"L'Olivetti non cerca partecipazioni ma soltanto un finanziamento"

"L'Olivetti non cerca partecipazioni ma soltanto un finanziamento" Dichiarazioni del Sindaco al Consiglio comunale "L'Olivetti non cerca partecipazioni ma soltanto un finanziamento" L'ing. Anselmettì: « L'azienda è sana, la produzione del '64 è soddisfacente, le sue esportazioni sono imponenti (il 60-70 per cento del fatturato). Ha bisogno di fondi per completare e trasformare le attrezzature secondo il programma stabilito. Con il sussidio della Cassa Integrazione gli operai ottengono la paga di circa 37 ore settimanali » Il Consiglio comunale ha discusso ieri sui provvedimenti aziendali prssi dalla Olivetti con la annunziata riduzione degli orari di lavoro e sulla situazione finanziaria dell'azienda. Sull'argomento erano state presentate due interrogazioni, una dei socialisti Mussa Ivaldi, Colla, Malan e Lamberto, l'altra dei comunisti Sulotto e Garavini e del psiup Alisia, sollecitanti un intervento dello Stato atto ad impedire che la proprietà dell'azienda passi in altre mani. Il Sindaco ha dichiarato: « .Rispondo dopo avere cercato di chiarire bene la situazione reale della Olivetti, una delle più importanti aziende italiane, che esporta all'estero il 60-10 per cento della sua produzione. Ho voluto rendermi conto del perché essa ha deciso la riduzione settimanale di 7 ore di lavoro, per la durata di sei settimane. Ed ecco i risultati: prima di tutto, la Olivetti non cerca partecipazioni ma soltanto finanziamenti. Non ha dunque bisogno di soci, ma di fondi resi necessari dalle odierne restrizioni di credito Questo, secondo le precise affermazioni che mi sono state fatte da persona qualificata ». L'ing. Anselmettì ha poi proseguito: «Certo non saremmo in grado di impedire eventuali intromissioni altrui. Ma qui si tratta di una ricerca di finan ziamenti per procedere sulla strada di una attrezzatura te cnica già iniziata e che ades so bisogna terminare. Come tonte altre aziende, la Olivetti intende migliorare e trasformare la propria produzione, realizzando programmi t'cn precisi fatti a suo tempo. Nessuna intromissione, quindi, di altri enti ». Il Sindaco ha pure affermato che le banche non hanno chiesto restrizioni al credito già aperto in precedenza all'azienda, ma è la Olivetti stessa che cerca crediti nuovi a diverse e più convenienti condizioni. Si può dunque « constatine con gioia che non vi é alcuna altra preoccupazione », anche perché la Cassa integrazione ha accettato di intervenire è perciò gli operai vengono retribuiti per 37 ore. « D'altra parte so che a Roma si sono svolti oggi trattative ed incontri, anche a carattere sindacale. (N.d.r. ne riferiamo in 13* pagina). Si noti che la Olivetti non è la sola azienda a compiere una simile operazione: sappiamo inoltre che la sua produzione per il '6!, è soddisfacente e che anche i dati dell'esportazione sono imponenti » ha concluso l'ing. Anselmettì. Hanno quindi parlato gli interroganti. L'on. Mussa Ivaldi (psi) ha ricordato d'avere sollecitato nello scorso giugno, con gli on. Donat Cattin e Borra, che almeno una parte dell'indennizzo Enel-Sip restasse a Torino: « La richiesta 7ion è certo in contrasto con gli interessi della Cassa del Mezzogiorno, Torino può ben considerarsi ormai una grande città italiana del Sud grazie all'immigrazione* egl> ha detto, e ha proposto l'utilizzazione di tali fondi a vantaggio della Olivetti. Garavini (pei) ha osservato che l'azienda «non ha subito restrizioni creditizie e quindi non è giustificato ridurre la produzione effettiva da 1,1, a 21, ore in tutti i settori, licenziando contemporaneamente 300 dipendenti a Borgolombardo ». Afferma che non è vero neppure che si ricerchino soltanto finanziamenti. « si tratta di un trapasso di proprietà, che porterebbe la Fiat ad impadronirsi anche della Olivetti. Questo conferma che l'azienda è ancora sana e vitale: ma allora bisogna trovare una soluzione attraverso eznde zie etoio to to di la a nte m è no si oat la he vioso 8 6 o a ; , : . . 6 un intervento pubblico e non privato ». Analoghi concetti esprime il rag. Alasia (psiup). Il prof. Lamberto (psi) civade l'invio di un voto al inverno affinché intervenga direttamente: « Risulta che competenti organi ministeriali si stanno occupando della vicenda: è desiderabile che la voce di Torino si unisca a quella di Ivrea. Ci troviamo di fronte a un'impresa sana ma si è inserita una manovra, alla quale partecipano anche funzionari di enti di pubblico interesse ». Replica il Sindaco: « L'ordine del giorno recentemente votato dal Consiglio all'unanimità, è subito partito con una mia lettera accompagnatoria che ribadiva il vivo desiderio che un rappresentante del governo venga a prendere contatto con le categorie interessate a tutti i locali problemi del mondo del lavoro. Mi pare evidente che in questi sono compresi anche quelli della Olivetti. 11 nuouo appello mi parrebbe inutile e sarebbe una intromissione assai poco edificante, da parte di chi non ne ha alcun diritto e quando il ,.,discorso è già avviato fra »M|tnteressafi e qualifi- organi icati ». I Concludendo, l'ing. Anselmet ti ha dichiarato: «7( nostro desiderio lo abbiamo già espresso. Nessuno più di me augura che questa grande società, rappresentante motivo di orgoglio nazionale, riacquisti rapidamente il proprio equilibrio. Esistono organismi romani che hanno come compito istituzionale il reperimento dei finanziamenti necessari. Confermo comunque che non risulta alcuna tendenza all'invasione, da parte di nessuna azienda. Di più non posso fare. Quanto all'utilizzazione degli indennizzi Enel, assicuro che Torino farà sentire la propria voce al momento opportuno». Il Consiglio ha quindi concluso la discussione sul bilancio preventivo per il '64. In totale hanno parlato 16 oratori. Martedì 31 marzo dopo la re-,. , ,,, ' *, plica dell assessore alle Pinan-ze, sì avrà la votazione. II prof. Grosso per la Olivetti Il presidente della Provincia prof. Grosso ha scritto al ministro delle Partecipazioni Statali Bo per l'Olivettl. Ha sottolineato che la Società, d'importanza nazionale, ha un peso notevole nell'economia della provincia di Torino ed ha insistito perché <U Governo intervenga per da- re all'azienda la possibilità di superare le difficoltà del momento ».

Persone citate: Alasia, Anselmet, Borra, Donat Cattin, Garavini, Malan, Mussa Ivaldi, Sulotto

Luoghi citati: Ivrea, Roma, Torino