Motivi sentimentali e ballabili per le squadre di calcio a Sanremo

Motivi sentimentali e ballabili per le squadre di calcio a Sanremo Pubblico di appassionati per la prima rassegna della canzone sportiva Motivi sentimentali e ballabili per le squadre di calcio a Sanremo Le parole sono state scritte dagli stessi tifosi e musicate dai maggiori autori italiani - Nilla Pizzi ha interpretato l'inno del Torino, Emilio Pericoli quello della Juventus (Nostro servizio particolare) Sanremo, 23 marzo. Diciatto canzoni per diciotto squadre di calcio sono sta. te presentate questa sera al teatro « ylrisfoti », affollato di tifosi, dirigenti sportivi e calciatori, da alcuni dei più. noti cantanti italiani, con l'accompagnamento dell'orchestra De Martino. Era la finale del concorso « Una canzone per la vostra squadra »; lanciato dall'organizzatore degli ultimi festival sanremesi, Gianni Ravera, fra tutti gli sportivi italiani. A scrivere i testi delle canzoni erano stati invitati gli stessi tifosi, che avrebbero dovuto inviare i loro versi dedicati alla squadra del cuore. L'idea è tanto piaciuta che hanno concorso in cinquemila. Ne sono stati scelti diciotto, uno per ogni squadra di serie A. Per adattare questi testi un po' dilettantistici alla musica scritta appositamente dai principali nomi della canzone — Cairi, D'Anzi, Donida, Kramer, Ruccione. Soffici, Malgoni, Cichellero, ecc. — sono poi stati chiamati dei parolieri professionisti: Pinchi, Nisa, Panzeri. Calabrese, Pallavicini, Pallcsi, Migliacci, ecc. L'ordine di presentazione dei motivi, questa sera, è sta. to esattamente l'opposto di quello di classifica. Ha esordito Joe Fedeli interpretando I galletti (Bari), seguito ila Corrado Lojacono in Punto e basta (Messina), Equipe Si (un quartetto di giovanotti) in Canarino va (Modena),Gian Costello in Sampdoria, Franco Franchi in Ale, ale, Genoa, Lilly Bonato in La -orsara di Ferrara (Spai), Didi Baldoni in Dui Catania, Fabrizio Ferretti in Che Mantova!, Anna D'Angelo in Forza Lazio, Robert ino in 'Sta Roma, Piero Focaccia in Forza Atalanta, Nilla Pizzi in Forza Toro, il Quartetto Radar in Forza Lanerossi (Vicenza), Emilio Pericoli in La signora Juve, Narciso Parigi in I magnifici wadìcMFiorentina), Gianni Morandi in II Bologna è un grande squadrone, Arturo Testa in Giù il cappello (Milan) e infine Gino Corcelli in Largo che arriva la Inter. Ci si sarebbe potuti attendere diciotto inni o marce trionfali, con gran fiato di trombe. Ve ne sono state alcune, come quella dell'Inter (€ Squilla la tromba degli anni gloriosi »), del Torino (t Toro, Toro • torneranno i tempi d'oro ■ lo scudetto *u! tuo petto - tornerà»). Ma la maggioranza sono canzoni moderne, con parole diverse andrebbero benissimo come ballabili: ad esempio quella del Bari, un brillante hullygully. 1 Non mancano neppure ronzoni d'amore: quella del Genoa, piena di sentimento, quella della Roma, cantata in romanesco, che ricorda il liiit romantico Spadaro del « Bacione a Firenze », o quella della Juventus, su un testo di Gippi-Vergnano, musicato da Caggiano-Amadesi: « Juve, Juve, Juve — sei la squadra più forte del inondo — l'eleganza, la classe, lo stile — fan di te la Signora del goal. — Quante volte ci hai fatto gioire — anche quando ci hai fatto soffrire — sei rimasta la squadra del cuor. — Tutte le squadre — son come le stelle del eie! — ma fra le stelle — sei quella che brilla di più. — Juve — sei la squadra più forte del mondo — le falangi sportive trascini ■— siamo tutti tifosi di te! ». La canzone della Juventus, nella interpretazione di Emilio Pericoli, ha ottenuto un applauso caldissimo. I motivi non erano in gara, ma in semplice parata allegra e sportiva: tutti hanno avuto battimani e fischi e creato nel folto pubblico dell'Ariston un clima da vigilia di scudetto. La scena, mollo indovinata, rappresentava uno scorcio di campo sportivo, con gli emblemi delle diciotto squadre di serie A sullo sfondo. m. r.