Un fiume di fuoco irrompe dall'Etna

Un fiume di fuoco irrompe dall'Etna Ad una temperatura di 1000 gradi Un fiume di fuoco irrompe dall'Etna La lava, che in ventiquattr'ore ha già potuto percorrere oltre tre km, si va addentrando nella « Valle del Bove » ; la vallata, fortunatamente, è a fondo chiuso - Gli esperti seguono attentamente la situazione Catania, lunedì mattina. Un fiume di fuoco solca per oltre tre chilometri l'Etna, sul versante fonico, dalla cima sino a circa metà del grande massiccio vulcanico. La lava fuoriesce, con una temperatura di circa mille gradi, da una frattura apertasi sabato verso quota 2980 su un fianco del grande cono che circonda il cratere centrale. Lungo la frattura si notano ire piccoli crateri, l'uno sopra l'altro, a distanza di poche decine (li metri. Due di questi piccoli crateri hanno prevalentemente funzione esplosiva, cioè spruzzonò con ritmo ininterrotta brandelli di magma che. schizzano di un rosso acceso tutta la zona circostante, per un raggio di qualche centinaio di metri. Dall'altro nratrrino. invece, esce impetuosamente il fiume del- la lava. Il magma è molto finirlo, cosicché in poco più di 24 ore ha potuto percorrere oltre tre chilometri. Dopo aver compiuto una. specie di < slalom » fra i canaloni formati con gli accumuli delle colate succedutesi nei millenni, la lava ha imboccato la «Valle del Bove » che è una grandissima depressione sul versante est del vulcano, fra i 1900 ed i 1200 metri d'altezza. La, vallata e fortunatamente a fondo chiuso, sicché la lava si può accumulare in enormi quantità sino a che il vulcano non ritorni in quiete. Una situazione di pericolo per le zone coltivate ed ì centri abitali si determinerebbe soltanto .te la lava non si orientasse verso l'interno della valle. Il fronte del fiume di fuoco che scende lungo la grande montagna forma, ad un eerta punto, una specie di delta suddividendosi in tre o quattro rigagnoli che poi s'intersecano o tornano a riunirsi a seconda delle accidentalità della zona attraversata; si calcola che ognuno di questi rigagnoli è largo una ventina di metri; l'altezza è di pochi metri, giacché il magma è molto fluido. Assistenti e tecnici dell'Istituto vulcanologica dell'Università, di Catania hanno compiuto, nel corso della notte, varie rilevazioni. La colatina che ormai da vari mesi, alimentata dal cratere di nord-est, si dirigeva versa la pineta di Linguaglossa, appare ara pressoché stagnante. Il cratere di nordest, inoltre, ha anche diminuita l'intensità della sua attività esplosiva. Da circa un mese il cratere, centrale dell'Etna si era risvegliato e alcuni giorni faaveva fatto registrare una notevole accentuazione nella sua attività. Secondo gli studiosi, all'interno del condotta craterico è avvenuta qualche frana (sicché alcune esplosioni di magma sano state accompagnate da lanci di sabbia che è poi car duta. in parte su Catania). In seguito alla, frana r\ aumentata la forza, di spintaall'interno del condotto. Normalmente e ormai da atta anni l'attività effusiva ed esplosiva dell'Etna avviene attraverso il cratere di nordest che, formatasi mezzo secolo fa, si trova un centinaio di metri sotto il cratere centrale. Stavolta però, il cratere di nord-est è. insufficiente ad esaurire tutta la. forza, endogena del vulcano e questa cosi ha potuto oltrepassarlo per salire lungo il condotto intemo del vulcano sino a raggiungere il cratere centralo e vicino ad esso ha quindi « forato » per uscire alla superficie attraverso i tre nuovi piccoli crateri. Gli sviluppi della situazione vengono attentamente spaniti (la tutto il personale dell' Istituto vulcanologico che ha compiuto ieri mattina un'altra spedizione. Secando le ultime notizie, il fiume di lava ha già superata i «Monti Centenari», che sorgono a quota 1800, e si va addentrando sempre più nella «Valle del Bovet

Persone citate: Bovet

Luoghi citati: Catania, Linguaglossa