Agiubei: «Non sopporteremo a lungo gli attacchi cinesi» di Sandro Volta

Agiubei: «Non sopporteremo a lungo gli attacchi cinesi» Agiubei: «Non sopporteremo a lungo gli attacchi cinesi» Il genero di Kruscev intervistato a Nizza - Un alto funzionario sovietico a Parigi: «La Cina vuole unire gialli e neri contro i bianchi » ^ (Dal nostro corrispondente) Parigi, 1 aprile, .i < Il mio aiutante è ebreo »,,| ha detto ai giornalisti il di-' rettore delle Izvestia Alexis '. Agiubei arrivando stamane al- '. l'aeroporto di Nizza per anda- ve a trovare Picasso nella sua , villa presso Cannes. Il genero 1 di Kruscev ha negato che esi- \ sta una questione razziale nel- ■ l'Unione Sovietica. « Sotto il regno degli zar —- ha afferma- 1 to — gli ebrei non avevano nessun diritto. Oggi invece so- no cittadini sovietici come tilt- ti gli altri: non c'è nessuna differenza di razza, di religio-1 ne o di nazionalità nel no- ; Siro Paese». Gli è stato chiesto allora per- ; che il Cremlino sostiene gli arabi contro Israele e Agiubei Ita risposto: «jVoi desideriamo no tanto una cosa, e cioè che. gli «rnbi e gli israeliani s'inten-j dono nel modo più pacifico. ; Però, Israele appartiene a. blocchi militari che sono con-' tro l'Urss e questo porta co-\ me conseguenza che, senza' prendere posiziojie per gli uni' lo per gli altri, proviamo una certa preferenza per chi non ' è ronfio di noi ». i A proposito della controver- \ ! sia con Pechino, il direttore ; ] delle Izvestia ha detto: «Si! ( tratta di discussioni puramen- ; te ideologiche, ma ciò non vuol\ dire che noi continueremo a.: sopportare passivamente gli. intacchi cinesi; in un combat-, timento, anche se è soltanto ideologico, si segue spesso la stessa tattica della boxe, os- si<t si incassano i colpi del- -\l'avversario per qualche round, e ima appena l'altro, fattosi trop-! po fiducioso, apre la guardia,\si sferra il contrattacco di sor- ! presa». \ Meno diplomatico del gene- ro di Kruscev, il vicepreslden- !te del comitato sovietico di so- j iidarietà afro-asiatica, Robo- ; diane Gafourov, di passaggio jda Parigi dopo avere diretto.la delegazione dell'Urss alia1 riunione che s'è tenuta la set-; Umana scorsa ad Algeri, ha affermato all'agenzia Francepresse che « la politica attuar le della Cina è una politica razzista e sciovinista, che non differisce dal nazismo ». Contraddicendo la posizione ufficiale di Mosca, che ha approvato il riconoscimento ' diplomatico di Pechino da parte del governo di Parigi, Gafourov ha poi dichiarato: « I francesi capiscono che i cinesi vogliono unire la razza gialla e a nera contro gli europei, conrò i bianchi, chiunque essi siano.' Vedono questo pericoot L'espansione del nazionaismo e dello sciovinismo cinese non è pericolosa soltan- o per l'Urss, ma pei tutti i paesi d'Europa e di altrove, E' l'odio che i cinesi fomentono » Secondo l'alto funzionario sovietico, il razzismo cinese si scatena anche all'interno delle frontiere, soprattutto in Mongolia, dove « il governo di Pechino pratica una politica di assimilazione forzata, obbligando i cinesi a sposare donne mongole e i mongoli donne cinesi per far scomparire in razza mongola. Nel Sinkiang le popolazioni non cinesi fug- nono le persecuzioni e si rifugiuno nell'Unione Sovietica, 'ole arrivano affamate e sgo9l'nte di tutto. Nell'Urss, invece< «°n esiste alcuna discri""inazione razziale». A questo punto, ' Gafourov non ha potuto fare a meno di parlare delle recenti manifestazioni di antisemitismo avvenute nell'Unione Sovietica e le sue dichiarazioni sono state non meno categoriche di quelle di Agiubei. Ha detto infatti di avere duecento collaboratori ebrei all'istituto dei popoli di Asia, che egli dirige a Mosca: è la più grande istituzione orientalista esistente nell'Unio ne Sovietica, e vi lavorano mille funzionari. Gli israeliti sono dunque il venti per cento llel personale e molti di essi sono capi-servizio o capi-dipar timento. Sandro Volta

Persone citate: Agiubei, Kruscev, Picasso, Siro Paese