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Ragazzo simula una rapina per finire in un riformatorio Ragazzo simula una rapina per finire in un riformatorio Un diciassettenne di Bussoleno a Milano - Scoperto ha dichiarato che era fuggito da casa temendo di essere ucciso da un ladro che aveva riconosciuto (Dal nostro corrispondente) iMilano, 10 aprile. ! cUn ragazzo di Bussoleno (To-inrino) ha raccontato ai carabi-1 fnieri di essere fuggito dal suo paese perché temeva di essere jueciso da un ladro da luì ri- Inconosciuto InIeri sera Antonio Carta di 17 anni, oriundo sardo ma dai parecchi anni residente in Pie-!monte, si presentava ai cara- binieri di Cagnola, alle porteI di Milano, e dichiarava che 1 poco prima in via Caracciolo due sconosciuti in sella a una motocicletta erano riusciti a strappargli una borsa di pelle contenente 30.000 lire. Alle contestazioni del sottufficiale che lo stava ascoltando il ragazzo si è finalmente deciso a confessare di aver inventato ogni cosa. Ha spiegato che era rimasto senza soldi: simulando un reato sperava di finire in un riformatorio. Ha aggiunto che non voleva più tornare a Bussoleno, dove abita la sua famiglia, perché .sapeva che se vi fosse tornato, isarebbe stato ucciso. Giorni ta infatti, secondo il suo racconto, era venuto a sapere il nome dell'autore di un grosso furto di elettrodomestici, coitipiuto In paese; ne aveva par'ato al maresciallo dei carabinteri e il ladro, venutone a co noscenza, diceva agli amici che avrebbe ucciso il delatore. TI Carta era allora fuggito a Milano ove con ì pochi soldi "he aveva in tasca si era com pereto dei «blue jeans» e un giacchettone scozzese. Trovato si però ben presto senza soldi aveva inventato la rapina per poter essere accolto al «Beccaria ». Dai carabinieri di Bussoleno si è poi appreso che il ragazzo ha detto la verità sul furto degli elettrodomestici, il cui autore però è rimasto sconosciuto. Si è saputo anche che il ragazzo insieme con altri coetanei giorni fa in preda ai fumi dell'alcool aveva demolito patte di una casa in costruzione. Il Carta è stato associato per il momento all'istituto di rieducazione « Beccaria ». g. m.