Sdegnata protesta della Società emiliana

Sdegnata protesta della Società emiliana Sdegnata protesta della Società emiliana Un comunicato ufficiale del CSu'- - Dimostrazione dei tifosi bolognesi che hanno bloccato il traffico cittadino - Le analisi sono state ripetute tre volte, e sempre hanno rivelato l'uso di sostanze eccitanti (Dal nostro corrispondente) Bologna, 4 marzo, II Bologna Football Club, appena venuto a conoscenza della denuncia della commissione giudicante presentata dalla presidenza federale, ha emesso il comunicato seguente: « La nostra società è rimasta, più che sorpresa, letteralmente stupefatta dal comunicato federale contenente la denuncia alla commissione giudicante della Lega nazionale di cinque propri giocatori, per i quali sarebbe stata accertata la positività degli esatni anti-doping, relativi alla partita BolognaTorino del 2 febbraio scorso. « La nostra dolorosa stupefazione è tanto più intensa in quanto proprio il Bologna, convinto assertore della esigenza di osservare rigorosamente i principi della lealtà e della probità sportiva con i quali il doping è in aperto e, insanabile contrasto, aveva recentemente indirizzato alla Lega e per conoscenza a quattro consorelle impegnate nella lotta, per lo scudetto una precisa e formale istanza affinché i controlli fossero estesi a tutte le partite e a tutti i giocatori di ciascuna partita. «Premessa questa rigorosa, consapevole, responsabile e docximrntnta propria posizione, il Bologna, anche per i risultati di un'immediata ed attenta inrlaginc interna, deve attualmente escludere che ai propri giocatori, sia per l'incontro incriminato, sia per altre, partite, possano essere elevati addebiti ohe corrispondano ad un'effettiva e volontaria infrazione commessa. « Il Bologna, inoltre, eleve escludere che infrazioni del genere possano essere state commesse eia propri dipendenti o collaboratori : esprime, comunque, il elesielerio che la Lega nazionale, con tutti i mezzi a propria disposizione, disponga una severa inchiesta intesa ad aceiarare eventuali responsabilità, anche di non impossibili manomissioni (la parte eli estranei delle fiale ; contenenti i referti. j «Intanto, mentre si riscr| va essa stessa di approfon| dire ulteriormente le proprie ] indagini al fine di appurare eventuali responsabilità dei singoli, che peraltro oggi deve fermamente eselueìere, la nostra società si propone eli ricorrere contro la denuncia feelerale, poiché ritiene che le analisi ufficiali, essendo riferite necessariamente ad una materiei non ancora consolidata e definita scientificamente, possano anche elare, eccezionalmente risultati inattcnelibili. « Con questa azione il Bologna intende difendere, ancor più della propria posizione eli classifica conseguita esclusivamente per i meriti e le capaciteì tecniche della, propria squaeira, l'antico prestigio e l'onore sportivo del Bologna F.C. ». La clamorosa notizia si è abbattuta sui tifosi rossoblu, ancora in festa per il trionfo eli Milano, come una folgore. Nel pomeriggio sono corse le prime voci e subito i ritrovi sportivi si sono messi in fermento. I giornali cittadini (ed i singoli giornalisti nelle loro abitazioni) sono stati letteralmente tempestati di telefonate. Verso sera la centralissima via Orefici dove si trova il «covo> dei tifosi rossoblu, era praticamente chiusa al j traffico. Un migliaio di spor (ivi l'avevano intasata dìscu | tendo animatamente gridan \ do, esprimendo minacciosi propositi, bloccando la circolazione elegli autobus dell'Atm e provocando l'intervento delle forze dell'ordine. Dopo un attimo di incertezza gli sportivi hanno reagito dunque in maniera piuttosto violenta. E' inutile elire che nessuno crede alla colpevolezza dei cinque gio- catari rossoblu incriminati, e si parla apertamente di congiura ai danni elei Bologna. Le reazioni della società sono state ferme, decise, ma nello stesso tempo responsabili, come si può leggere nel comunicato ufficiale. Non ò possibile avere dichiarazioni eia parte degli atleti, ai quali è stato giustamente imposto il più rigoroso silenzio (pena la multa di un milione) e del presidente Dall'Ara, eia alcuni giorni a letto per una seria malattia (gli è stato vietato e non da, oggi ogni colloquio che non sia con i familiari 0 con gli intimi). Soltanto Bernarelini ha parlato e pròprio da Fulvio è partita la notizia, prima ancora che le agenzie diramassero il comunicato ufficiale della Federazione calcio. Nel pomeriggio il gruppetto di giornalisti che attendeva, come, di consueto, il colloquio con il trainer, ha visto uscire elallo spogliatoio eli Fulvio tutti i giocatori, senza tuttavia che trasparisse dai loro volti alcunché eli anormale. Assieme a Bernardini c'era il direttore sportivo della società, Antonio Bovina. Fulvio ha rivelato ciò di citi era venuto poco prima a conoscenza. Con parole chiare e pacate Bernardini ha escluso che il fatto possa, essere accaduto, ha ribaelito la sua stima e la sua inconelizionata fiducia nei giocatori e nel massaggiatore, ha affermato e:hc probabilmente tutto e dipeso da un «equivoco chimico». Alla domanda se il Bologna, nel caso di punizione vrevista dall'art. 22 del regolamento (partita perduta e un punto di penalizzazione, oltre ai provvedimenti a carico dei giocatori) avrebbe reagito in termini estremi, ritiranelosi cioè, dal campionato, Fulvio ha detto: «Assolutamefite no. Lotteremo con tutti i mezzi per fare valere 1 nostri diritti, et tutti i livelli. Abbiamo fiducia nella giustizia e ci batteremo fino in fondo! ». Si sono appresi intanto interessanti particolari sulla analisi farmacologiche che hanno indotto la Federazione Medici Sportivi a denunciare alla Federazione il caso di doping, nella partita Bologna-Torino del 2 febbraio, partita che i rossoblu vinsero per 4-1. Essendo il caso eccezionale (trattandosi di una squadra in testa alla classifica) la commissione anti-doping non si fidò del controllo, pur effettuato a Firenze con i più moderni mezzi ài ricerca. E fece aneilizzare i campioni anche a Milano nel laboratorio di una nota industria farmaceutica, ove fu confermata la presenza nei campioni di urina di sostanze anfetamiche. Per scrupolo di coscienza, anche questo esito ?ion fu preso per oro colato e si ricorse ad uno dei più noti esperti di farmacologia: il prof. Cartoni di Napoli. Egli fece le sue ricerche con un metodo diverso, esattamente il metodo gascromatografico. I risultati furono gli stessi: l'esame risultò positivo. Quale sarà la linea eli difesa della società! Sul piano logico, si cercherà di dimostrare che sarebbe stato assurdo ricorrere al doping nella partita casalinga con il Torino, in un periodo di vena felicissima della squadra (quella del 2 febbraio fu infatti la decima vittoria consecutiva dei rossoblu). Sul piano scientiflco-legale il Bologna si avvarrà quasi certamente della facoltà concessa dal regolamento di «contestare» il risultato del¬ le analisi, entro cinque giorni dalla comunicazione ufficiale eiella denuncia, con propri periti di parte. Risulta che sia già stato interpellato un noto specialista, il prof. Trabucchi di Milano. La società non ha esitato a far conoscere i prodotti medicinali ed energetici (ammessi dalla F.m.s.ì.) ai quali fanno ricorso i giocatori. Si tratta eli «Surrenovis vitaminico», «Eparvercbro», «Mycoren», « Aelenaplex forte», « Megaton » c « Dextrosio », Questi prodotti furono regolarmente denunciati e annotati nell'apposito modulo ai medici che effettuarono il prelievo elei campioni all'hotel Jolly. Enzo Masi £ Nel campionati nazionali di sci per giornalisti, in corso di svolgimento a Sportinia, nel fondo si sono avute ieri le vit torie di: Guido Pugliaro (Ansa), Raffaele Medetti (La Notte) Marangoni (Alto Adige) e Trivellato (Resto del Carlino); nella discesa libera si sono invece imposti : Ciro Vcrrati (Corriere della Sera), Alfredo Pigna (Domenica del Corriere), Cossard (Gazzetta del Popolo) e Gaw ronski (Rai-tv). fS Jillllllllll^ I cinque bolognesi accusati di «doping»: da sinistra, gli attaccanti Perani e Pascutti, i mediani Tumburus e Fogli, il terzino Pavinato