Il commercio tra i Paesi del Mec quasi raddoppiato in quattro

Il commercio tra i Paesi del Mec quasi raddoppiato in quattro Le cifre confermano il successo del Trattato dì Roma Il commercio tra i Paesi del Mec quasi raddoppiato in quattro Nello stesso periodo di tempo gli scambi mondiali sono aumentati appena del 30 per cento - L'Italia è al primo posto per lo sviluppo delle esportazioni (+167 per cento) e delle importazioni (+175 per cento) - Il nostro incremento è il più forte anche nei traffici con i paesi fuori della Comunità europea (Nostro servizio particolare) Roma, 1 gennaio. coimLa creazione del Mercato]frComune ha rappresentato per,si paesi membri un poderoso nincentivo allo sviluppo degli iriscambi commerciali. Dai 1958 iti•al 1962 ;1 valore delle esporta--Gzioni e delle importazioni tra- i sei Paesi del Mec è quasi raddoppiato; nello stesso periodo di tempo gli scambi mondiali sono aumentati di appena il 30 per cento. Di poco : superiore a questa cifra è la percentuale d'incremento regi-f 6t.ra.ta dal commercio fra la : Comunità e i paesi terzi. Il successo del Mec spiegai tante cose. Spiega innanzitutto perché i paesi che non nei fanno parte (Stati Uniti e In-ghilterra in testa) si preoccu-' pino della sua politica coni , mereiale e si sforzino di otte-. nere — o di conservare — libertà d'accesso per le proprie' esportazioni verso l'area co-1 munitaria. Spiega anche perché, nonostante tutto, gli ultimi. difTì i cili negoziati di Bruxelles si siano conclusi con un accordo. Si può obiettare quel che; Fi vuole: che il compromesso ha carattere prevalentemente tecnico, che molti particolari; restano ancora da chiarire, chei il contrasto di fondo tra con-l cezione francese, tendenzial-1 mente autarchica, e concezio-j ne tedesca, sostanzialmente li-i beroscambista. non è intera-j mente risolto. Ciò che contai c che ia Comunità abbia su-l cerato indenne anche la nuo-| va. diffìcile prosa. A rigor dij logica, nessuno può infatti avere interesse a. liquidare un sistema dal quale tutti hanno ricavato grossi vantaggi ecn-i nnmici. La misura dei vantaggi ottenuti da ciascun membro può e?sere grossolanamente valutata in base all'incremento rielle rispettive esportazioni. Per tutti i paesi del Mec. nessuno escluso, le esportazioni verso il resto della Comunità sono cresciute assai più rapidamente di quelle verso i paesi terzi. I L'Italia è al primo posto quanto a ritmo di sviluppo delle esportazioni sia entro la Comunità (—167 per cento) che fuori '—54 per cento).) L'ItaJia è anche il paese chel più ha intensificato le proprie importazioni, tanto riall resto del Mec (—175 per cento) quanto dai paesi terzi (—65 p»r cento). E' vero per-| Glt.ro, non sarà male. sottoli-j nearln, che il nostro paese prendeva le mosse da posizioni molto modeste: cosi l'espansione del quadriennio 1959-'f>2 ha permesso di sopravvanzare di poco, per valore complessivo dell'interscambio con l'estero, Olanda e Belgio, ossia paesi con popolazione all'itici, ca pari a un quinto di quella italiana. I/e statistiche riguardanti la: Francia presentano andamen-i to assai contrastante: fortissimi progressi negli scambi in-| tercomunitari e aumenti di poro conto negli scambi coni ì paesi terzi Tale diversa evo- : luzione può incoraggiare le tendenze ari una Comunità j «chiusa . che traggono però' origine un'idea politica del-j l'Europa continentale concepita come .terza forza >. Sul piano strettamente economico la Franca f- comunque inte-j vessata, come ciascuno, alla sopravvivenza del Mercato Co-1 nume La Germania, viceversa, nella sua condizione di paese che | acquista o vende fuori della Comunità circa ; due terzi del le merci che figurano nelle statistiche del commercio estero tedesco, ha tutto l'interesse ari una politica di » porta aperta» verso il resto del mondo Essa teme di non trovare all'interno del Mec — mercati sufficienti ad assorbire, la prò pria imponente produzione dimanufatti Non per nulla i suoi rappresentanti e. Bruxelles si sono LaraMvla periaf- osi strenuamente battuti mpegnare la Francia ad rontare nella prossima prima-Iera le trattative del « Ken- edy round» per la riduzione e: dazi doganali con gli Sta Uniti e gli altri membri del att. ar_ J,a_ n - • - ■ Dopo g/i accordi a Bruxelles Sviluppo del commercio estero del Mec (in milioni di dollari) IMPORTAZIOIMI Dagli altri Pacsi del Moc Dai Paeai esterni al Mec P A E S I " — 1958 1962 Var. rc 1958 1962 Var. To Belpio-Lussemb. 1.461,6 2.314.4 + 58 1.674,3 2.213,3 + 32 Francia .... 1.227.3 2.523,2 -| 106 4.381,9 4.996.6 +14 Get-mania . . . 1.896,1 3.996,2 +111 5.464,7 8.283,5 +52 Italia .... 687,4 1.887,4 +175 2.528,3 4.168,9 +65 Olanda .... 1.517,9 2.6830 + 77 2.1(16,9 2.664,4 +26 TOT ALE 6.796.3 13.404.2 + 97 16.156.1 22.326.7 +38 ESPORTAZIOIMI Verso Eli altri Paesi del Mec Verso i Pacsi esterni al Mec PAESI --— - -. 195K 1962 Var. <?„ 1058 1962 Var. "i Beltrio Lussemb. 1.377.3 2.458 1 + 78 1.675.2 1.866,7 - 11 Franria .... 1.135.6 2.711,6 -139 3.984.9 4.650,3 +17 Germania ... 2.406.0 4.511,9 + 88 6.401,3 8.751,7 +87 Italia .... 608,3 1.625,2 +167 1.968,7 3.040.9 +54 Olandtt .... 1.336.8 2.256,0 + 69 1.880.6 2.828,5 +24 TOTALE 6.864,0 13.562,8 + 98 15.910,7 20.638.1 +30