Cinque giorni di discussioni di Vittorio Gorresio

Cinque giorni di discussioni Cinque giorni di discussioni (Dal nostro corrispondente) Roma, 23 ottobre. Dopodomani, venerdì, alle quattro del pomeriggio il XXXV congresso nazionale del psi comincerà i suoi lavori. Nel Palazzo del Congressi dell'Eur circa 600 delegati, 1500 invitati e 400 giornalisti italiani e stranieri ascolteranno la relazione introduttiva del segretario del partito onorevole Nennl. Alle sette sarà proiettato un film di Mario Monlcelli, in anteprima assoluta, dal titolo < I compagni », ambientato nel primo Novecento e che narra la storia delle prime lotte da parte dei primi nuclei del partito socialista. Sabato mattina si avranno altre due relazioni, deil'on. Vecchietti per la corrente di sinistra e deil'on. Pertinl per la corrente di «Unità socialista»: fra l'una e l'altra e prima e dopo si svolgeranno le consuete cerimonie di rito nei congressi, come il saluto porto dai rappresentanti di altri par titi, italiani e stranieri. Degli italiani interverranno delegazioni delle varie formazioni po litiche, ad eccezione di quelle di estrema destra — msi e pdium — che non sono state invitate. Fra gli stranieri, si prevede l'arrivo di rappresentanze dei maggiori partiti socialisti e comunisti del mondo, forse con l'eccezione di quelli cinese ed albanese le cui adesioni noti sono ancora pervenute. Nello stesso pombriggio- di sabato ' si inlziera il dibattito congressuale vero e proprio, che è destinato a concludersi nella giornata di martedì 29, perché poi si proceda alle votazioni che presumibilmente Impegneranno anche tutta la notte dal 20 al 30, secondo l'uso dei congressi politici che non si concludono mai prima dell'alba del giorno successivo a quello previsto per la chiù sura ufficiale. Altre previsioni, al momento attuale, sono me no sicurp, e non mette il conto di azzardare pronostici a scadenza cosi ravvicinata. Sarà comunque un congresso impegnativo, condotto sulla buona tradizione socialista di corret¬ tezza democratica non disgiunta, da autentica passione. Comunque, stando ai conti che si possono fare sulla carta, la corrente autonomista si presenta al congresso più forte di quanto non fosse in occasione del precedente congresso di Mi)ano. La percentuale dei voti raccolti nei precongressi è difatti salita dal 54,8 al 57,17 per cento, a scapito della corrente di sinistra che è scesa dal 41,8 al 38,5. Sono percentuali non definitive, ma da considerare abbastanza esatte nella misura indicata, e che subiranno qualche variazione probabilmente irrite vante, anche in base alle pos sibili convergenze sull'una o l'altra delle due principali posizioni, del voti' raccolti dalla mozione Pertini, e da alcune minori mozioni locali, oltre che della piccola percentuale di quanti si sono astenuti nel precongressi (l'l,15 per cento in tutta Italia). Stando alle risultanze della carta, la vittoria non potrà quindi mancare alla corrente autonomista, dato che il man dato ricevuto dai delegati da parte delle assemblee precongressuali è imperativo. La corrente di sinistra si trova quindi in posizioni di minoranza non modificabili nel corso del congresso ed è per questo che sarebbe prevalso in seno alla corrente il criterio di abbandonare l'atteggiamento di opposizione pregiudiziale al centro-sinjstra ' — atteggiamento che sarebbe*'"Sterilmente. Improduttivo — per assumere piuttosto una posizione di revisione critica della piattaforma programmatica di centrosinistra, al fine di avvicinarla il più possibile a quelle che sono le' esigenze della sinistra. In altri termini, avendo dato come scontata la partecipazione dei socialisti alle intese per il prossimo governo, ta sinistra si adoprerà tatticamente ad alzare il prezzo di questa partecipazione. Essa spera in tal modo di riuscire ad agganciare l'ala sinistra degli autonomisti (che vanno da Lombardi a Santi e Codignola) e di potare quindi condì zionare la maggioranza spo¬ stando più a sinistra il gruppo dirigente del psi. Il risultato sarebbe ovviamente un aumento del prezzo che i socialisti chiedono per la parteci pazione al governo, fatto dal quale tutto il partito trarrebbe motivo per rallegrarsi, mentre gli esponenti più intransigenti della sinistra vedono ih esso l'ultima possibilità rimasta per un fallimento dalle trattative di novembre. Se queste sono le prospettive tattiche del prossimo congresso socialista, alcune riper cussloni se ne possono fin d'ora registrare negli ambienti degli altri partiti interessati alla composizione d'un governo dì centro-sinistra. Appunto alla luce di tali schieramenti si deve infatti interpretare l'improvviso irrigidimento determinatosi, contro ogni aspettativa, in seno al gruppo senatoriale della de, la cui assem blea è stata in questi giorni molto più vivace e animata di quanto si potesse immaginare dopo che al gruppo democristiano della Camera la maggioranza aveva ottenuto una vittoria larga e praticamente molto facile. I senatori, viceversa, hanno colto con un certo allarme o almeno con una certa perplessità l'eco di quanto avveniva e avviene nel partito socialista alla vigilia del congrèsso, e a Palazzo Madama la fatica deil'on. Moro è stata maggiore che a Montecitorio. Ne è risultata comunque per 1» de la necessità di ■! conside rare con attenzione anche più acuta il problema delle cosiddette garanzie da ottenere da parte del partito socialista in vista d'una sua partecipazione al governo, e si può dire in ogni modo che tale attenzione non è da considerare come un dato negativo. Dall'insieme del la situazione risulta infatti obbiettivamente che ogni eventuale accordo per la conclusione di un'alleanza governativa tra 1 partiti del centro-sinistra dovrà essere vagliato e cautamente commisurato alle concrete esigènze programmatiche e ideologiche di tutti i contraenti. Vittorio Gorresio

Persone citate: Codignola, Lombardi, Mario Monlcelli, Pertini, Vecchietti

Luoghi citati: Italia, Roma, Santi