Diminuisce il peso dell'alimentazione sul nuovo indice del costo della vita

Diminuisce il peso dell'alimentazione sul nuovo indice del costo della vita L'Istituto centrale di statistica ha mutato sistema Diminuisce il peso dell'alimentazione sul nuovo indice del costo della vita Finora il 73 per cento della spesa di una famiglia media era attribuito al vitto - Così la scala mobile della contingenza risultava eccessivamente sensibile alle variazioni stagionali - Ora gli alimentari conteranno solo per il 55 per cento - Maggiore importanza agli altri consumi di massa, come automobili ed elettrodomestici - Per l'anno di riferimento si è preso il 1961, e non più il remoto 1938 (Nostro servizio particolare) Roma, 12 marzo. Dopo lunghi mesi di studi l'Istituto centrale di statistica ha pubblicato ieri l'indice del costo della vita di gennaio, calcolato secondo criteri radicalmente innovatori. E' mutato l'anno di riferimento: invece dell'ormai remoto 19SS, quasi preistorico in tempi di rapidissimo sviluppo economico, si è assunto come base il 1961, ultimo anno di relativa stabilità monetaria. E' pure mutata l'unità di misura, per ragioni di comodità di confronto: era l per il 1938, e invece 100 per il 1961. Le novità più grosse riguardano, però, i criteri di costruzione dell'indice. Prima del secondo conflitto mondiale, e ancora negli anni immediatamente successi¬ vi, nel bilancio della famiglia media di operai o di modesti impiegati la spesa per il vitto aveva un peso schiacciante. Si poteva quindi comprendere che nell'indice, ufficiale del costo della vita al capitolo alimentazione (vitto, bevande e tabacco) si attribuisse addirittura il 73 per cento della spesa complessiva. Con l'aumento generale dei redditi, verificatosi durante l'ultimo decennio, anche il bilancio delle famiglie cittadine meno abbienti ha mutato composizione: la speso per il vitto ha perso via via d'importanza in senso relativo, mentre ha assunto crescente importanza il capitolo delle spese varie, nel quale figurano tutte le voci che non si possono far rientrare negli altri capitoli (abbigliamento, abitazione, energia elettrica, c gas). Sebbene non siano ancora di pubblico dominio tutti i particolari, già si sa che nel nuovo indice l'alimentazione conta per il 55 per cento, ossia 18 punti meno che in quello sinora impiegato dall'Istituto centrale tli statistica. Questo significa che gli aumenti di prezzi dei generi alimentari, che tanto hanno contribuito a far salire l'indice del costo della vita dall'autunno 1961 in qua, eserciteranno d'ora in poi un'azione inflazionistica assai meno pronunciata. A questo punto converrà precisare che l'indice di cui discorriamo non è lo stesso di cui si valgono le organiz: zazioni dei datori di lavoro e dei prestatori d'opera per il calcolo del cosiddetto indice «sindacale » che serve per la determinazione dell'indennità di contingenza. In teoria, pertanto, il nuovo indice dell'Istat pub solo servire per quei contratti fra privati che fanno esplicito riferimento — per le somme ■ alle variazioni ticiale del costo da pagare dell'indice u, della vita In pratica, l'esistenza di un nuovo indice, più rispondente alla situazione reale dei bilanci familiari degli anni « sessanta », costituisce un elemento di pressione sulle confederazioni sindacali perche adottino esse pure l'indice ufficiale. Gli scatti a ripetizione della < scala mobile » sono indubbiamente più facili con un meccanismo come il vecchio indice, ipersensibile alle variazioni stagionali degli otrofrutticoli, ma che ignorava l'esisteiiza di beni di consumo di massa come la vettura utilitaria o la motoretta, il televisore o il frigorifero. I prezzi di questi beni potevano anche diminuire, e sono infatti diminuiti notevolmente negli ultimi due lustri, ma l'indice del costo della vita non ne traeva alcun sollievo. Soprattutto per questo l'Istat si è decisa, sia pure con grave ritardo, a cambiare strada. Arturo Barone Gl'indici del costo della vita (Calcolati dall'Istituto di Statistica) I Veochlo Nuovo „ . ME SI ! Indlce indlce Variaz.ro (1938=1) (1961=100) menelll Gennaio 1963 78,23 J 108,5 + 2,5 Febbraio » 79,67 110,5 + 1,8 Marzo » 80 J 111,1 + 0,5 Aprile n 80.6 1113 4- 0,6 Maggio » 80.70 111,9 4- 0,1 Glugno » 80,81 112,0 + 9,1 Lugllo » 80,81 112,0 — Agosto » 81,02 112,3 4- 0,3 Settembre » 81,87 113,5 4- 1,1 Ottobre » j 82,76 j 114,7 4- 1,1 Novembre » 82,78 114,8 4- 0,1 Dicembre » 83,36 115,6 1 + 0,7 Gennaio 1964 116,8 4- 1,0 1 |

Persone citate: Arturo Barone

Luoghi citati: Roma