Nei supermercati americani il meglio di tutto e a minor prezzo

Nei supermercati americani il meglio di tutto e a minor prezzo LO SPIRITO SOCIALE GUIDA IL PROGRESSO DEGLI STATI UNITI Nei supermercati americani il meglio di tutto e a minor prezzo L'organizzazione di questi grandi centri di vendita è perfetta ed è stata utile per combattere la sofisticazione dei cibi - Essi conquistano sempre di più il favore del pubblico che pure ha atteso per anni a concedere la sua fiducia - Semplicità e praticità nei ristoranti dove, tuttavia, non tutto può dirsi perfetto G New York, settembre. II carattere tipicamente americano di certe istituzioni non consente una perfetta imitazione in altri paesi, mancando un elemento fondamentale, lo spirito sociale che ne è alla base. I ristoratori delle aree di servizio, sulle autostrade americane, consistono per lo più in un vasto locale suddiviso in ristorante, toilettea per signore da una parte, per signori dall'altra, e poi tabaccheria, cartoleria, e, sparsi ovunque, oggetti in vendita, tra cui molti giocattoli, per distrarre bambi¬ ni in viaggio. Il ristorante consiste in uno o più banconi, davanti ai quali sono molti, sgabelli, come quelli dei bar. Dietro i banconi gente 'molto pratica serve, senea far aspettare, quel genere di cibo che sembra costruito da un ingegnere, più che manipolato da un cuoco. Panini, pietanze varie, o i polli.allo'spiedo che girano ininterrottamente dietro il bancone, e si mangiano più per convincersi che non sono' finti ohe per desiderio di mangiar pollo. Bi può anche non mangiare niente, sedersi su uno sgabello per bere un bicchiere di latte, o una tazza di ■ caffè, e andarsene quando si vuole. Si pub an' ' —— che restare lì a fumare sigarette e a fare un bel nulla per un intero pomeriggio, dopo aver ordinato una Coca Cola. In alcuni nuovi ristoratori modello di imitazione americana, che troneggiano lungo le autostrade italiane, le cose non vanno esattamente così: basta guardarli per capire che sono basati su un altro criterio. Il ristoratore americano è semplice, essenziale. Quello italiano sembra una cosa di molte pretese. Si cammina su mosaici, tra pareti di vetro, si salgono scale di marmo, e ci si trova in uno stanzone che di sicuro intimidisce molte famigliole che scendono dal pi¬ gia pigia dell'utilitaria per prendere un respiro ed un boccone. In queste sale ci sono i banconi, e perfino tavolini, e ci sono gli stessi polli allo spiedo, ed anche questi sembrano di cartapesta. Cè però una differenza a mio parere fondamentale: chi vuole un panino, deve prenderlo in piedi. Se ci si vuole sedere su uno sgabello, bisogna prendere almeno il pollo. Questo particolare dà subito un carattere in qualche modo feudale a tutta la baracca, e la suddivide in classi: quelli seduti e quelli in piedi. Il panino costa meno del pollo e non merita lo sgabello. Il panino, che con- siste poi in un hamburger costruito da un ingegnere poco pratico di hamburgers, ed è soprannominato « quick », che dovrebbe significare « presto, rapido >, prende effettivamente poco tempo ad essere mangiato, ma parecchio tempo ad esser servito, perché il servizio è bonario, proviene dalla città vicina e si adatterebbe meglio ad una osteria di campagna. Si ha così l'impressione di vedere della brava gente alle prese con cose più grandi di loro, in un clima che vorrebbe essere di progresso, e risente invece di antichissimi vizi. Ma torniamo ai ristoratori americani, dove non tutto è perfetto. Le toilettes per «ignore infatti fanno impressione a qualsiasi donna non abbia prestato servizio militare. Consistono in uno stanzone suddiviso in leggerissimi scompartimenti, fatti in modo da iniziare a circa cinquanta centimetri da terra, alti abbastanza da riparare le signore sul metro e ottanta. Le gambe delle signore chiuse per motivi personali negli scompartimenti rimangono scoperte fino quasi al ginoochio, il che non è piacevole. Lo dimostra il fatto che tutte le signore si avviano per chiudersi verso l'ultimo scompartimento in fondo alla sala, perché sembra il più riparato, e diventa invece così un luogo di ansie. Nelle toilettes del ristoratore modello italiano si tiene conto della sensibilità delle signore, e spesso ci sono quelle cameriere che sembrano messe lì al solo scopo di prendere una mancia, e accentuano senz'altro con la loro presenza il clima feudale dell'intera organizzazione. Poi ci sono i Supermercati. In America tutti comprano nei Supermercati, mentre in Italia molta gente ne diffida, con l'impressione che Ta roba Su*ermercat*' conquietarono i piccoli negozi pri .ti ebbero una grossa crisi e ci fu una massa di fallimenti:' Il pubblico non era stato per molti anni così favorevole ai Supermercati a causa di va- ri motivi; diffidenza verso la qualità della merce, mancanza di credito, di servizio a domicilio, abitudine} ad un rapporto più familiare con i fornitori. Per conquistare la fiducia di tutto il pubblico, ai Supermercati americani è stato assolutamente necessario avere il meglio di tutto a minor prezzo. Durante U periodo di depressione che seguì il proibizionismo, la sofisticazione dei cibi era un fenomeno diffuso. Due leggi, <Pure food and drug acts> ovvero «cibo genuino e medicinali », e « Interstate Communications laws », ossia un controllo del Governo Federale per tutto quello che viaggia tra uno Stato e l'altro, istituirono multe fortissime e condanne al carcere. I Supermercati vennero controllati dal Governo Federale. Era così impossibile al cibo sofisticato di penetrare in un Supermecato, mentre diventava più probabile ohe venisse smerciato dai piccoli negozianti. L'organizzazione di questi Supermercati è tale, e tanto il consumo, che è impossibile trovare un uovo men che fresco. Nel latte, vitaminizzato, non si corre il rischio di vedere insetti, dai pacchetti già confezionati di verdure o frutta non occorre scartare la parte che non si vede, e còsi da ogni altro pacchetto. Non succede che si compri un pacco di prosciutto, attratti da una magnifica, rosea fetta sotto il cellofano e. sotto quella, si trovi poi un masso di fette scure, nervose. E neppure succede che la spesa di metà settimana finisca di marcire in frigorifero. Non ci si trova costretti a ricorrere al vecchio, fidato negozletto, se ci si vuole mettere a tavola davanti a del forjnaggio fresco o ad una vera bistecca. I frigoriferi ■sono: pieni, di roba' che -sembra' non debba guastarsi mai. ^*^&^*^-]*M*f coltura, che non è uno scherzo. Il primo indizio sicuro di una buona organizzazione è anche il primo alimento del mammifero: il latte. Simona Mastrocinque

Persone citate: , Panini, Simona Mastrocinque

Luoghi citati: America, Italia, New York, Stati Uniti