Processo per truffa al medico della stricnina

Processo per truffa al medico della stricnina Processo per truffa al medico della stricnina Il dottor De Giorgis è imputato anche di appropriazione indebita - Nel 1946, per un tragico errore uccise sei familiari (Dal nostro corrispondente} Alessandria, 28 ottobre. Giovedì prossimo il dott. Alfredo De Giorgis, di 51 anni, nato a San Salvatore Monferrato e residente a Vigevano, comparirà dinanzi al Tribunale della nostra città per rispondere di appropriazione indebita, falso in cambiali e concorso in truffa. Per quest'ultima imputazione sarà al suo flanco Pietro Buffa, 50 anni,[di Alessandria, Alfredo De Giorgis, sedici anni addietro, fu protagonista del < dramma della stricnina ». Deciso a laurearsi anche in medicina (era laureato in farmacia), il De Giorgis aveva installato nella cascina Clorio di San Salvatore un laboratorio per i suoi studi di tossicologia. Durante una delle sue prove somministrò a un pollo stricnina anziché cloralio idrato. L'errore involontario provocò una tragedia, nella quale morirono sei suoi congiunti. Il 25 settembre 1946, infatti, durante il pranzo, il pollo servito' all'esperimento venne consumato da tutti i parenti del De Giorgis: la moglie, l'unico Aglio Romano, di 10 anni, il padre, la madre, la sorella e una nipotina. L'unico a salvarsi dalla strage fu l'involontario avvelenatore che non aveva mangiato pollo. Rinviato a giudizio per omicidio colposo pluriaggravato, Alfredo De Giorgis comparve dinanzi al Tribunale di Alessandria il 13 aprile 1949 e venne condannato a otto anni di reclusione; la pena, in appello, fu ridotta a sei anni. Il 22 dicembre 1953, beneficiando di un provvedimento di clemenza, fu rimesso in libertà, e il 12 giugno 1955, si sposava con una signorina di Vigevano, dalla quale ha avuto un figlio. Le disavventure giudiziarie per il De Giorgis ricominciarono il 17 dicembre 1957, quando alla guida della propria autovettura investì e uccise, in Lomellina, un ragazzo di 13 anni. Nel frattempo la società Metalfusione, presso la quale era stato assunto, lo denunciò per appropriazione indebita. Il 25 novembre 1959 fu tratto in arresto, ma ottenne la libertà provvisoria. Venne aperta un'istruttoria al termine della quale il De Giorgis fu rinviato a giudizio per appropriazione indebita di oltre un milione di lire ai dan- ni della Metalfusione, per aver sottoscritto^ con false firme numerose cambiali e per truffa aggravata, in concorso con il Buffa. Secondo il capo d'imputazione, i due avevano indotto, con raggiri vari e prospettando una falsa situazione economica, ben diversa dalle reali condizioni, certo Pietro Bailo, a rilevare la ditta «C.M.O. >, oberata da debiti, che lo stesso Bailo fu poi costretto a pagare con un danno di dieci milioni di lire. f. rn. A Rovigo per un sorpasso

Luoghi citati: Alessandria, Rovigo, San Salvatore, San Salvatore Monferrato, Vigevano