Presentate le relazioni al Senato sulla benzina e l'imposta cedolare

Presentate le relazioni al Senato sulla benzina e l'imposta cedolare Le misere saranno discusse la prossima settimana Presentate le relazioni al Senato sulla benzina e l'imposta cedolare L'aumento di prezzo del carburante vuole ottenere un maggior gettito fiscale di 70-80 miliardi ed esercitare un "cauto freno" dei consumi - La riforma della tassa sugli utili azionari è dovuta "ad un vero e proprio stato di necessità" per stimolare l'afflusso di denaro verso il mercato finanziario (Nostro servizio particolare) Roma, 13 marzo. (ar. ba.) Sono sfate distribuite oggi a Palazzo Madama le relazioni sii due dei tre decreti legge del 23 febbraio scorso, che saranno discussi in aula nella prossima settimana. Si tratta della rcla zione Roselli sul provvedimento relativo all'aumento del prezzo della benzina e della relazione Salari sulle modifiche alla legge del 1.162 che istituì la cosiddetta cedolare d'acconto. Domattina il sen. Magliaio depositerà la sua relazione sul terzo provvedimento, quello riguardante l'imposta d'acquisto sulle autovetture nuove e sui natanti da diporto. Circa l'aumento del prezzo della benzina il sen. Roselli sostiene che esso persegue due obiettivi: realizzare un gettito fiscale aggiuntivo di 70-80 miliardi « senza eccessivo turbamento » e una «cauta frenatura» dei consumi di tale prodotto. Quanto agli effetti del provvedimento il relatore sostiene che il risultato si potrà vedere chiaramente «fra oltre un anno, poiché si debbono superare punte di vischiosità riferibili alle abitudini dei consumatori, alla complessa interferenza, di olire misure anticongiunturali del settore, alla raccolta di dati statistici e alla loro elaborazione, al movimento dei materiali, eco. Quanto alle, modifiche apportate alla cedolare. il sen. Salari le riassume in questi termini: riduzione d'Ila ritenuta d'acconto dal l.r> al 5 per cento,- facoltà per il contriWiente di scegliere fra questo tipo di imposta e una «cedolare secca» del 30 per cento che esonera da qualunque altra formalità o imposizione; aumento dnll'8 al 30 per cento rblla ritenuta a titolo di imposta sugli utili attribuiti alle azioni al portatore emesse in base a leggi di regioni a statuto speciale. Il relatore ricorda poi che queste norme, secondo il delllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll creta di legge, devono rimanere in vigore tre anni e dichiara che la connnissione auspica che la ritenuta prevista per le azioni emesse in regioni a statuto speciale sia portata al 10 per cento, e non al SO per cento come stabilito dal decreto legge. Il sen. Salari riassume successivamente la discussione svoltasi in seno alla commissione Finanze e Tesoro. L'obiezione sulla quale, pur con diversità di toni, ha concordato il maggior ii'imero degli intervenuti nella discussione « riguarda la ferita che viene inferta al principio della progressività e personalità dell'imposta, nonché a quello della nominativita dei titoli ». Però — aggiunge il relatore — approfondito il problema, la maggioranza ha dovuto constatare che «l'attuale situazione economicofinanziaria presenta il carattere di un vero e proprio stalo di necessità, dal quale sembra possibile sottrarsi soltanto con lo stimolare afflussi di denaro in quei settori produttivi che debbono fare fronte alle esigenze del consumo e della competitività ».

Persone citate: Roselli, Salari

Luoghi citati: Roma