Sarà ritirato il libro "Camicie rosse 1860" di Gotta

Sarà ritirato il libro "Camicie rosse 1860" di Gotta Sarà ritirato il libro "Camicie rosse 1860" di Gotta Gli esemplari dovranno essere distrutti - L'ordine.del Tribunale di Milano -1 giudici hanno stabilito che alcuni brani sono stati plagiati dall'opera di Giuseppe Cesare Abba (Dal nostro corrispondente) Milano, 18 ottobre. (g.m.) «Camicie rosse 1860», di Salvator Gotta sarà ritirato da tutte le librerie. Gli esemplari esistenti del libro dovranno essere distrutti. Lo hanno ordinato oggi 1 giudici del Tribunale civile di Milano, al -termine della causa promossa dagli eredi di Giuseppe Cesare Abba. I magistrati, accogliendo le ragioni della accusa, hanno stabilito che molti brani del romanzo di Gotta sono chiaramente plagiati dalle famose «Notarelle di uno del Mille. Da Quarto al Volturno», dello scrittore garibaldino. Salvator Gotta, insieme con l'editore del libro incriminato Ugo Mursia, è stato inoltre condannato al risarcimento dei danni verso l'altra parte. La loro entità sarà stabilita in sede privata. La causa contro Gotta ebbe inizio nel settembre dello scorso anno, con una citazione delle, signorina Nella e dell'inge¬ gner Arrigo Abba. Leggendo il volume «Camicie rosse 1860» essi riconobbero, con stupore, molti brani ripresi' integralmente dal libro del loro antenato. Il plagio non poteva essere casuale, a loro giudizio; ed era tanto più grave in quanto l'opera dello scrittore garibaldino faceva parte del comune patrimonio letterario italiano, conosciuta anche dagli alunni delle scuole medie. Pochi giorni dopo la loro .accusa trovò conferma in una dichiarazione dello stesso Salvator Gotta, che inviò una singolare lettera di scuse a uno dei due querelanti: «Egregio ingegner Abba, scrivo a lei direttamente per confermarle, come già ho fatto con l'editore Zanichelli, il mio angosciato rincrescimento per la grave, sconsiderata azione da me commessa riproducendo nel mio libro " Camicie rosse 1860" parecchi brani esistenti nel libro del tuo grande avo" Da Quarto al Volturno" e senza fare alcun cenno dell'opera da cui i brani erano stati tratti. Non so veramente come lo, che ho.scritto tanti libri originali, abbia .potuto cadere in un simile errore; forse il fascino di quel grande libro dell'Abba mi ha abbacinato. Dell'errore mi confesso colpevole, provando il- più grande dolore della mia vita di scrittore e altrettanta vergogna; debbo pure dire che l'editore Mursia è del tutto innocente nella faccenda che riguarda soltanto me stesso ». Salvator Gotta, nato a Montalto Dora, nel Canavese, ha 76 anni, ed ha ultimato da poco il suo cinquantesimo romanzo. Non ha rilasciato dichiarazioni dopo la sentenza. Nella sua casa di Portofino, dove egli risiede da tempo, oggi si trovava soltanto là moglie. Ha dichiarato ai giornalisti che lo scrittore era a Roma, e non ha voluto fare alcun commento.

Luoghi citati: Milano, Montalto Dora, Portofino, Quarto, Roma