Moria a 89 anni in miseria l'ex wedoia Calmene il coi marito fu assassinalo dalla moglie di Caillaux

Moria a 89 anni in miseria l'ex wedoia Calmene il coi marito fu assassinalo dalla moglie di Caillaux Visse un dramma della Parigi della bella "epoque Moria a 89 anni in miseria l'ex wedoia Calmene il coi marito fu assassinalo dalla moglie di Caillaux Aveva avuto una dote che rappresenterebbe miliardi di oggi per sposare un giornalista che divenne direttore di « Le Figaro » - Questi fu ucciso dalla consorte del ministro delle Finanze Caillaux contro cui conduceva una campagna di stampa - La donna si sposò ancora due volte e si ridusse in miseria dopo aver sperperato tutto il suo patrimonio Dal nostro corrispondente Parigi, lunedì mattina E' morta nella cittadina medioevale di Riom (Alvernia) a 89 anni, la superstite dell'ultimo dramma del periodo che venne definito « la belle epoque ». Questa don na, che fu ricchissima, è stata trasportata al cimitero pel carro funebre degli indigenti, a spese del Comune. Thérèse Persat era nipote di un procuratore imperiale, figlia di un procuratore della Repubblica, e il suo matrimonio nel 1896, con Gaston Calmettp fu un avvenimen¬ to mondano parigino. La giovane sposa aveva una dote di 400 mila franchi oro, il che equivale oggi ad una ricchezza di miliardari II marito era segretario di redazione-dei quotidiano Le Figaro Per una ventina di anni Thérèse Calmette lece la vita mondana e brillante della « belle cpoquie », ed era una regina di Parigi quando il marito, diventato direttore di Le Figaro, fu assassinato il 16 marzo 1914 da Henriette Caillaux. moglie del ministro delle Finanze. Il quotidiano Le Figaro, in- fatti, faceva una violentissima campagna contro il ministro Joseph Caillaux a causa di un progetto fiscale mol to impopolare per l'aumento delle imposte sul reddito La polemica era asprissima, e Le Figaro accusava ugualmente il ministro di aver fatto pressione sul procuratore della Repubblica per ritardare il processo a carico di un noto lestofante amico di parecchi uomini politici. Il ministro negava di avere certe relazioni, e Calmette, per appoggiare gli argomenti sostenuti dal proprio giornale minacciò di pubblicare alcune lettere che Caillaux aveva scritte parecchio tempo prima all'aman¬ te, Henriette Claretie, prima di diventare la sua seconda moglie. La prima moglie aveva sottratto quelle lettere al momento del divorzio, e quando la polemica fra l'ex marito e II Figaro era scoppiata, le aveva vendute a quel quotidiano per una bella somma. Oltre a certe considerazioni politiche piuttosto compromettenti, contenevano molti particolari intimi sulle relazioni fra il ministro e Henriette, la quale volle impedirne la pubblicazione ad ogni costo. Il 16 marzo 1914 Henriette Caillaux andò da un armaiolj. comperò una rivoltella, si fece insegnare il modo di servirsene, e si recò a Le Fiparo dove chiese di parlare col direttore. Gaston Calmette la fece aspettare più di un'ora prima di riceverla. Quando fu dinanzi al suo avversario Henriette Caillaux disse semplicemente: «Immagino che sappiate perché sono venuta». E senza aspettare la risposta sparò cinque colpi, a bruciapelo. Il processo si svolse il 20 luglio 1914, quando già si profilava lo scoppio immin.-nte della guerra. L'udienza fu tumultuosa. Il pubblico ministero constatò la premeditazione, ma concesse le circostanze attenuanti e chiese i lavori forzati a vita. L'avvocato Labori, sostenne che l'assassinio del direttore di Le Figaro era un « deplorevole incidente, molto 'mere scioso e irreparabile ma dovuto al nervosismo umano esasperato», e i giurati assolsero l'imputata. Poco dopo scoppiò la prima guerra mondiale e Joseph Caillaux fu nuovamen- te nominato ministro mentre la vedova Calmette si ritirava a Vichy, presso il padre, che era diventato direttore della Società di quelle note acque per le malattie di fegato. La vedova Thérèse Calmette, dal canto suo, si risposò nel 1935 con un amministratore del Casino di Vichy, e poco dopo ebbe la soddisfazione di apprendere la morte di Henriette Caillaux. Poi scoppiò la seconda guerra mondiale, alla fine della quale Thérèse rimase vedova per la seconda volta. Nel frattempo era morto anche Joseph Caillaux. I crolli successivi del franco, e alcune speculazioni sbagliate, avevano rovinato Thérèse Calmette, la quale si era trasferita a Clermont Ferrand dove abitava in una catapecchia. Colei che era stata una regina di Parigi e poi di Vichy era ridotta quasi allo stato di mendicità, ma conservava una certa distinzione, e nel 1957, a 82 anni si risposò per la terza volta. Il marito, Olivier Curreau, aveva soltanto 53 anni e faceva il manovale. Un paio d'anni dopo il brav'uomo ebbe un infortunio che io rese invalido al cento per cento, e per il quale ottenne un indennizzo di circa tredici milioni di lire, ma Thérèse ritornata relativamente ricca, sperperò in pochi mesi quella somma. Alla fine fu costretta a chiedere di essere ricoverata, col marito nell'asilo dei vecchi vicino a Riom, dove ha terminato miseramente un'esistenza che avrebbe potuto essere brillante. L m. 14 marzo 1914: Gaston Calmette ucciso con un colpo di pistola da Madame Caillaux

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