Georg Klotz e il docente di musica preparavano la guerriglia in Alto Adige? di Tito Sansa

Georg Klotz e il docente di musica preparavano la guerriglia in Alto Adige? I due dinamitardi arrestati « Bnnshruck e a Venezia Georg Klotz e il docente di musica preparavano la guerriglia in Alto Adige? La rivelazione fatta da un giornale sud-tirolese - Il Klotz è sospettato di aver compiuto cinque atti terroristici attribuiti agli italiani - Interrogato in carcere a Bolzano il prof. Andergassen, capo del B.A.S. (Dal nostro corrispondente) Vienna, 7 aprile. La polizia di Stato austriaca sospetta che il terrorista altoatesino Georg Klotz, arrestato tre giorni fa ad Absam, nei pressi di Innsbruck, e rinchiuso in una cella della centrale di Vienna, sia autore o organizzatore di alcuni attentati che avvennero negli ultimi due anni in territorio austriaco e che si cercò, ma senza poterlo provare, di attribuire a italiani. Se questi sospetti verranno confermati, il maggiore degli « Schutzen > della Val Passiria Georg Klotz non verrà espulso dal territorio austriaco — come ieri aveva comunicato il ministero degli Interni — ma sottoposto a giudizio. Prima che eventualmente ciò accada dovranno tuttavia trascorrere parecchi mesi: il ministero degli Interni ha fatto sapere che lo Stato di < fermo » per accertamenti nei confronti di Klotz potrà protrarsi, a norma di legge, per tre mesi, cioè fino al 4 luglio. Entro quel giorno dovrà essere presa una decisione. Le possi bilità sono tre: la scarcerazio ne, la espulsione dall'Austria verso un paese a scelta dell'indesiderato (Germania o Svizzera), l'apertura di una istruttoria penale con contemporanea detenzione preventiva. A quanto è dato di sapere oggi, sembrerebbe da esclude re la prima, ma probabile la terza eventualità. Gli attentati terroristici per i quali Klotz è sospettato sono cinque: quel 10 dell'ottobre 1961 sul Berg Isel, presso Innsbruck, che distrusse la statua all'eroe dei tirolesi, Andreas Hofer, senza causare danni alle persone; quello del luglio 1962 al monumento al soldato sovietico, nel centro di Vienna, che fu sventato a tempo; e i tre gravissimi presso Ebensee, nelle vicinanze di Salisburgo, nel settembre dell'anno scorso. Particolarmente impressionanti due di questi ultimi attentati, che provocarono in tutta l'Austria un'ondata di panico e una insensata caccia alle automobili con targa Italiana. Nel primo non vi furono vìttime, ma saltò in aria solo una statua raffigurante un leone, presso Traunkirchen. Nel secondo un ispettore di polizia, chiamato in una salina di Ebensee per disinnescare una bomba, fu ucciso dall'e splosione di un altro ordigno mentre un suo collega fu gravemente ustionato al volto ed è rimasto quasi privo della vista. Un terzo attentato, forse 11 più criminoso della serie, fu evitato appena in tempo. Una bomba era stata deposta sulla funivia del Feuerkogel, sempre nei pressi di Ebensee, sulla quale avrebbero dovuto salire trenta bambini. Fu scoperta per caso pochi minuti prima che i bambini partissero: se fosse esplosa, avrebbe provocato una strage. In tutti e cinque i casi gli attentatori vollero far credere di essere italiani, lasciando giornali scritti nella nostra lingua, tessere della organiz zazione «Giovane Italia» e usando ordigni a orologeria di fabbricazione italiana. In nes sun caso tuttavia la polizia di Stato austriaca riuscì a provare che gli attentatori fossero estremisti italiani. Anzi sia pure in forma non ufficia le, lasciarono intendere che autori delle azioni criminose erano forse estremisti austriaci o altoatesini di lingua tedesca. Ora, per la prima volta, al ministero degli Interni austriaco si ammette che esisto no sospetti nei confronti di Georg Klotz e che si sta ac certando quali reati (raccolta di armi e di esplosivi, violazione alle leggi di polizia, ai tentato alla sicurezza dello Stato) egli abbia commesso Si lascia anche trapelare che Klotz sarebbe l'uomo di contatto tra il terrorismo attivo e l'organizzatore Norbert Bur ger, ex professore all'Univer sita di Innsbruck, provvisoria mente rifugiato a Monaco di Baviera, contro il quale la magistratura ha aperto due azioni penali a Vienna e a Graz. Sui risultati dei primi interrogatori di Klotz il ministero degli Interni e la polizia di Stato austriaci non . dicono nulla. Risulta tuttavia che si sta esaminando l'attività del sospettato nei giorni in cui vennero commessi gli attentati in Austria, in particolare quelli nel Salisburghese, e che si stanno controllando i contatti di Klotz con altri terroristi, tutti a piede libero, benché noti alla polizia. Tra costoro vi è un altro altoatesino, cittadino italiano come Klotz, il terrorista Luis Amplatz. In un'intervista concessa un mese fa al settimanale tedesco Der Spiegel, Amplatz ammise apertamente di avere trasportato esplosivo dall'Austria in Italia, annunciando anche lui per la primavera una nuova ondata di terrore nel nostro paese. A una precisa domanda da noi rivolta a un portavoce del ministero degli Interni (al quale già un mese fa avevamo chiesto notizie circa provvedimenti di pnisp<nnnaAdnolvcaz polizia presi o da prendere nei confronti dei dinamitardi italiani) è stato risposto questa sera che il nome di Amplatz « è sconosciuto » e che < contro una persona con tale nome non è stato intrapreso nulla ». Tito Sansa