Ne sono arrivati altri cinque

Ne sono arrivati altri cinque iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiii inumili I rapinatori che assaltavano le banche Ne sono arrivati altri cinque Trasferiti da Bergamo sotto buona scorta con una colonna di quattro automobili - Pallidi, ma impassibili davanti ai fotografi - Ora alle «Nuove» sono in quindici; un nuovo arrestato è ancora in Lombardia - L'inchiesta non è conclusa: la banda ha altre ramificazioni? Altri cinque arrestati, oltre ai dieci già rinchiusi alle « Nuove ». sono stati tradotti ieri a Torino sotto l'accusa di avere fatto parie della banda dogli assaltatori di banche. Sono il rappresentante di commercio Luciano Golia. 34 anni, di Romanongo; il ferravecchio Giuseppe Maglioni. 37 anni, di Offanengo; il verniciatore Mario Carionl, 41 anni, di Crema; il meccanico Bruno Parali, -il anni, di Caporgilanica: il facchino Antonio Costa, 44 anni, di lzzano, fratello degli altri due Costa. Rolando e Fioravante, arrostati nella prima retata dei carabinieri bergamaschi. I cinque arrostati accompanati nella nostra città sono giunti al casello di Settimo, sotto buona scorta, allo 17. Erano su quattro automobili. due « 23011 ». una « 1300 ». e una «1100». La colonna era comandala da un brigadiere dei carabinieri. Davanti al portone dolle « Nuove ». venti minuti dopo, le macchino hanno sostato per qualche istante. Luciano Golia ha cercato di sottrarsi ai lampi dei fotografi nascondendo il viso tra le ginocchia, die tro lo schienale anteriore. Il Maglioni invoco è rimasto impassìbile, lo sguardo fisso davanti a sé. Portava il cappello gettato all'indietro, sulla nuca, ed aveva il bavero del cappotto rialzato. Ma. come gli altri compagni che sono rimasti impassibili di fronte ai fotografi, era molto pallido, con le labbra strette. Ieri notte, il maggiore Siani 0 un centinaio dei suoi carabi- nieri hanno partecipato allacuccia, scatenatasi sulle stradedel Bergamasco ai banditi cheavevano rapinato dieci milioni di preziosi in una oreficeria diTurate, presso Como, e forzatoun posto di blocco a Cisano.sparando raffiche di mitra contro l'auto dei finanzieri eh? li inseguiva sulla provinciale Lcc- | co-Bergamo 1 « Non ci sono, per ora — ha Idichiarato il maggiore — elementi per collcgarc questa nuo- \ va impresa all'attività della banda che è slata debellata nei ìgiorni scorsi C'è però da tener \presente una cosa: che dopo i [primi dieci arresti, altri mem! bri di questa vasta organizza\zionc hanno compiuto le rapine alle gioiellerie di Dolzago Brian- za e di piazza Duomo a Como , a' •Bron0 evidentemente delle | "0Lrr ai versi ve, per ^°"/0""®7|r.e. te maagini. volevano atre. "Avete arrestato dieci persone. ma le rapine nella zona conti nuano. Segno che vi siete sba-gtiati". Anche quest'ultima impresa potrebbe avere lo stesso scopo ». Stu di fatto che l'inchiesta niziata dal maggiore più di un — —„„ ,— - ; mese fa e che ha portato finora la sedici arresti, non è ancora ! conclusa. Si sospetta che la for- midabile organizzazione crimi-!naie, ritenuta responsabile già Ci telefonano da Bergamo: Un arrestato e cinque fermati si trovano tuttora nella nostra città a disposizione dell'autorità [giudiziaria per le ultime inda- jgini dei rapinatori creniaschi ] L'arrestato è il rag. Giovanni' di una dozzina di rapine con unbottino di oltre cento milioni.abbia altre diramazioni e altrjafliliati ancora in libertà. Vitali. 44 anni, commerciante in carta, da Crema. Un perso- trtAdMcgaggio complesso: scaltro, In-j Stelligente «Non posso precisare — ha dichiarato il maggiore Siani che conduce le indagini — i motivi per cui non è stato tradotto a Torino con i compa.7"» catturati assieme a lui. La sua posizione non è ancora llllillllllllllliillllll Il iiiiiiiiniiiiiii chiarita, deve essere sottoposto ad altri interrogatori ». I fermati Paolo Lanzi e Francesco Tressa, già in guardina da circa quarantotto ore, sono stati raggiunti nella tarda mattinata di ieri da Innocente Basis. da Crema, Andrea Zaninelli, da San Latino di Castel Leone e Giuseppe Curio, da Romanengo Quest'ultimo, subito dopo i primi arresti, aveva gettato in una roggia la pistola del cognato Luigi Stanga che è già in carcere a Torino. Pare che durante una perquisizione nell'abitazione di Francesco Tressa sarebbero stati trovati gioielli facenti parte del bottino frutto delia rapina a mano armata compiuta il 7 febbraio a Dolzago Brianza. La notizia, però, non è confermata. cacdstsnLmdtdè Mario Carioni nell'auto che lo porta alle « Nuove »