Si sopprime col fucile tormentato dal ricordo del figlio che gli avevano ucciso un anno fa

Si sopprime col fucile tormentato dal ricordo del figlio che gli avevano ucciso un anno fa Allucinante dramina fa un cascinale sulle colline ai Chitrasso Si sopprime col fucile tormentato dal ricordo del figlio che gli avevano ucciso un anno fa Il suicida è un agricoltore di 54 anni - Nel gennaio 1963 il suo primogenito, poco più che ventenne, era stato assassinato con una fucilata mentre difendeva il padre in una lite -« Era meglio se fossi morto io » ripeteva sempre l'uomo Ieri mattina non ha resistito all'angoscia: è entrato in un ripostiglio e si è sparato un colpo di doppietta al capo ; ' ! l (Dal nostro Inviato speciale) ChivasHo, 16 marzo. Un agricoltore di 5i anni si è ucciso sfracellandosi la testa con una cartuccia da caccia. Non ha saputo rassegnarsi alla perdita del figlio, assassinato con un'arma identica mentre correrà in suo aiuto durante un litigio per pascolo abusivo « Sarebbe stato meglio se avesse sparato a me, invece di ammazzarmi il tiglio >. Da quattordici mesi era questo il commento di Antonio Viano aita tragedia che il mattino Irta; 7 gennaio del 1963 aveva à [sconvolto Saronsella, una froo «Ione di San Sebastiano Ho ''a le colline di Chivasso. \ 1 terreni della famiglia Viaj"" erano invasi da un gregge \di Pecore affidato alla custodia'!"' f/,"9"0,?'??"?!!? o^""* 'dro Vinardi. Un individuo sco- \siante e riltsoso> che la risacca \tlella vita aveva spinto tra i | pacifici, laboriosi contadini deiila borgata Viani. Uomini che ! rispettano la roba degli altri, • e quindi pretendono che il pros\simo rispetti la loro. C'erano '.state discussioni, fra Antonio I lutano e Alessandro Vinardi. I L'ultima sfociò nel dramma ìli pastore aveva ancora una ■volta calpestato i diritti di pascolo, il contadino l'aveva sorpreso con le mani nel sacco. Mentre ripiegava con il gregge, il Vinardi aveva esploso in [aria un intimidatorio colpo di , • ., [doppietta. Al rumore era accorso Giuseppe Viano, figlio del proprietario. Un giovanottone di Sii anni, fresco di « naja ». ì Ai-era prestato servizio negli j alpini, a Era. ti padre lo ado \rava, era l'unico maschio del,,,, famiglia. Lavorava alla «Fiat», in quei giorni un'indisposizione lo costringeva in •(mutua». Giuseppe voleva raggiunge- !'" " padre non per attaccar brtaa, ma per accertare le cause dello sparo. Non ne eb j be il tempo. Appena il Vinar!,/,' j0 vide sbucare dal sentielro pHnto n }ucile e lo fu[. I . . V olino squarciandogli la gola. Antonio Viano, incurante del \"e''co'°. oa'*° sull'assassino. \Ma il Vinardi si liberò, lo sco- \ varono poco dopo i carabinie- l'i. L'11 dicembre scorso, le |A.s.si.se di Torino lo condan- {ttaj'OJio a SI, anni di carcere. _ «Un delitto assurdo, compiu-Da quell'allucinante matti-no, Antonio Viano era appar- ito con fredda e deliberata vo-|lontà omicida», arerà dettoil pubblico accusatore invo-cando la pena di trent'annid11111 il ■ n il 11J il 11111111111 n i il 111 liti ■■ il 11111 n i il 1111 il so come svuotato. Continuava a faticare nei campi, con la moglie Maria Briolo, di SO anni, e la figlia diciottenne, Franca. Si sforzava di non lasciar trapelare la pena che lo rodeva, sfogandosi semmai con gli altri abitanti della borgata, quasi tutti uniti da vincoli di parentela oltre che di amicizia. A tormentarlo non era solo il pensiero che il suo Giuseppe era morto nel florenoso episodio. Uno stato d'a-nimo comprensibile, anche sedell'età, sotto i suoi occhi e in quella maniera atroce. Siconsiderava, in certo qual moilo, responsabile del sangui-rare avanti. Nessuno, tuttavia, sospetta- ' f «.complesso dì colpa» nonaveva giustificazioni. Ma eraquanto bastava per rovinar-gli l'esistenza, prosciugare apoco a poco la volontà di ti- va che la disperazione covala nel cuore per tanto tempo lo portasse al dramma di questa mattina. Antonio Viano si era alzato presto, come al solito. Alle ó,30 era già nella stalla per accudire alle mucche. Dopo averle munte .s'era preoccupato di riempire il truogolo dei maiali, dare il mangime alle galline, sbrigare le faccende che per l'agricoltore segnano l'inizio della lunga giornata. La moglie e la figlia dormivano, la borgata era avvolta nella foschia che saliva dal Po. Quale im- pulso abbia indotto, all'iniprovviso, Antonio Viano a to- gliersi la vita resterà un mi- stero. Forse l'avrà ghermito più lancinante il ricordo di Giuseppe che un tempo, a quell'ora, gli era accanto per dargli una mano e salutarlo prima di andare in fabbrica. Entrò in casa, staccò dal chiodo il fucile da caccia, in silenzio si avviò verso la costruzione che serve da deposito del foraggio e da riparo agli attrezzi. Lo vide una cognata, da lontano. Ma non vi fece caso. Pochi attimi dopo, il Viano attuava il suo proposito. Si inginocchiò sotto la tettoia, a ridosso di un carro agricolo. Appoggiò la gola alle canne, premette il grilletto, si accasciò senza un gemito. Arerà voluto morire come il figlio, per punirsi di una colpa non commessu. Né i familiari né i vicini udirono la detonazione. Solo più tardi la sua assenza venne notata, qualcuno andò ad avvertire la moglie: Antonio era sceso da un paio d'ore verso il fienile, non era più tornato. La donna corse fuori dalla stalla, più stupita che allarmata. Se lo trovò davanti come un incubo, in una pozza di sangue. Le galline, messe in fuga dall'arrivo del Viano e dallo sparo, avevano ripreso il loro posto sulla stanga del carro, dinanzi al cadavere. Le grida della vedova richiamarono la figlia, i parenti, tutta la borgata. In casa c'era anche il padre del silici da, ultraottantenne. Lo allontanarono con un pretesto: l'unico ad ignorare la nuova sventura che si e abbattuta sulla famiglia. Da Casalborgone giunse il comandante dei carabinieri brig. Mura, da Chivasso il pretore dott. Man-'dca, per le formalità di leggc.spNel pomeriggio, in un riposti- mgl'io della stessa cascina, lai nsalma di Antonio Viano è sta-\zata sottoposta all'esame necro-j.vescopico dal dott. De Bernar-\ adi dell'Istituto medico-legale] -'di Torino. Domani alle là le c.spoglie saranno portate al ci- mifero. In carcere, il Vinardi ai non sa di avere sulla coscien-\za un'altra vita umana, anche -j.ve ta giustizia non potrà mai -\ addebitar gliela, e] Giorgio Lunt La moglie e la figlia di Antonio Viano, l'uomo che si è tolto la vita disperato per l'uccisione del figlio Antonio Viano, 54 anni, si è ucciso a Chivasso

Luoghi citati: Casalborgone, Chivasso, Torino