al collo della ragazza — ha narrato il teste — la giovane si tagliò i polsi con una lametta, e colpì Boger con i pugni insanguinati, chiamandolo "sporco nazista". Ciò infuriò Boger a tal punto che l'aguzzino impiccò ugualmente la ragazza anche se ella sarebbe certamente morta di 11 a poco per emorragia. Dopo averla impiccata, Boger la percosse in volto come fosse impazzito ». Il testimone ha dichiarato che Boger e Oswald Kaduk (un altro degli imputati) erano sadici che provavano un piacere particolare nel torturare e uccidere i prigionieri. Una volta, ha riferito tra l'altro il teste, Boger uccise personalmente con una carabina, uno alla volta, 100 detenuti dopo un fallito tentativo di rivolta di un gruppo di prigionieri addetto ad uno dei forni crematori di Auschwitz. Erwin Olszowka, attualmente impiegato in un ufficio di Chorzow (Polonia), ha quindi aggiunto che un gruppo di detenuti polacchi impiccati dopo un fallito tentativo ili evasione morirono gridando «Viva la Polonia» e «Viva il socialismo». Tali grida, egli ha aggiunto, « fecero infuriare » le SS che assistevano all'esecuzione: i soldati tedeschi si lanciarono sugli impiccati picchiandoli selvaggiamente. Olszowka ha dichiarato anche che l'imputato Wilhelm Boger, durante la marcia di tre giorni per il trasferimento del campo da Auschwitz a Mauthausen nel 1945, uccise da 50 a 100 prigionieri al giorno. « Ricordo che tutti i detenuti che non potevano più proseguire o che anche si fermavano per un momento venivano ìtecisi subito a colpi di pistola o di fucile. Almeno 300 detenuti furono uccisi durante quei tre giorni. Boger e Kaduk (un altro degli impalali) si comportarono in quella circostanza con un sadismo incredibile ». Olszowka, che rimase nel campo cinque anni come prigioniero politico, ha detto di essere stato torturato da uno degli imputati, Klaus Dylew- ski. e ha aggiunto che Robert Mulka, vice comandante del campo, faceva frequenti visite agli alloggiamenti del campo e anche al blocco 11, detto «Il blocco della morte». Mulka ha sempre negato di essere entrato nel campo, sostenendo che le sue funzioni erano puramente amministrative. Impressionante e 3tata la deposizione di un altro testimone, l'ex internato Josef Piwko. Questi ha affermato che Wilhelm Boger « trovava un particolare piacere nel liquida re i bambini». « Prenderà i piccoli per le caviglie — ha narrato 11 teste _ n faceva ruotare come pai- Quindi mandava le loro teste a schiacciarsi contro i muri. Lo vidi uccidere sei o sette bambini in questo modo, poi non riuscendo a resistere, /no ;„„.„,.„. ° \, 1 \ ,„ 11 testimone ha affermato c"e vide Boger «prendere un 'piacere quasi sadico» neli'tic1 cidere i bambini quando mi gliala dl i,ingari internati ad i Auschwitz vennero riuniti nel- I, !1'» sPaz»° (il 24 ore- tra 11 31 luglio e il 1" agosto del 19-14, per essere gassati, « Quasi tutti i bambini sa- : pevano quale sorte li attende l c oeroavano di nascondersi . (m {p baraoche< insomma dovunque potessero — ha detto il teste — ma gli uomini di Boger li tiravano fuori dai loro nascondigli e li trascinavano fino a Boger che li percuoteva e li prendeva a calci in testa. Quanto ai più piccoli, in età tra i quattro e i cinque anni, li uccise schiacciando le loro teste contro i muri ». «Alcuni bambini non riuscirono a nascondersi — ha prò seguito il teste — e si rifugia- rono tra le braccia delle loromadri, ma questo non preoc- cupo le SS. Costoro strapparo- no di forza i piccoli alle madri urlanti e li consegnarono a Boger. Quelli che non vennero uccisi da. Roger e dalle altre SS vennero gassati con i loro genitori ». Quando Piwko ha terminato di parlare, l'impressiona lite silenzio dell'aula è stato rotto dai singhiozzi di una donna che fa parte della giuria. Dopo vari minuti, il giudice Hans Hofmeyer ha chiesto al testimone: « Ci avete narrato una delle cose più. orribili che mai siano state ascoltate durante questo processo. Voi siete un ex ufficiale che sa. cosa sia l'onore e avete giurato a Dio che ciò che stale dicendo è la verità. Volete dire che avete veramente visto Boger schiacciare le teste dei bambini contro i murit ». «Sono pronto a. giurare di fronte al mio Creatore che quanto ho detto ò vero — stata la risposta. — Boger era talmente infuriato per il fatto che i bambini cercavano di nascondersi che. li percosse fino a far uscire i cervelli dai loro crani ». Il Piwko, che era giunto ad Auschwitz nel 1943 come internato politico, ha anche dichiarato che, tre settimane prima dell'uccisione degli zingari, Boger «assassinò parecchi bambini ebrei nello stesso modo, durante un'eliminazione di famiglie israelitiche ». « Egli — ha detto il teste — prese a calci fino a farle morire diverse giovani madri che si rifiutavano di consegnargli i figli ». Una delle scene più agghiaccianti del campo — ha raccontato Piwko — era quella di vedere Boger girare in bicicletta alla ricerca di qualcuno da torturare o uccidere.: « Quando trovava la sua vittima, egli le legava una corda al collo e la trascinava nella sala degli interrogatori come un cagnolino». Quasi tutti i testimoni del processo hanno identificato il Boger come uno 'dei più feroci torturatori del jeampo di Auschwitz, \ a. p. 1 Il criminale nazista Wilhelm Boger in aula (Tel. Ansa) lhi iii d h dtt il tt

Luoghi citati: Auschwitz, Francoforte, Polonia