Un inviato di Ben Bella all'Orni mentre in Algeria si combatte

Un inviato di Ben Bella all'Orni mentre in Algeria si combatte crisi al confine con il Un inviato di Ben Bella all'Orni mentre in Algeria si combatte Il ministro Yazid s'incontrerà a New York con il segretario delle Nazioni Unite - Gli scontri fra algerini e marocchini si estendono • Un tentativo di mediazione del presidente tunisino Burghiba ] (Nostro servizio particolare) Parigi, 18 ottobre. La guerra fra Algeria e Marocco non è stata ancora dichiarata, ma è in atto, poiché 5 combattimenti proseguono' non soltanto per il possesso di Tlngiub e Hassi Beida, ma si sarebbero estesi ad un migliaio di chilometri più a nord, nella regione di Ujda; qui alcune centinaia di algerini — secondo informazioni giunte da Rabat, ma smentite ad Algeri — avrebbero' attaccato il posto di Ich, tenuto da trentacinque soldati marocchini, ad una cinquantina di chilometri dal confine. Dopo tale attacco, che si sarebbe concluso cori la mòrte di venticinque soldati marocchini, il re Hassan II ha mandato un telegramma a Ben Bella per accusarlo di voler trasformare un Incidente di frontie¬ ItMIMItllllllllllllllllllfIMIIIIIIIl 1111M11111111111 ra in conflitto genera'.*, aggiungendo: « E' impossibile che non misuriate la portata di tali attacchi e non ne calcoliate tutte le conseguenze». Data l'assenza di informazioni disinteressate, non è possibile, dopo le accuse di Rabat e la smentita di Algeri, sapere cosa sia accaduto esattamente al confine di Ujda, ma è certo che in questo settore, molto vicino alle loro basi di rifornimento, gli algerini si troverebbero in migliore posizione che a Tlngiub e Hassi Beida, che sembrano oggi nelle mani dei marocchini. Lo si afferma a Rabat, precisando che gli algerini, comandati anche da ufficiali e sottufficiali stranieri, si sarebbero ritirati dopo un combattimento durato quarantotto ore e nel quale avrebbero avuto circa centocinquanta morti. Secondo le informa- 111111111111H111111111111111 111 i 11111111111 II 11111 ■ zioni giunte dal Marocco, non ci sarebbe più un algerino in un raggio di cinquanta chilometri intorno . a Tingiub e Hassi Beida. Queste informazioni non vengono confermate ad' Algeri, dove non si vuole ammettere la sconfitta, ma sembra significativo il fatto che un aereo, noleggiato ieri dai giornalisti stranieri con l'accordo del governo, per andare a Colomb Bechar, sia stato poi bloccato dai militari sull'aeroporto di quella città e non sia stato neanche autorizzato, per ora, a ritornare ad Algeri. Il fronte, secondo informazioni algerine, si estende su una ventina di chilometri lungo una linea di dune fra Tingiub e Ha "si Beida, e gli avversari sono separati da uno spazio di due chilometri circa. Si contesta ad Algeri che vi siano stati dei morti, ma non si possono nascondere i feriti, poiché gli aerei 11 trasportano dal fronte negli ospedali. E' certo tuttavia che la battaglia infuria e che tanto gli algerini quanto i marocchini ricevono continuamente rinforzi. Ognuno prepara quindi lo scontro definitivo, ma 1 marocchini sono armati meglio, dispongono di mezzi blindati, mentre 1 < Mig » sovietici degli algerini non possono neanche decollare dal - campo di Colomb Bechar. Esso è tuttora base francese, e Parigi non ha autorizzato la sua utilizzazione a scopi bellici. Nonostante questi fatti, negli ambienti ufficiali di Rabat e di Algeri si continua a dire che le possibilità di dialogo non sono ancora completamente esaurite; ma ognuno conferma ugualmente le proprie posizioni. E' in queste condizioni che il ministro algerino Yazid ha preso l'aereo per New York, dove domani esporrà al segretario generale delle Nazioni Unite, oltre che ai rappresentanti dei Paesi africani, il punto di vista di Ben Bella. Questo punto di vista, il ministro Yazid lo ha ripetuto al momento di salire sull'aereo: discussioni dirette quando ognuno si sarà ritirato sulle posizioni di partenza. L'ambasciatore del Marocco a Parigi ha confermato inoltre che il suo paese non rivendica soltanto Tlngiub e Haeel Beida, ma anche altre decine di posti nella stessa regione, compresa la città di Tlnduf, che venne inserita arbitràriamente nel territorio algerino, a parer suo, dal governo francese quando il Marocco era un protettorato, quindi un territorio che prima o poi doveva essere abbando nato, mentre l'Algeria era con siderata una regione definiti vamente francese. Parecchie iniziative sono state prese per tentare di indurre gli antagonisti a cessa re i combattimenti. Domani si riunirà la Lega araba al Cairo con la partecipazione di delegazioni del Marocco e del l'Algeria; l'imperatore d'Etiopia, Ailè Selassiè, ha ricevuto stasera il ministro degli Esteri del Ghana, il quale sarà domani ad Algeri per incontrare Ben Bella; il presidente tunisino, Bourghiba, ha proposto per il 28 ottobre la riunione dei ministri degli Esteri dei paesi del Magreb (Marocco, Algeria, Tunisia). 1. m.

Persone citate: Bourghiba, Burghiba, Colomb, Colomb Bechar, Hassi Beida, Selassiè