Commemoralo Emanuele trioni iranico eroe della Resistenza

Commemoralo Emanuele trioni iranico eroe della Resistenza Sol vinte, cerimonia a Palazzo Madama Commemoralo Emanuele trioni iranico eroe della Resistenza Commissario politico in Val Germanasca, cadde nelle mani dei nazifascisti e morì dopo atroci torture - Commosse parole del sindaco, del presidente della Comunità israelitica e dell'on. Mussa Ivaldi Emanuele Artom, il giovane intellettuale ebreo elio fu barbaramente ucciso venti anni fa dal nazifascisti, è stato commemorato ieri mattina a Palazzo Madama. Era presente, fra il tolto pubblico di studenti della scuola media che porta il suo nome e del liceo d'Azeglio dove egli compi gli studi classici, la madre prof. Amalia, che è preside della scuola dedicata al figlio. Per primo ha parlato, brevemente, il sindaco ing. Anselmetti. Ha ricordato « l'esemplare efficacia che la commemorazione di questo martire della libertà può avere soprattutto per i giovani ». Quindi ha parlato li dott. Ugo Levi presidente della Comunità Israelitica. « Questa manifestazione da noi promossa vuole essere — ha detto — non sola la commemorazione di mi eroico partigiano israelita, ina un primo contributo della nastra- Comunità alla celebrazione del XX anniversario della Resistenza. La Resistenza è stata l'espressione di un rinnovamento morale e civile che, sotto lo stimolo di una medesima esperienza di persecuzione c di martirio, accomunò nella lotta per la libertà tutti gli uomini degni di questo nome, uniti contro il nemico dell'umanità, il nazi-fascismo ». L'oratore ufficiale, l'on. MussaIvaldi, ex-comandante partigia-no e deputato socialista, ha pie-messo che « la Resistenza è enIrata di pieno diritto nella sto-ria nazionale. E più che per la ufficialità delle celebrazioni, tviva in tutti la coscienza elicsi tratta dì un patrimonio elicnon verrà mai alienato, un'espe-rienza clic ci conforterà e ci sorreggerà in ogni prova, intumulili titilli iiinminn i ogni lotta dell'oggi e del domani ». Attraverso le calde, commosse parole del deputato, la figura di Emanuele Artom è via via emersa nella sua completezza: dapprima giovane studioso, appassionato all'archeologia e al problemi ebraici, poi uomo cosciente del suol doveri che ritinta la fuga In Svizzera e, subito dopo l'8 settembre, sale in Val Germanasca con l'incarico di commissario politico e organizza le prime formazioni partigiane di Giustizia e Libertà. Durante un ripiegamento, nel marzo '44. attardatosi in retroguardia, viene catturato. Una spia, che era stata prigioniera del partigiani e alla quale Emanuele Artom aveva salvato la vita, lo denuncia come commissario politico e come ebreo. Incomincia allora l'inenarrabile martirio che lo porta, il 7 aprile, nlla morte dopo atroci torture. L'oratore si è soffermato in particolar modo su un carattere storicamente importante dell'antisemitismo. « L'antisemitismo — egli ha detto — prima di essere un male ù un sintomo. Il sintomo della tirannide e dell'intolleranza. Perché tirannide e intolleranza sono anzitutto disprezzo e odio delle minoranze, cancellazione anche dei /itti elementari loro diritti. Il popolo di Israele ha avuto, quasi ver missione storica, propria il ruolo di " minoranza tipo ". quella minoranza che anche > più sprovveduti erano sempre in grado di individuare. Ecco perché, sempre e senza eccezioni, quando insorge uno spirilo di intolleranza, quando declina la democrazia, quando la libertà è minacciata, cominciano le. persecuzioni agli ebrei. E allora i minacciati non sono soltanto gli ebrei, ma tutti gli uomini liberi ». I discorsi sono stati seguiti con commossa attenzione dal folto uditorio, specialmente dal giovani, che si sono poi stretti intorno alla madre di Emanuele Artom. — Ha avuto Inizio ieri sera nel salone della Croce Verde un ciclo di cinque conferenze commemorative del ventesimo anniversario della Resistenza, organizzato dall'Associazione Partigiani Autonomi. Ha parlato ti prof. Paolo Greco, membro del Chi piemontese, su: « Gii gin» della Resistenza e lotta partigiana In Piemonte». In seguito 11 sen. Coisson ha tracciato la storia del Corpo Italiano di Liberazione. Erano presenti tra il numeroso pubblico l'assessors sen. Rotta e l'on. Fusi.

Persone citate: Anselmetti, Coisson, Emanuele Artom, Fusi, Mussa Ivaldi, Paolo Greco, Ugo Levi

Luoghi citati: Israele, Piemonte, Svizzera