Come sono stati catturati i rapinatori della banca di Torino

Come sono stati catturati i rapinatori della banca di Torino La vasta operazione dei carabinieri in Lombardia Come sono stati catturati i rapinatori della banca di Torino Caccia senza soste ai complici Altre due persone fermate nel Cremasco Perquisizioni accurate alia ricerca delie armi dei banditi - Trovato in un prato alla periferia di Crema un moschetto automatico «Beretta» Quasi certamente è servito per la rapina all'Agenzia del Credito - I dodici già rinchiusi in carcere hanno tutti ammesso di aver partecipato ad almeno una delle tre imprese criminose di Caravaggio, Cornaredo e Torino DAL NOSTRO INVIATO Bergamo, lunedì mattina. L'operazione intrapresa dai carabinieri di Bergamo contro la banda degli assaltatori di banche e ancora in pieno svolgimento, ed è tuttora circondata da un riserbo ferreo, temperato soltanto dalle amabili doti diplomatiche del maggiore Mario Siani, che la dirige Stanco, gli occhi arrossati per le lunghe ore di veglia, continua a sorridere con mezzo sigaro stretto fra i denti: «11 vero lavoro -- dice — comincia ora. Interri settori confrónti; esami minuziosi di tutti gli elementi raccolti. Siamo all'opera da litiasi un mese e la fine è ancora lontana ». L'operazione è cominciata subito dopo la rapina di piazza Rivoli a Torino. Il maggiore Siani aveva ancora sul tavolo il fascicolo di quelle di Caravaggio e dì Cornaredo. Chiamò a rapporto tutti i suoi nomini: « La tecnica — disse — è la stessa. Questa volta i banditi hanno passato il segno ». Davanti a lui c'erano i giornali con la fotografia di Giovanna orecchio nel letto dell'ospedale, il volto coperto di bende, gonfio e tumefatto. « Que- sta volta — concluse il magatole — bisogna trovarli >. Gii indizi raccolti durante Ir indagini per le precedenti rulline avevano fatto pensare che i banditi avessero la Imo base d'operazioni nel Cremàsco. Una ventina di carabinieri in borghese passarono alcune settimane nei caffi: di Crema, Romanengo, Assanengo e Codogno. Giocavano a scala quaranta, al biliardo, »? calcio-balilla. E chiacchieravano con la gente. Una Quantità di informazioni minuziose, apparentemente insignificanti, cominciarono ad ammucchiarsi sul tavolo del maggiore. Siani: nomi di persone che non sembravano avere un lavoro ! stabile, che conducevano una 1 vita superiore alle loro disponibilità, clic ricorreva no ad espedienti per sbarcare il lunario. Da queste informazioni, vagliate e controllate, liu preso le mosse la retata di giovedì scorso che ha portato al fermo di dieci persone. Oggi l'operazione si e allargata. Ecco le novità della giornata: nella zona del Cremàsco sono state fermate altre due persone. Un ristorante di Trcviglio è stato passato al setaccio con una accurata perquisizione alla ricerca di armi. Il proprietario, Guido Zoccoli, è stato accompagnato a Bergamo per essere interrogato. A Crema, in un prato della periferia, è stato trovato un lungo involto di carta da zucchero. Dentro c'era un moschetto automatico Beretta. E' Quasi certamente il mitra che i banditi impugnavano durante gli assalti alle banche di Cornaredo e di piazza Rivoli. Sono state sequestrate, oltre alla « Fulvia > di Omar Ziglìoli, altre due automobili. Una appartiene a un'autorimessa e si ha il fondato sospetto che i banditi l'abbiano noleggiata per recarsi a Torino. Quali sono i punti fermi finora acquisiti nelle indagini? « Ci troviamo certamente di fronte — dice il maggiore Siani — a una delle più temibili e organizzate bande del dopoguerra ». « Chi ne faceva porteti). «In cella — risponde il maggiore — ho dodici fermati. I principali indiziati sono Omar Ziglioli, Luigi Stanga, Rolando Costa. Giacinto Zampedri e Giuseppe Bortolini. Tutti hanno ammesso la loro responsabilità in almeno una delle tre rapine di Caravaggio, Cornaredo e Torino. Alcuni di loro in tutt'e tre ». Ma. non c escluso — anzi molti indìzi starebbero a. confermarlo — che della banda, facessero parte altre persone. t La banda — a<7fliuiipe il maggiore — è comparsa alla ribalta con la rapina di Caravaggio, nel gennaio dell'anno scorso. Poi sappiamo con certezza che ha commesso quelle di Cornaredo e di Torino». Tra la rapina di Caravaggio e quella di Cor- (Continua in 5a pagina) Nel corso delle indagini, questo fucile mitragliatore è stato trovato in un prato nei pressi di Crema (f. Moisio)