Rapiste a Milano la bella ex-fidanzata e la tiene prigioniera per tre giorni
Rapiste a Milano la bella ex-fidanzata e la tiene prigioniera per tre giorni li9allucinante avventura di una impiegata di 19 anni Rapiste a Milano la bella ex-fidanzata e la tiene prigioniera per tre giorni Costretta a salire su un'auto* la giovane è stata condotta in cascine isolate e minacciata con ta pistola - L'innamorato respinto ha tentato invano di seviziarla - Lasciata in custodia alla madre del rapitore, la ragazza è riuscita a fuggire - Nessuna traccia dell'autore del ratto e dei suoi tre complici (Dal nostro corrispondente) Milano, 24 ottobre. Una bella ragazza di 19 anni è stata rapita, tenuta prigioniera per tre giorni e sottoposta a ripetuti tentativi di violenza e maltrattamenti. Responsabili del-brutale episodio, avvenuto alle porte, di Milano, sono quattro,..teppisti, uno dei quali era stato fidanzato con la giovane. La vittima è Maria Frustagli, di origine calabrese, impiegata al Municipio di Bresso é abitante con i genitori a Cori/nano. Di lei si era innamorato Giuseppe Liuzzi, di 25 anni, residente a Bollate ma il padre della ragazza si era opposto al matrimonio avendo saputo che il giovane aveva avuto un figlio da un'altra donna.. Per questa ragione, il fidanzamento era stato interrotto. , Giuseppe Liuzzi non si è arreso. Giovedì scorso ha atteso la ragazza all'uscita dall'ufficio, l'ha' caricata a forza su un'auto con l'aiuto del fratello Raffaele di 20 anni e di due amici, un certo Pasquale, non ancóra identificato, e Giovanni La Rosa, di se anni. Dopo un giro vizioso per le campagne di Bresso, Bollate e Senago, Maria Frustagli veniva condotta in una cascina. Qui, secondo quanto ha dichiarato più tardi la ragazza, Giuseppe Liuzzi cercava di seviziarla, minacciandola con una pistola. Maria si difendeva con la forza, della disperazione e riusciva a respingerlo. Il giorno dopo, i quattro rapitori conducevano la diciannovenne in altre cascine sperdute nei campi, spostandosi di frequente per sfuggire alle ricerche dei carabinieri. Sabato sera, il Liuzzi e i tre complici stabilivano di portare la ragazza a Genova. Nel pomeriggio di domenica, Maria veniva fatta salire sulla vettura che si dirigeva verso l'autostrada dei Fiori. Ai quattro rapitori s'era aggiunta Barbara Frustagli, di Si anni, madre di Giuseppe Liuzzi e cugina in secondo grado della ragazza. Durante il viaggio, Maria cercava di' fuggire, aprendo la portiera dell'auto e tentando di attirare l'attenzione dei passanti con grida e gesti. Nel timore che qualcuno avesse rilevato la targa della vettura, i rapitori decidevano di fermarsi in aperta campagna, presso la cascina Borromeo, e di andare a cercare un'altra macchina, per proseguire il viaggio. 1 / quattro giovani si aV-on- tanavano, lasciando sulla vettura Maria Frustagli e la madre del Liuzzi. La ragazza, allora, fingeva di sentirsi male e chiedeva di scendere per fare due passi. Appena uscita dall'auto, Maria si metteva a correre per i campi, inseguita dalla Frustagli. La strana scena della ragazza scarmigliata, mdeilenta, rincorsa dalla donna, veniva notata da un operaio di Castelletto di Senago, Angelo Cavagnero, che stava recandosi al lavoro in moto. L'uomo correva a cercare aiuto e pochi minuti dopo si imbatteva in una camionetta dei carabinie ri. I militi raggiungevano il luogo dove le due donne erano state avvistate e le ritror vavano. Barbara Frustagli era già riuscita a fermare la ragazza e la teneva per la gonna, tentando di trascinarla verso l'auto. Alla richiesta di spiegazioni, la donna rispondeva con naturalezza: « E' la fidanzata di mio figlio, sono affari di famiglia, lasciate che ce la sbrighiamo da sole! >. La spiegazione, però, non convinceva i carabinieri che eonducevano la ragazza in caserma. Maria appariva in preda a un collasso. Soltanto dopo qualche ora riusciva a raccon tare la sua allucinante avventura, poi sveniva. Vn medico chiamato dai familiari, stabiliva che la ragazza non era stata seviziata. I suoi nervi, però, erano a pezzi: le era venuta anche l'itterizia. I carabinieri non sono ancora riusciti a. rintracciare quattro rapitori. Giuseppe Liuzzi, tuttavia, è stato denunciato per rapina (avrebbe strappato alla ragazza una catenella e un braccialetto d'oro), sequestro di persona, violenza e atti immorali; e i suoicomplici per ratto e sequestro di persona. Barbara Frustagli è stata denunciata a piede libero per complicità. La vittima della brutale ag gressione lavora come impiegata al Comune di Bresso. Con i genitori ed un fratello, era arrivata a Cormano sette anni fa. Aveva ottenuto il diploma di stenografa e dattilografa in una scuola milanese; e dopo avere trovato un impiego, aveva deciso di studiare il francese. Per questo si era iscritta in una scuola del centro, a Milano, e tutte le sere, terminato il lavoro, veniva in città, Maria Frustagli è descritta come una ragazza tranquilla e seria, appassionata allo studio e al lavoro. Il suo carattere era mutato quando aveva saputo che il fidanzato aveva avuto una relazione con un'altra donna. Da allora èra di ventata abulica e sfiduciata. ' Più volte i congiunti del Liuzzi avevano tentato di riappacificare i due giovani, ma la ragazza non aveva più voluto rivedere Giuseppe. Anche stamane i parenti del rapitore si sono presentati in casa Frustagli per discutere la possibilità di un matrimonio, ma i genitori di Maria hanno rifiutato. gm rn. Maria Frustagli, la diciannovenne rapita (Telefotoj
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