La seconda giornata del pellegrinaggio

La seconda giornata del pellegrinaggio La seconda giornata del pellegrinaggio GERUSALEMME, lini. matt. Lu seconda giornata del pellegrinaggio di Paolo VI in Terra Santa, molto intensa, prevedeva un viaggio in auto di eirea trecento chilometri. Il Pontefice è partito da Gerusalemme, dove aveva trascorso la notte nella sede della Delegazione apostolica sul monte degli Ulivi, poco dopo le 7 (ora giordana, corrispondente alle 6 ora italiana), i.a sua auto era scortata da sei jeeps dell'esercito di Giordania, armate di mitragliatrice. Alle 8,25 il corteo è giunto al posto di confine di Genina, dove le formalità protocollari del passaggio dalla Giordania a Israele hanno richiesto una sosta di mezz'ora. Alle 8,56 il Papa è ripartito alla volta della vicina Megliiddo, dove è giunto cinque minuti dopo, accolto dal Capo dello stato israeliano, Zalman Shazar. L'incontro è stato caloroso. Il presidente Shazar ha rivolto a Paolo VI ini discorso di saluto in lingua ebraica, simultaneamente tradotto in francese, al quale il Pontefice ha risposto in questa seconda lingua. Anche le parole del Papa sono state su¬ bito tradotte in ebraico. La partenza da Meghiddo per Nazareth è avvenuta alle 10,18. Lungo i ventisei chilometri che dividono le due località il corteo pontificio è stato salutato da folti gruppi di contadini israeliani e di pellegrini giunti da molti Paesi. L'arrivo nella citta dove Gesù visse la sua giovinezza silenziosa fino all'età di trent'auni è avvenuto alle 10,50. Non meno di centomila persone hanno accolto con una grande manifestazione di entusiasmo il Pontefice che, sceso di macchina, si è recato nella Basilica dell'Annunciazione, dove, sull'altare eretto nel inulto in cui l'Angelo annunciò a Maria la maternità di Cristo, ha celebrato la Messa. Al Vangelo, Paolo VI ha pronunci .to un discorso in francese. Al termine del rito il Pontefice si è recato nel convento dei francescani per una breve sosta, quindi è ripartito alla volta del lago di Tiberiade; lungo il percorso, il corteo ha toccato Cuna, Tiberiade, la cappella costruita nel luogo in cui avvenne il miracolo della moltiplicazione del pani e dei pesci, e la chiesetta del « primato », dove Cristo affidò a Pietro la guida della sua Chiesa. Qui Paolo VI è sceso sulla riva del lago ed ha immerso le mani nell'acqua. Quindi, completamente solo, è salito lungo la breve erta che conduce al monte Tabor, dove è rimasto a lungo assorto in preghiera. E' seguita un'altra sosta per la colazione nel convento dei francescani che sorge sulle rive del lago di Tiberiade, e poi il corteo ha intrapreso il viaggio di ritorno. Il Papa è giunto a Gerusalemme poco prima delle li), ed ha lasciato il territorio israeliano dopo la visita al «Cenacolo» e alla chiesa della «Dormizione» (dove la tradizione cattolica vuole che la Madonna sia stata assunta in Cielo mentre dormiva). Il passaggio del confine ha avuto luogo alla porta di Mandelbaum. i.a lunga giornata si è conclusa con l'attesissimo incontro von il Patriarca grecoortodosso di Costantinopoli, Athenagoras. Domani il Papa visiterà Betlemme e quindi farà ritorno a Roma, dove dovrebbe giungere al tramonto.

Luoghi citati: Betlemme, Costantinopoli, Gerusalemme, Giordania, Israele, Roma