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Reali d'Olanda e Borbone in tontrasto per le none fra Irene e don Carlos Reali d'Olanda e Borbone in tontrasto per le none fra Irene e don Carlos La famiglia del pretendente vorrebbe una dote cospicua: la regina Giuliana limiterebbe la cifra, vincolandola al nome della figlia - Il promesso sposo non verrà all'Aia a trascorrere la Pasqua (Nostro servizio particolare! L'Aia, 27 marzo. La principessa Irene d'Olanda è rientrata oggi al castello reale di Soestdijk proveniente da Parigi, dove ha trascorso alcuni giorni ospite della famiglia del fidanzato. Con sorpresa di tutti, questi non era ad accompagnarla. Si riteneva che il principe Carlos Ugo di Borbone Parma trascorresse le va- anze di Pasqua accanto alla fidanzata e ai suoi genitori. Il portavoce ufficiale di Palazzo Reale, interrogato dai giornalisti, ha detto stasera « di non poter dire se don Carlos passerà questi giorni in Olanda ». L'episodio sembra sottolineare — notano alcuni giornalisti olandesi — il dissidio esistente fra i Borbone Parma e la famiglia di Orange, che si è già manifestato nei giorni scorsi e che sembra prenda sempre maggiore consistenza. Giuliana e suo marito vorrebbero che il matrimonio di Irene si svolgesse in una cornice discreta, per non ricordare con troppa evidenza agli olandesi che la figlia della regina è diventata cattolica e che si sposa secondo il rito di Roma. Al contrario, i Borbone Parma sono per una cerimonia fastosa, che dovrebbe anche servire a ricordare all'Europa che don Carlos è pretendente al trono di Spagna. In passato si sarebbero «ià avuti contrasti anche a causa della dote di Irene. La principessa, sposandosi, perderà ogni diritto aila lista civile, in quanto sarà tacitamente costretta a rinunciare alla eventuale successione al trono e dovrà tutto alla generosità di aua madre, che pure è la donna (npiù ricca del mondo. Don Car-|lolos Ugo di Borbone Parma, mnello sposare la giovane olan-1 mdese desidererebbe una solida! fodote (come sembra abbia fat-'lato l'altro pretendente al trono, don Juan Carlos di Borbone, sposando Sophia di Grecia). I Borbone Parma non sono ricchi e le loro pretese regali impongono spese notevoli. Sembra che Giuliana — abile in affari come tutti i suoi sudditi — abbia invece limitato la dote di Irene, vincolandola per di più in gran patte al nome della figlia, sicché don Carlos non ne potrà usufruire a piacere. Altro grave motivo di contrasto è rappresentato dalla nazionalità del promesso sposo. Don Carlos si è presentato come cittadino spagnolo, ma le indagini del governo dell'Aia hanno accertato ch'egli è francese: circostanza ribadita l'altro giorno dalle dichiarazioni fatte da un suo cugino. Forse don Carlos, e più ancora suo padre Saverio, avrebbero voluto che la regina d'Olanda facesse pressioni sul proprio governo per accreditare la tesi della nazionalità spagnola, favorendo così la corsa alla successione al trono di Spagna. Conseguenza di tutti questi dissidi, piccoli e grandi, veri o presunti, è un'indiscutibile più ladqfrnogIrtuPgldea msuniOmchdiglcotalaSfreddezza, manifestata 1 Itiietep10vsriprese dai reali olandesi nei: Bconfronti del fidanzato di Ire-1« ne. Questo atteggiamento èI iistato modificato una sola vol-j'ta, quando don Carlos giunse in Olanda nel febbraio scorso! caassieme alla principessa. Le|d accoglienze di Giuliana e Ber-ÌM nardo furono allora molto calorose: ma adesso all'Aia si co mincia a credere che l'affetto manifestato in quell'occasione fosse semplicemente dovuto aila gioia di poter riabbracciare la figlia che molti credevano destinata al convento. Chi sembra soffrire meno di ] .. . . , questi litigi e passare Indenne fra le crisi che già travaglia- no i rapporti fra le due fami- glie, è in definitiva proprio j Irene. Anche oggi chi l'ha po- tuta vedere al suo rientro da I Parigi ha detto che «aveva negli occhi l'espressione felice I della donna innamorata». Mal a Pasqua ella dovrà probabilmente rimanere lontana dal suo fidanzato; e ciò nei gior- ; ni in cui tradizionalmente in ; Olanda, come in gran parte del mondo, perfino le famiglie più chiuse permettono ai loro figli di trascorrere le vacanze con j gli amici, rinunciando — al contrario di quello che capita a Natale — all'intimità del la famiglia riunita. 3. d.