Polemica in Val d'Aosta per la diga di Beauregard

Polemica in Val d'Aosta per la diga di Beauregard Le popolazioni pensano con raccapriccio al disastro del Vajont Polemica in Val d'Aosta per la diga di Beauregard Alcuni alpigiani della Val Grisanche affermano d'aver visto profonde fenditure sulla montagna che sovrasta il bacino - La società costruttrice esclude ogni pericolo - L'impianto è sotto continuo controllo a a n e I | (Nostro servizio particolare) Aosta, 14 ottobre. In tutte le valli alpine sbarrate da una diga le popolazioni pensano con raccapriccio alla possibilità di essere colpite da un disastro simile a quello del Vajont. La tecnica moderna ha compiuto opere gigantesche per lo sfruttamento delle acque, ma le catastrofi del Gleno, di Ovada, del Fréjus in Francia; altre tragedie accadute in Spagna, in Jugoslavia e in vari Paesi del mondo, ed ora la spaventosa sciagura di Longarone ci danno un severo ammonimento: le cautele non sono mai troppe per arginare la forza smisurata della natura, nessun indizio premonitore dev'essere trascurato. Nella Valle d'Aosta si guarda con qualche perplessità ai bacini che racchiudono milioni di metri cubi d'acqua in molte vallate laterali, sebbene non ci siano motivi di allarme Una certa polemica era stata suscitata dagl'i impiantì di Beauregard nella Val Grisanche. A monte del capoluogo della valle è sorta la diga alta 132 metri e larga, al coronamento, 408 metri, spessa metri 45,6 alla base e 5 metri alla sommità. Le acque della Dora di Grisanche, così imbrigliate, hanno formato un lago lungo 4 chilometri, capace di 70 milioni di metri cubi, da cui parte un canale derivatore in galleria lungo più di 11 chilometri, che con una condotta metallica di 1500 metri alimenta la centrale elettrica in caverna. La producibilità media annua della centrale è di 286 milioni di Kwh., la potenza installata di 160 mila Kva. Nel 1960 un parlamentare valdostano, l'avv. Caveri, presentava una interrogazione al Parlamento affermando che certi rilievi tecnici avevano riscontrato sulla sponda sinistra del bacino profonde fenditure e una sacca di sabbia e limo che potevano comprometterne la stabilità, e chiedeva fosse fatta un'inchiesta e svuotato il bacino. Pochi mesi dopo, in una interpellanza, l'on. Caveri tornava sull'argomento, citando uno studio compiuto dal geologo dott. Amstutz di Ginevra, su invito dello stesso deputato e deli'avv. Marcoz presidente della Valle. In sostanza il geologo ginevrino, dopo un sopralluogo di tre .giorni, dal 5 al 7 giugno 1960, affermava che sul versante ovest della vai Grisanche la diga si appoggiava su una massa di scivolamento e in equilibrio instabile. La società costruttrice dell'impianto ammise che nella esecuzione dell' opera erano stati compiuti interventi per consolidare l'appoggio della diga al versante occidentale della valle. Ora la sciagura del Vajont risolleva qualche timore. Fenditure, sacche di scorrimento, equilibrio instabile, sono parole giunte dalla valle del Piave che fanno paura a chi vive sotto le ciclopiche muraglie delle dighe. Qualche alpigiano sceso dalla vai Grisanche afferma di avere visto due fenditure sulla montagna a occidente del lago e ne precisa la zona: al Beau Zat e alla Vier- Be- . Queste voci possono essere suscitate da una spiegabile apprensione dopo il disastro del Vajont, ma non abbiamo voluto lasciarle cadere, e abbiamo chiesto alla società costruttrice dell'impianto, la Sip, quale fondamento possono avere. La società non vuole suscitare in alcun modo un allarme che ritiene assolutamente ingiustificato, e si è limitata perciò a dichiarare che « la diga è sottoposta a rigorosi e continui controlli tecnici da parte della Sip ». Nel corpo della diga sono collocati manometri, dinamometri e altri delicati strumenti di segnalazione, alcuni accessibili per il controllo', altri controllabili a distanza. I dati rilevati vengono trasmessi con scrupolosa regolarità alla direzione della Sip che li esamina attentamente. Inoltre l'ufficio controllo dì Val Grisanche aggiunge, ai dati schematici, le eventuali «novità». e. d. eoNTi-socsa capacita* m'?o Milioni altezza m. 132 larghezza m. 408

Persone citate: Amstutz, Beauregard, Caveri, Marcoz