Il programma di sviluppo per la rete dei telefoni di Giancarlo Fossi

Il programma di sviluppo per la rete dei telefoni Allo studio del Ministero delie Poste Il programma di sviluppo per la rete dei telefoni Ormai certo l'aumento delle tariffe - Predisposto per il 1964 un piano di base che prevede investimenti per 78 miliardi (22 miliardi alla Stipe!) Alla fine del quadriennio 1964-'67 si ritiene che gli abbonati saranno 5 milioni e 400 mila (1.450.000 in più rispetto alla situazione attuale) (Nostro servizio particolare) Roma, 7 aprile. Un importante programma per lo sviluppo e il potenziamento della rete telefonica c stato predisposto dagli organi competenti nella previsione di un adeguato riassetto delle tariffe e di un riordinamento finanziario. Esso porterebbe nel quadriennio 1964-1967 all'aumento di 1.450.000 nuovi abbonati, all'istituzione di 600 mila apparecchi derivati, ad un aumento di 400 milioni di unità di servizi extraurbani e ad un investimento complessivo per 486 miliardi di lire. In tal modo, alla fine del 1967, gli abbonati al telefono sarebbero 5.400.000 rispetto agli attuali 3.950.000, gli apparecchi in servizio 7.000.000 e i numeri di centrale 6.000.000; nell'insieme, in confronto alla situazione presente, si avrebbe un incremento del 37% nel numero degli abbonati, del 40% per gli apparecchi in servizio e| de! 70% nei servizi extraurbani. Anche per gli impianti urbani, reti e centrali, l'incremento previsto è del 40%. Questo risultato verrebbe conseguito con lo sviluppo dell'utenza tendente a soddisfare in larga misura la domanda di nuovi collegamenti, il potenziamento degli impianti extraurbani che dovrebbero essere anche rimodernati, la più intensa diffusione degli « impianti interni », l'acceleramento nel processo di automatizzazione del servizio urbano ed extraurbano; infine, mediante la costituzione dì adeguate scorte di impianto e la sostituzione di apparecchiature poco efficienti, il servizio sarebbe migliorato. In stretto rapporto con le esigenze locali, si ritiene che il numero degli abbonati alla line del 1967 aumenterà del 27,9 % nel Piemonte e Lombardia, del 25,8% nelle regioni venete, del 37,3% in Emilia, Marche e Abruzzi, del 39,7% in Sardegna, Lazio, Liguria e To-scana. e del 63.4 % in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Nelle conversazioni con la teleselezione gli incrementi do vrehbero essere del 93 % per Piemonte e Lombardia, 100% per Emilia, Marche e Abruzzi, 104,8% per Sardegna, Lazio, Liguria e Toscana e 190% per il Mezzogiorno e la Sicilia, 60% per il Veneto L'aumento dei servizi extraurbani è stato calcolato fra il 52% (Veneto) e l'87c;, (Mezzogiorno e Sicilia). Gli investimenti più rilevanti nel quadriennio dovrebbero essere effettuati in Lombardia e Piemonte, nel Mezzogiorno e in Sicilia, in Sardegna, Lazio, Liguria e Toscana. Verrebbero destinati per l'8,9% agli ini pianti al domicilio degli abbonati, per il 40,1 % alle centrali urbane ed extraurbane, per il 20',r alle reti urbane, per il 15,4 % alla rete extraurbanaper il 13,6% agli edifici e per il 2% ai macchinari, attrezze varie. Le cinque società concessionarie dell'esercizio telefonico (Stipel, Telve, Timo, Teti e Set), raggruppate nella società finanziaria telefonica degruppo Iri, hanno sottolineato al ministero delle Poste in intesti giorni l'esigenza di una riforma strutturale delle tariffe. Per i collegamenti principali di abbonato, si dovrebbe applicare la tariffa a contatore integrale alle reti urbane aventi un numero di abbonati superiore ad un certo limite; il canone sarebbe differenziato in rapporto al gruppo tariffario della rete urbana e alla categoria dell'abbonatoinoltre verrebbe applicato un canone forfettario comprensivo del traffico urbano alle altre reti. La ripartizione delle reti urbane in gruppi e la suddivisione degli abbonati in categorie potrebbero essere semplificate in funzione del valore che sarà adeguato alla predetta tariffa unitaria. Per quanto riguarda gli impianti supplementari i ritocchdelle tariffe di abbonamento delle derivazioni abilitate alle comunicazioni sulla rete pubblica avverrebbero con l'adozione della tariffa a contatore integrale per i collegamentprincipali di abbonato, nonché rielle tariffe di noleggio e manutenzione per adeguarle meglio ai costi di esercizio e perfezionarle sotto l'aspetto commerciale. Verrebbero portatdei ritocchi alle tariffe pei singoli servizi sempre allo scopo di adeguarle meglio agleffettivi costi di esercizio: netraffico extraurbano, si dovrebbe adottare, per quanto riguarda il parametro «riistanza >, il criterio della misurazione in linea d'aria, anzichdel percorso effettivo dei circuiti interurbani impegnatisarebbero quindi ridotti glscaglioni tariffari dn 11 a 7Anche al traffico selettivo sarebbero estese le riduzionorarie e festive. Infine la fatturazione dovrebbe essere bmestrale, anziché trimestraleTali proposte sono state tenute nel debito conto dagorgani competenti nella preddizione del provvediment di riassetto che sarà esaminato prossimamente dal Comitato interministeriale prezzi. Non si sa, peraltro, se le modifiche previste al sistema tariffario consentiranno la totale attuazione del programma quadriennale di sviluppo. Nell'incertezza della soluzione definitiva, per il 1964 sono stati elaborati due programmi, uno «di base» e l'altro «aggiuntivo », che realizzati insieme costituirebbero il primo tempo del programma quadriennale. Il « piano di base » sarà messo in atto nell'ipotesi di una tempestiva risoluzione del problema delle tariffe, mentre il « piano aggiuntivo », oltre ad essere condizionato a migliori livelli tariffari, è subordinato alle possibilità di risoluzione dei problemi finanziari anche attraverso la disponibilità di fondi particolari. Il « piano di base », con l'investimento di 78 miliardi (Stipel, 22 miliardi, Telve 7, Timo 8, Teti 22, Set 19) dovrebbe determinare l'aumento di 238.000 abbonati, un incremento del 14,6% dei servizi extraurbani e del 20,6% nelle conversazioni in teleselezione. Il « programma aggiuntivo », mediante una spesa di 38 miliardi, porterebbe ad un ulteriore aumento di 100.000 abbonati e ad un più accentuato incremento nel traffico interurbano e nella teleselezione. Giancarlo Fossi