Si è chiusa a Sestriere la stagione degli sciatori di Ugo Buzzolan

Si è chiusa a Sestriere la stagione degli sciatori Dopo cinque mesi di intensa animazione Si è chiusa a Sestriere la stagione degli sciatori Domenica la cittadina delle nevi ha subito l'ultimo massiccio assalto - Bilancio lusinghiero, specie per quanto riguarda l'affluenza degli stranieri - I maestri di sci hanno gareggiato tra di loro (Dal nostro inviato speciale) Sestriere, 13 aprile. SI ripongono gli sci, si mettono via gli scarponi, arrivederci al prossimo anno; da oggi la stagione a Sestriere è finita. Gli alberghi principali hanno chiuso, le finestre si sono coperte di fogli di giornali, gli inservienti in giacca di tela battono materassi e tappeti; i camerieri, a frotte, se ne vanno e riempiono la corriera che scende a Torino: hanno deposto giubbetti bianchi e palandrane con i bottoni d'oro, sono tornati ai loro abiti civili, nella piazza, tra cumuli di fagotti e di valigie, si chiamano l'un l'altro, fanno un po' di cagnara, sembrano soldati in licenza. Sono le ultime voci chiassose che si sentiranno a Sestriere. Poi scenderà il silenzio, un silenzio fatto dei gocciolìi della neve che sì scioglie, dei sibili del vento all'angolo delle vie deserte, dei colpi lontani di un martello, delle facciate delle case dai balconi vuoti; un silenzio che durerà, salvo la parentesi del Ferragosto, fino al prossimo inverno. Ieri la giornata festiva è stata ancora molto intensa. La neve era abbondante ottima al mattino, tutte le piste erano praticabili, comprese quelle del Fraiteve, inutilizzate per mesi e mesi causa lo scarso innevamento. E' stata una domenica di folla, come 6 di regola quassù. C'era la massa dei clienti abituali, c'erano quelli venuti a fare «l'ultima discesina> e a portarsi via gli sci, c'erano gli stranieri ospiti degli alberghi. Lieta chiusura di una stagione che nonostante l'avarizia di nevicate nel pieno inverno e il cattivo tempo in primavera è stata complessivamente buona (anche se inferiore alle punte massime degli scorsi anni, ma questo è un discorso generale che non tocca soltanto Sestriere) e ha segnato il consueto afflusso di stranieri provenienti da ogni parte del mondo, confermando quel che si sapeva già, cioè il ruolo di primo piano che ha assunto Sestriere fra i centri invernali internazionali. Ormai gli stranieri rappresentano una forte percentuale della clientela fissa; ed in genere, salvo qualche riserva che abbiamo sentito avanzare sulla qualità di talune comitive, sono considerati clienti preziosi perché colmano i lunghi periodi vuoti lasciati dagli italiani. Ma ieri sono andati via tutti, italiani e americani, francesi e africani, tedeschi e inglesi. Tra alcuni giorni spunteranno gli operai e 1 muratori dei cantieri. Per ora sono rimasti i maestri di sci. I quali, finalmente padroni dei campi di neve, hanno deciso oggi di divertirsi dopo aver fatto divertire nel corso di cinque mesi decine di migliaia di persone. E come cerimonia di addio si sono organizzati, per la prima volta in Italia, una gara tutta per loro: gara assai impegnativa, curata no-, minimi dettagli con la consueta perizia da Marcello Paltrin'.eri e da Paolo Rollier, che comprendeva una prova di slalom gigante sull'Alpette. Vi hanno partecipato con generoso entusiasmo sessantasei gagliardi maestri e quattro gentili n:a non meno gagliarde maestre.. Partecipavano anche elementi venuti da Limone e da Sportinia (il prossimo anno la manifestazione avrà carattere nazionale e vedremo a confronto maestri di tutta Italia). Sotto, nel recinto dell'arrivo, c'era Sestriere al completo: le case si erano svuotate, i negozi si erano chiusi; molto entusiasmo, applausi a scroscio, incitamenti, grida. I risultati? Sono state compilate due classifiche, una ufficiosa, che ha registrato i tempi reali e che ha visto ai primi cinque posti, nell'ordine, Giuseppe Poloni con il tempo di l'Il"4/10, e poi Monaci, Arigoni, Matheoud e Steccanella, tutti giovani ed esperti corridori; e un'altra classifica, ufficiale, compilata in base al giudizioso regolamento della gara che prevedeva degli abbuoni in rapporto all'età dei singoli concorrenti, fra cui c'erano agilissimi sciatori che però avevano largamente, e sia pure in invidiabili condizioni fisiche, superato il mezzo secolo. Questa seconda classifica ha visto primo il maestro Leo Zertanna, seguito dal direttore degli impianti sportivi di Sestriere, Paltrinieri. Ma le classifiche contano in modo assai relativo: quel che conta è la dimostrazione di elficienza atletica che hanno dato tutti, indistintamente; e del resto primi ed ultimi si sono più tardi, nella serata, riuniti in abbracci e brindisi durante la cerimonia di consegna dei premi, alla presenza di autorità e di sportivi. Da domani, ripetiamo, Sestriere chiude i battenti. Eppure, sino alla fine del mese, esiste ancora la possibilità di sciare. Di neve ce n'è molta, ancor più, oseremmo dire, di quest'inverno; sono parecchi i maestri che restano sul posto, a disposizione; e gli impianti funzionano ridotti nei giorni feriali, ma completi nei giorni festivi. E' un avviso, questo, cpatrpn che riguarda da vicino i superpatiti, quelli che non vogliono arrendersi, quelli che per smettere hanno proprio bisogno di ritrovarsi un mattino con le punte degli sci sull'erbetta teneramente fiorita di maggio. Ugo Buzzolan

Persone citate: Arigoni, Giuseppe Poloni, Leo Zertanna, Marcello Paltrin, Matheoud, Monaci, Paltrinieri, Paolo Rollier