Il "programma d'emergenza,, del psi per fronteggiare la situazione economica di Arturo Barone

Il "programma d'emergenza,, del psi per fronteggiare la situazione economica Reso noto il documento redatto dalla segreteria del partito Il "programma d'emergenza,, del psi per fronteggiare la situazione economica Aumento dei presi e tensione del mercato finanziario sarebbero dovuti a fenomeni di sfiducia e di speculazione - Fissati sei punti: 1) blocco dei prezzi di alcuni alimenti a largo consumo; 2) blocco dei fitti e istituzione dell'«equo canone» per i nuovi contratti; 3) tutela del valore internò e internazionale della lira; 4) per ogni nuova spesa pubblica, uguale riduzione in altre voci di bilancio; 5) intervento del governo con acquisti, per risollevare la Borsa; 6) revisione dei programmi delle imprese a partecipazione statale (Nostro servizio particolare) Roma, 21 ottobre. E' stato reso noto stasera l testo del cosiddetto < proramma di emergenz » del artito socialista. Si tratta di un documento redatto da un ruppo di lavoro organizzato alla sezione economica della direzione del psi, che ha per ggetto V attuale situazione ongiunturale e « le politiche per fronteggiarla». A quanto isulta, il documento è stato rasmesso nei giorni scorsi per conoscenza» alla segreeria de, dove avrebbe trovato accoglimento in complesso favorevole. Gli estensori del documento ocialista, dopo avere analizzato tre ordini di problemi aumento dei prezzi; atthAtà produttiva e bilancia dei pagamenti; mercato finanziario), ono pervenuti ad una diagnoi moderatamente ottimistica. Il potenziale produttivo sarebbe infatti in grado di 'soddisfare una domanda ' cpm plessiva anche superiore al'attuale; è pertanto possibile perseguire una politica di espansione delle esportazioni senza bisogno di ridurre la do manda intema attraverso re strizioni creditizie di carattere generale. L'attuale pressione inflazionistica sarebbe in parte dovu ta a difetti strutturali della nostra economia (cattiva localizzazione delle industrie, cóme dimostra la scarsità di manodopera al nord e la sua relativa abbondanza al sud; in sufficienza dell' istruzione e formazione professionale; alti costi ,di distribuitone; speculazione edilizia; estensione eccessiva della cerealicultura; bassa produttività della spesa pubblica; massicce evasioni fiscali) che richiedono riforme di lungo periodò. Il più rapido aumento dei prezzi e le tensióni del mercato finanziario e della bilancia dei pagamenti nell'ultimo periodo sono da attribuire a « fenomeni di sfiducia e di speculazione, privi di giustificazioni oggettive ». Un governo di centro-sinistra può ^rovesciare le prospettive per la speculazione e ristabilire la fiducia », fornendo una serie di garanzie specificate nei sei seguenti paragrafi. 1) Può anzitutto bloccare per un certo periodo (ad esempio, un anno) i prezzi di vendita di alcuni prodotti alimentari di largo consumo (latte, zucchero, riso, ecc.), già oggi fissati dal potere politico. Può inoltre disporre la vendita a prezzi fissi di altri prodotti (come carne, uova, burro, olio, ecc.) attraverso una sezione speciale autonoma della Federconsorzi riformata e la rete di spacci degli ènti comunali o di altri enti a carotiere pubblico 0 cooperativo. Ciò non esclude la possibilità di aumentare i ricavi degli agricoltori, specie per quanto riguarda i prodotti zootecnici; tali aumenti dovranno essere finanziati con gli scarti tra prezzi internazio nali e prezzi interni, ora accaparrati dai titolari delle licenze di importazione. 2) Un intervento immediato è pure richiesto in materia di fitti, per la loro incidenza (fra il 30 e il 50 per cento) sul costo della vita dei lavoratori. Si propone pertanto: a) il blocco fino al 31 dicembre 1964 dei canoni per tutti 1 contratti oggi in vigore; b) la messa a punto di un sistema di determinazione dell'equo canone, differenziato-territorialmente secondo l'esempio di altri paesi, da applicare subito agli alloggi che saranno affittati per la prima volta e ($qpq H i;.gennaio 1965)\ .agi}, alloggi, già affittati; c) l'ovviò dei' piani predisposti M.base aita legge, .lei,. concedendo ai Comuni' crediti adeguati per cominciare le ' operazioni di esproprio e urbanizzazione entro il febbraio 1964. 3) Oltre a garantire la stabilità intema della lira, sarà opportuno assumere esplicito impegno a tutelarne il valore internazionale, cioè la sua convertibilità e la stabilità dei cambi. Secondo il documento socialista, questo impegno può essere preso tranquillamente, tenendo conto sia delle riserve valutarie disponibili e della possibilità di ricorso alla cooperazione monetaria interna zionale, sia delle prospettive a lungo termine sostanzialmente favorevoli. (Occorrerà, peraltro, intensificare l'azione di sostegno delle . esportazioni, mediante crediti più larghi e la penetrazione commerciale in tutti i paesi). 4) In tema di politica di bilancio si raccomanda'una * misura transitoria, che potrebbe consistere nel criterio di massima adottato dai partiti di. go verno di non avanzare per un determinato periodo (per esempio, fino al termine dell'eserci¬ zio finanziario) nessuna proposta di aumentare una voce di spesa se non accompagnata dalla proposta, di riduzione per mporto almeno eguale di altre voci ». Tale criterio, assai più restrittivo dell'art. 81 della Costituzione, servirebbe da un lao a correggere l'irrazionale struttura della spesa pubblica, dall'altro a « dissipare subito presso gli operatori un preconcetto timore (fonte di perturbamento nella vita economica) che^un governo di centro-sinistra sia per sua natura portato alla prodigalità nella spesa pubblica ». 6) Per la crisi delle Borse, l superamento dovrebbe avvenire in due modi. In quanto la sfiducia derivi da valutazione pessimìstica delle prospettive dell'economia italiana, varrà la cura indiretta mediante la politica economica sopra- delineata, «in quanto, prosegue il documento, la crisi dipenda dal fatto che gli azionisti italiani non si rassegnano ancora alla idea di pagare — come gli azionisti di tutti i paesi progrediti — la normale imposta personale sul reddito, la cura dovrà essere ricercata attra verso iniziative da prendersi nel campo della cooperazione economica internazionale per eliminare progressivamente quelle limitate aree di rifugio che ancora si offrono agli evasori, intessendo a questo scopo una rete di accordi internazionali analoga a quella già intessuta per eliminare il male opposto, cioè la doppia imposizione ». «Se comunque — si ancora nel rapporto socialista — dovesse persistere una situazione di Borsa così dep'res- sa da giustificare preoccupazioni, o per il fatto che le imprese trovino difficoltà a collocare le nuove emissioni necessarie per finanziare gli investimenti richiesti per lo sviluppo economico del Paese, o per il fatto che la proprietà mobiliare nazionale rischi di passare in mano estera a prezzi irrisori, il governo potrebbe intervenire con acquisti tramite gli enti di partecipazione statale, gli istituti di sicurezza sociale ed altri enti. Più in generale, occorre procurare che gli istituti di previdenza ed assistenza e gli istituiti di assicurazione si astengano, nella presente congiuntura, dagli impieghi immobiliari ed investano i loro fondi disponibili in titoli a medio e lungo termine, che servano a finanziare imprese industriali pubbliche e private». 6) L'ultimo intervento auspicato dai socialisti riguarda le imprese a partecipazione statale. I loro programmi di investimento e finanziamento andrebbero sottoposti a revisione immediata, al fine di metterle in grado di attuare senza alcun indugio i loro programmi di investimento quando questi riguardino produzioni essenziali per il proseguimento dello sviluppo economico o quando riguardino produzioni ■ localizzate nel Mezzo giorno. Va infine esaminata la opportunità d'un programma addizionale di investimenti, da parte di tali imprese, per accelerare l'espansione produttiva interna di merci richieste dai mercati internazionali, facilmente esportabili, e di merci le cui importazioni negli ultimi anni sono in aumento. Nel documento socialista, il programma d'interventi di emergenza viene indicato come la premessa a quella politica di programmazione economica, il cui avvio potrà avvenire solo dopo un « periodo di transizione» e i cui obbiettivi, già indicati nel programma elettorale del 28 aprile, sono stati richiamati su queste colonne sabato scorso. Arturo Barone

Persone citate: Reso

Luoghi citati: Roma